Recensione: La Stella Nera di New York, di Libba Bray

Da Isahale
Recensione
Titolo: La Stella Nera di New York (The Diviners #1)
Autore: Libba Bray
Traduttore: Donatella Rizzati
Editore: Fazi
Pagine: 585
Prezzo: EUR 14,90 "New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro."


Quante volte capita, quando meno ce l'aspettiamo, che il folle desiderio di un romanzo che abbiamo in libreria da secoli (o quasi) inizia ad attanagliarci e, finalmente, decidiamo di dargli la chance - quella chance che poi ci porta ad amarlo dalla prima all'ultima pagina? A me non capita spesso, ma con La Stella Nera di New York è scoccata quella scintilla, quella fiamma che ti divora lentamente... E sono finita a ringraziare qualsiasi essere superiore me lo abbia fatto acquistare in prima battuta. La Stella Nera, il cui titolo in lingua originale è The Diviners, è il primo romanzo dell'ultima saga di Libba Bray, autrice diventata famosa grazie al romanzo Una Grande e Terribile Bellezza, primo volume della trilogia di Gemma Doyle (disponibile in Italia per Elliot Edizioni). Ambientato nella New York dei ruggenti anni Venti, è forse da questa ambientazione che ricava i suoi punti di forza più grandi: il lettore, immerso in un mondo in cui tutto è possibile nel 1926, appena prima della Grande Depressione del '29, si ritrova a girare tra le vie della Grande Mela sotto diversi punti di vista - Evie O'Neill su tutti - che con caratteri estremamente diversi e allo stesso tempo affini si muovono tra le feste notturne a suon di jazz, i divertimenti di ogni giorno, la perenne vitalità di una città che ha tutto e può solo ottenere sempre di più, i cui abitanti sono certi di vivere una delle epoche più frizzanti ed esuberanti di sempre, in cui l'occultismo e il soprannaturale cadono a pennello a dipingere una storia inquietante e misteriosa, intessuta abilmente da Libba Bray tra il sottofondo di un sassofono e il grido delle sirene della polizia. Prendete Evie, la protagonista dai trascorsi ribelli in una cittadina dove tutti conoscono tutto l'uno dell'altro, e inseritela in una città come New York. Ne ricaverete delle belle, ve lo assicuro! Un personaggio che inizia con una immaturità di fondo che in 600 pagine ottiene una maturazione sensazionale. Accanto a lei brillano tutti i protagonisti di una caratterizzazione efficace e mostrata alla giusta velocità, tra cui nel mio cuore si sono imposti Theta e Memphis, due personaggi che insieme con molti altri ho il sentore avranno molto altro da raccontare nei prossimi volumi della storia.
In definitiva, sono contenta di aver letto - anche se dopo mesi... forse un annetto dall'acquisto - La Stella Nera di New York. È vero, non l'ho letto immediatamente, ma è stato meglio così. Ho avuto tempo di maturare come lettrice prima di prenderlo in mano e poterlo apprezzare più di quanto avrei fatto se lo avessi letto nel 2012 (l'anno di pubblicazione). Conoscendo la vecchia me, non avrei retto le troppe pagine di lettura e, se anche lo avessi fatto, difficilmente mi sarei appassionata così tanto alla storia. Invece adesso ne sono stata così assorbita da averlo sognato (ed essermi persino svegliata a notte fonda con il terrore di incontrare da qualche parte John il Malvagio!) e averlo consigliato a tutti i miei amici, anche quelli che anni fa non lo apprezzarono, a mio parere, abbastanza. Un romanzo meraviglioso, in cui l'occultismo la fa da padrone e in cui i personaggi, in quella eccentrica New York di sottofondo, promettono nuove storie nel prossimo volume, in uscita nel 2015, che non vedo l'ora di stringere tra le braccia. Consigliato a chiunque voglia immergersi nel mondo della Bray. Uno delle letture più belle del 2014. Se potessi gliene darei di più, ma meglio contenermi... 5 gusci su 5! Potete acquistare La Stella Nera qui

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