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Recensione, La stella nera di New York di Libba Bray

Da Glinda
Anche se molto lentamente, cosa davvero insolita quando si tratta di me, sono riuscita a completare la lettura de La stella nera di New York e ora, senza paura, posso affermare che si tratta di uno dei migliori romanzi del 2012. 
Recensione, La stella nera di New York di Libba Bray Titolo: La stella nera di New York Traduttore: Donatella Rizzati  Titolo originale: The Diviners Autore: Libba Bray Editore: Fazi/Lain Prezzo: 17,50 € Pagine: 480

Il mio voto:

Evie O’Neill, dopo aver suscitato l’ennesimo scandalo nella noiosa cittadina di provincia in cui è nata, viene spedita dai genitori a vivere nell’effervescente New York City – e la ragazza ne è entusiasta. New York è la città dei locali, del contrabbando, dello shopping e del cinema, e non passa molto che Evie stringe amicizia con irriverenti Ziegfeld girls e scapestrati ragazzi di strada. Evie però non fa conoscenza solo con le luci sfolgoranti dell’età del jazz, ma anche con gli oscuri anfratti del Museo americano del Folclore, della Superstizione e dell’Occulto, che suo zio Will Fitzgerald – presso cui abita – dirige con l’aiuto di Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura. E quando una serie di omicidi a sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato vengono a galla, Evie e suo zio sono chiamati a collaborare alle indagini, e sono proiettati al centro del sistema mediatico. I due si lanciano nelle ricerche, ed è allora che quel misterioso potere divinatorio che la ragazza sa di avere si rivelerà utile a catturare il killer, prima che sia troppo tardi.
La mia recensione
Primo romanzo di una scintillante tetralogia che cavalca gli intriganti temi dello spiritismo e del paranormale, mescolandoli a un’insolita fantascienza all’avanguardia, La stella nera di New York è una lettura che ha davvero poco a che vedere con i classici della letteratura Young Adult. 
Elaborato, minuziosamente curato e dettagliato in maniera quasi maniacale, questo volume esula dalla banalità che di cui molti romanzi paranormal per giovani adulti sono vittima, e incanta per originalità e intreccio. 
Di certo non mi sentirei di consigliare questa lettura agli amanti dei romanzi “semplici” e diretti, densi di storie d’amore e batticuore, ma tutti coloro che sono alla ricerca di un buon libro dovrebbero scegliere il romanzo della Bray: la stella nera di New York è un oscuro e potente mix di paura, fascino e mistero, che non può lasciare indifferenti. Ancora una volta Libba Bray incanta e travolge con una narrazione particolareggiata e ricca e con una trama tanto adorabile quanto corposa.
Siamo nella sfavillante America dei Ruggenti Anni Venti, tutta capelli a caschetto e maschiette eleganti che sgambettano sui palcoscenici, strass così abbaglianti da risultare quasi illegali e proibizionismo che rende l’alcol ancora più attraente.
Il romanzo, divinamente scritto in terza persona, racconta con dovizia di particolari e meticolosa attinenza storica, le vicende di un gruppo di ragazzi apparentemente molto diversi tra loro, ma che in realtà condividono un destino molto importante. 
Se il continuo cambio di punto di vista con cui la Bray gioca fino alla fine del libro potrebbe inizialmente disorientare, ben presto ci si abitua al suo stile narrativo cedendo al fascino della superba caratterizzazione dei personaggi primari e secondari, tra cui spicca Evie O’Neil, l'unica vera stella di questo romanzo
A soli diciassette anni la ribelle Evie è riuscita a farsi terra bruciata attorno nella sua piccola e bigotta città natale. Quando i genitori decidono di liberarsi di lei mandandola dallo zio Will a New York Evie non potrebbe essere più contenta dell’incredibile opportunità che le si profila davanti. Luci sfavillanti, locali fumosi e Jazz a tutte le ore, questo è ciò che Evie pensa di trovare nella città che non dorme mai. 
