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Recensione: La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone

Creato il 14 marzo 2016 da Coilibriinparadiso @daliciampa

La tristezza ha il sonno leggero

  • Titolo: La tristezza ha il sonno leggero

  • Autore: Lorenzo Marone

  • Casa Editrice: Longanesi
  • Data pubblicazione: 7 Marzo 2016
  • Pagine: 384
  • Genere: Narrativa italiana
  • Trama: Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatto della sua vita deve essere pronto a liberarsi del passato e capire che non ha alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatogli dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza.

Opinione personale:

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Praticamente questa lettura era per me indispensabile: avevo così tanta curiosità di leggere cosa avesse creato questa volta Lorenzo Marone, che ricevere l’ebook in anteprima (anche se lo sto recensendo una settimana dopo l’uscita) è stata una bella soddisfazione.
Erri, dopo la separazione dalla moglie, che lo ha tradito, dopo un matrimonio che ha finito per intrappolarli entrambi in una monotonia insopportabile, dopo un’infanzia trascorsa in bilico tra due famiglie alquanto particolare, come un mezzo figlio, si trova, in una riunione di famiglia Ferrara (quella di sua madre) a guardarsi intorno e indietro, ad analizzare i caratteri di ognuno e il loro percorso, soprattutto i loro sbaglia, le cadute. Nel frattempo lui, bambino, ragazzo, uomo a metà, si trova davanti a più bivi di quanti ne abbia incontrati in tutta la sua vita, e chissà che il ritorno al passato, non lo aiuti a scegliere il futuro giusto.

Solo che il cambiamento fa paura, è qualcosa che chi ti è accanto non accetta di buon grado. Perciò prima o poi troverai chi ostacolerà la tua voglia di cambiamento, ti diranno che non ti capiscono più, che sei egoista.

Le famiglie e i paesi di solito sono il luogo giusto per caratterizzare i personaggi migliori.

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Immaginate poi una cena di famiglia, diretta con maestria dall’autore e capirete che il mio punto debole è stato colpito. Erri ha una madre e una matrigna, un padre e un patrigno, due mezzi fratelli, una mezza sorella, e una mezza sorellastra. Una moglie, un suocero, colleghi di lavoro, amici di infanzia. In questi casi le alternative, ugualmente probabili, sono quella di ottenere confusione e particolari inutili, oppure, che è il caso de La tristezza ha il sonno leggero, un capolavoro, una galleria di vite e intrecci e percorsi le cui motivazioni si possono facilmente ritrovare dietro ad ogni volto. 
Apro poi una piccola parentesi per porre l’accento sui titoli meravigliosi che hanno i libri di Lorenzo Marone, che ti fanno assaporare la storia ancor prima di leggerla.
Chiusa parentesi, lo stile: cosa potrei dire che non ho già detto sull’altro libro? In realtà all’inizio stentavo a riconoscerlo, non so bene per quale motivo, mi ha spiazzata un po’, forse non lo leggevo da tanto. Poi però pagina dopo pagine ho ritrovato quella semplicità che ti tiene incatenato alle pagine e che fa riflettere anche negli aspetti più banali. Ho ritrovato frasi che ti spiazzano per quanto sono autentiche al punto da riuscire ad esprimere esattamente quello che tu pensi o anche quello a cui non avresti mai pensato. E l’ironia, e che ironia, che mi aveva fatta divertire la prima volta, e ora ancora di più, a tratti amara, quando più vera.

…che le scusa spesso non cancellano le ferite e che l’amore, corrisposto o meno, serve a ricordati che sei vivo, in mezzo a una marea di morti.

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Questo libro è stato tutto quello che speravo e anche di più: è stato un bel modo di riflettere su quanto le apparenze possano nascondere e su quanto le cose si concatenino le une alle altre. Perché in fondo nulla è casuale, ma più di ogni altra cosa, noi siamo frutto di percorsi che ci segnano e ci levigano, e non siamo casuali: eppure c’è che la forza che abbiamo dentro è più forte di ogni limite individuale, se solo ci ricordiamo di inseguire un sogno. E che anche la tristezza può diventare una scelta. E che l’amore è qualcosa di meraviglioso che stravolge qualunque legge di comportamento uno si voglia imporre. Poi c’è l’affronto di temi importanti e sempre attuali, come Marone sa fare molto bene, il divorzio, le famiglie che ne vengono stravolte, l’infanzia come bellezza da tutelare.
Ve lo consiglio, assolutamente, per tutto questo e per molto altro. Molti temi li ho ritrovati in comune a La tentazione di essere felici (la famiglia, qui posta ancora più al centro, le scelte, la felicità come conquista personale), molti altri sono nuovi e mi hanno colta nella totale meraviglia della lettura e della scoperta. 
Posso dire però una cosa? Erri, che come personaggio particolare si è fatto comunque apprezzare, non può competere con Cesare Annunziata. ( <3"><3"><3 )

Sai, Erri, ci sono individui che dicono di credere nell’amore, ma non sono disposti a farsi sottrarre una porzione di letto, parlano di condivisione e non accettano di trovare il bagno occupato, si riempiono la bocca di progetti, e poi sbuffano se per caso la televisione è sul canale sbagliato. Grazie a loro ho capito che esistono persone che amano altre persone, e persone che amano solo l’idea di amare altre persone. Con queste ultime si può, al più, fare una cena galante, con le prima, invece, si possono anche spacchettare i cartoni di un trasloco.

Il mio voto:

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L’autore:
Lorenzo Marone: è nato a Napoli, dove vive, nel 1974. È stato avocato per dieci anni prima di diventare impiegato in un’azienda privata e di inviare i giro i suoi scritti, arrivando a vincere alcuni premi letterari e a pubblicare due libri con editori più piccoli (Daria e Novanta), prima di approdare a Longanesi, per il quale a gennaio 2015 è uscito La tentazione di essere felici e a Marzo 2016 La tristezza ha il sonno leggero.


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