Quando uno nasce sotto una cattiva stella, poi è difficile togliersela di torno. Forse è il caso di Giovanni Burcardo, vescovo e primo cerimoniere pontificio, prima al servizio di papa Borgia e poi al seguito di Giulio II. Anche a causa del suo “Diario”, dove il prelato critica aspramente i costumi disinvolti della casata Borgia, la figura del cerimoniere è rimasta avvolta da un'aura sinistra.Burcardo. o meglio il suo cadavere, si ritrova nell'incipit del romanzo “La sentinella del papa” (Todaro editore), ultima fatica della scrittrice italo-lussemburghese Patrizia Debicke, romanziera eclettica che vanta una vasta e poliedrica produzione letteraria (tra tutti citiamo L’oro Medici e L’uomo dagli occhi glauchi).Burcardo, in questo romanzo, è una vittima. Una mattina dell’anno del Signore 1506, sotto il pontificato di Giulio II, il vescovo viene trovato morto ammazzato nel suo palazzetto a piazza Argentina. Accanto a lui, una cortigiana, anche lei barbaramente uccisa. Sul torace del morto è stato inciso un simbolo, che una mano esperta ha disegnato sulla carta velina della pelle dell’anziano cerimoniere. Il simbolo dell’Ankh. Un segno antico, che rimanda a culti pagani. ![[Recensione]- La sentinella del papa di Patrizia Debicke, ovvero il Rinascimento nel segno dell'Ankh [Recensione]- La sentinella del papa di Patrizia Debicke, ovvero il Rinascimento nel segno dell'Ankh](http://m2.paperblog.com/i/200/2007291/recensione-la-sentinella-del-papa-di-patrizia-L-Y2eLOP.jpeg)
il simbolo dell'Ankh, inciso sul cadavere
del vescovo Burcardo