Di certo non immaginerebbe di rimanere invischiata in una serie di omicidi paranormali o in una caccia agli spiriti. 
La giovane e spigliata Evie, inviata a New York per vivere assieme allo strambo zio Will e badare con lui al suo Museo del Brivido, si troverà a fronteggiare non solo il corteggiamento di un affascinante ladruncolo di strada e le pene d'amore della sua migliore amica di penna Mabel, ma anche l'incombere di un male oscuro che sembra farsi sempre più minaccioso. 
Quando la polizia chiederà aiuto allo zio Will, esperto di misticismo e folklore, per risolvere una tragica scia di delitti che fanno tremare la città, Evie si imbatterà in una fortuita quanto decisiva opportunità. Chi avrebbe mai detto che il suo dono segreto, quello che le consente di scoprire tutto su una persona solo toccando un oggetto che gli appartiene, sarebbe mai stato utile a qualcosa? Be', non Evie 'O Neil, che aveva sempre creduto di non essere buona a nulla. 
Affiancata dal glaciale e fascinoso Jericho, misterioso ragazzo che serba segreti capaci di lasciare senza fiato, dalla timorosa Mabel e dall'irresistibile Sam, altro maschietto pieno di sorprese, Evie si tufferà in un'indagine che le cambierà la vita, conducendola per oscuri sentieri in cui per sopravvivere sarà necessario lottare con le unghie e i denti.
Mentre sembra essersi risvegliato un male troppo imponente e profondo per essere ignorato, nella Grande Mela si muove anche un potere diverso, che investe e accomuna i vari protagonisti del romanzo. I Divinatori, esseri umani capaci di atti straordinari, sembrano essere tornati, e come recita il vecchio adagio: da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Della trama di questo libro, miei cari, posso raccontarvi poco. La stella nera di New York è un romanzo che merita di essere scoperto e gustato fino in fondo e fornire dettagli sull'intricato intreccio creato dall'abile Libba Bray sarebbe davvero un sacrilegio. Vi basti sapere che al centro della storia non c'è una passionale relazione tra la protagonista e il belloccio di turno, bensì una raccapricciante serie di delitti orrorifici che metteranno a dura prova i vostri stomaci. 
Riti occulti che ricordano il terrificante modus operandi del Ku Klux Klan, credi religiosi che fanno pensare al satanismo, morti violente e macabre riempiono le pagine di questo romanzo, mentre l'oscura filastrocca di un vecchio pazzo si fa strada nelle orecchie di chi legge:
<<John il Malvagio, John il Malvagio, fa il suo lavoro adagio adagio. Ti taglia la gola e ti strappa gli ossetti, poi se li vende per due spiccioletti...>>
John il Malvagio, uno dei migliori "cattivi" di cui abbia mai letto, diventerà il vostro incubo peggiore e la vostra più forte ossessione: chi è, cosa vuole e perché fa ciò che fa, sono le domande che vi gireranno nella testa sino all'ultima pagina. 
Incredibilmente spaventoso e fascinoso come solo il demonio sa essere, John Hobbes non è solo un assassino, un folle, un malvagio essere oscuro. Lui è molto di più. E' il vento che si muove tra le strade di New York, è la fiamma che arde negli inceneritori, è la voce che sussurra in fondo ai vicoli, è un male che non può essere arginato facilmente, un male a cui nessuno può sfuggire indenne.
Tutti i personaggi - e vi assicuro che sono davvero tanti - saranno in qualche modo trascinati in una spirale di eventi che coinvolgono l'oscura ascesa di John Il Malvagio verso quello che sembra essere un nuovo, orribile, ordine delle cose. Tutti, inclusa la bella Evie, dovranno fare la propria mossa per fermare il velo nero che sembra calare non solo su New York, ma sul mondo intero. 
La stella nera di New York è un intenso e conturbante romanzo che mescola il paranormale, la fantascienza, lo steampunk e il thriller, non senza una buona dose di ironia e freschezza; un viaggio dalla destinazione ignota che lascia senza fiato fino all'ultima pagina.
Verdetto: una meravigliosa esperienza da brivido, da vivere a luci rigorosamente accese!

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