Trama
Recensione
Dal suo osservatorio privilegiato, una portafinestra che affaccia sul balcone dell’albergo, Charles Northcote non riesce a vedere il piede sul quale Eros si tiene in equilibrio. È oscurato dalle ali aperte della statua, dalle sue piume, che sembrano in movimento. L’illusione è forse dovuta alla foschia dell’afa, o ai cangianti colori dorati, rossi e rosa dei cartelloni al neon tutt’attorno. Comunque sia, il dio dell’amore pare fluttuare, scintillante, nell’aria notturna, nel pieno della sua attività.Immagine presa dal sito dell'autore.
« Ti fingeresti morto per me? »
« Senza di te sono morto comunque. »