Vienna, 1880. Estrella è una donna dalla passionalità curiosa e irrequieta che non si accontenta: vuole uscire, divertirsi, amare. Non avendo opportunità di fare nuove e interessanti conoscenze maschili, le sue attenzioni ricadono sulla sua dolce e timida servetta...
Titolo: La serva di Vienna
Autore: Nora Noir
Editore: Delos Digital
Pagine: 46
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo ebook: 1,99 €
Sinossi:
Vienna, 1880. Nel periodo artistico più vivace e fiorente di questa città, Estrella, una bella e nobile ragazza spagnola, arriva in sposa a un vecchio e ricco esponente della nobiltà viennese, il conte Sigmund Von Haken. Oltre a mostrare l’avvenente moglie agli uomini dell’alta società e a usarla in modo rapido e maldestro per darsi soddisfazione nottetempo, non le presta molta attenzione. Ma Estrella è una donna dalla passionalità curiosa e irrequieta che non si accontenta: vuole uscire, divertirsi, amare. Non avendo opportunità di fare nuove e interessanti conoscenze maschili, le sue attenzioni ricadono sulla sua dolce e timida servetta. Inizialmente sfruttandone la sottomissione in modo egoistico, poi intrecciando con lei una vera e propria scabrosa relazione sessuale, che non si consumerà solo nelle notti struggenti e bagnate nella sua camera, ma le porterà, inebriate e complici, anche in giro per una Vienna splendente e pulsante.
RECENSIONE A CURA DI EMILY:
"La serva di Vienna" è il primo F/F che io abbia letto e per di più storico.Di solito evito i racconti perché non danno il tempo ai personaggi di svilupparsi ed evolvere adeguatamente. Insomma, gli eventi vanno velocissimi o ci sono salti temporali allucinanti. In entrambi i casi si rischia di non catturare a sufficienza l’attenzione del lettore, cosa che purtroppo è accaduta anche in questo. Ovviamente ha anche i suoi lati positivi.Estrella, la protagonista, è una bella ragazza, vittima del suo tempo e della sua famiglia. Leggere il trattamento da lei subito è stata dura per me che ho la mentalità di una ventenne del nostro secolo.Estrella, infatti, è stata usata al pari di merce di scambio dai genitori: lei in cambio di soldi inviati mensilmente dal ricco e viscido marito. L'indifferenza della famiglia verso la figlia mi ha fatto pensare a un bel "sparatevi in massa"; quando poi ho letto del “marito” mi è salita la pelle d’oca.Quel “coso” la sfoggiava come fosse un oggetto, la faceva agghindare con mille gioielli e le imponeva di indossare vestiti stretti per mettere in mostra le sue forme, tutto per dimostrare il suo potere. Senza contare quegli amplessi veloci, viscidi e orripilanti che era costretta a subire. Vomitevole. Senza contare quando lui alzava le mani…io gliele avrei amputate, anzi no, avrei eliminato lui dalla faccia della terra.Estrella cerca di passare più tempo possibile lontana dal marito e, quando lui si addormenta e fa rumore come pochi con quel suo russare, lei sgattaiola nella sua vecchia stanza da cui spia la cameriera e i suoi fantastici amplessi con un uomo. Da qui scaturisce l’invidia. Com’è possibile che una semplice sguattera ha qualcosa che lei anela così tanto? Non sempre ricchezza è sinonimo di libertà...ma quasi sempre è sinonimo di arroganza, una caratteristica che appartiene anche a lei.Un giorno, stanca di sentire e vedere la sua serva appagata, decide di darle una lezione: o la soddisfa con la bocca o perderà il lavoro.Dopo un primo momento di indecisione e disgusto, resta totalmente rapita dalla sua padrona che, resasi conto di quel che stava facendo, la caccia insoddisfatta.Da qui le due si avvicineranno e passeranno le giornate a conoscersi intimamente, a dare sfogo alla passione che le travolge ogni volta che si incrociano, finché il loro desiderio non le trasporta a livelli inimmaginabili rischiando di farle scoprire. I loro ansiti, travolte dal sentimento, raggiungono le orecchie del marito-porco-viscido-ignobile (mi fermo, giuro, anche se vorrei andare avanti con gli aggettivi che caratterizzano questa graziosa persona) che corre nella stanza della moglie adirato e la trova sul letto tutta accaldata con la serva che pulisce i vetri. Dopo una prima perlustrazione in cerca di uomini si convince che la sua bella moglie è eccitata per via della sua rudezza. Mi si è accapponata la pelle di nuovo, niente in contrario alla rudezza, tutto contro Van Viscido.Il rapporto delle due donne si approfondisce, tengono l’una all’altra e passano ogni attimo assieme tant’è che anche il marito se ne accorge, ma non fa due più due e non si rende conto fino a che punto sono unite. Riuscirà l'amore a trionfare? Questo lo lascio scoprire a voi.Come si capisce dalla recensione avevo il disgusto per gli abusi e i soprusi che era costretta a sopportare Estrella. Quando leggevo che lei non poteva andare in giro senza il marito perché non era decoroso…l’avrei messo davanti allo specchio per fargli vedere cosa non era dignitoso realmente.Non avendo mai letto un F/F prima non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Sono una drogata di M/M quindi mi aspettavo comportamenti diversi, ma in realtà no. Apprezzo l’amore in tutte le sue sfumature e poco a poco mi son resa conto che due donne vogliono esattamente le stesse cose di due uomini o di una coppia etero: a volte dolcezza altre volte rudezza, andare con calma o essere veloci, prendersi il tempo per esplorarsi o lasciarsi travolgere dalla passione.L’autrice ha utilizzato un periodo storico particolarmente contro le donne a suo vantaggio, ha descritto una situazione orrenda che come ad Estrella toccava a molte altre coetanee e ha donato loro una piccola rivalsa. In poche pagine è riuscita a rendere coerente l'ambientazione, un po' meno le protagoniste che avrebbero dovuto avere più spazio per evolversi. Al contrario, le scene erotiche che contraddistinguono il loro rapporto sono in crescendo: all'inizio erano acerbe, frettolose... non mi dicevano nulla tanto erano meccaniche, poi sono migliorate con la presa di coscienza delle protagoniste. Nora, in questo caso, ha saputo sopperire attraverso la sensualità a una introspezione un po' superficiale.Lo stile è preciso e accurato, non particolarmente difficile e mai noioso. Si adegua bene al contesto: duro e sporco nella descrizione dei soprusi, appassionato e avvincente nel risvolto romantico. In definitiva, una lettura godibile e leggera.