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Recensione: "La verità di Amelia" di Kimberly McCreight

Creato il 26 giugno 2014 da Saraguadalupi

"LA VERITA' DI AMELIA" di Kimberly McCreight
• Editore: Nord • Pagine: 395 • Prezzo: 16,40 € (cartaceo) - 9,99 € (ebook) "Non è da lei". Mentre si fa largo tra i passanti, Kate Baron ripensa incredula alla telefonata che l'ha costretta a lasciare una riunione decisiva per la sua carriera: dopo essere stata scoperta a copiare, sua figlia Amelia è stata sospesa con effetto immediato dal preside della Grace Hall, uno degli istituti privati più esclusivi di New York. "Non è da lei", continua a ripetersi Kate, finché non si trova davanti a una scena sconvolgente. L'ingresso della scuola è bloccato da un cordone di agenti di polizia, vigili del fuoco e paramedici. E la causa è proprio sua figlia. Per la vergogna, Amelia si è suicidata, lanciandosi dal tetto dell'edificio. Col suo mondo ormai in pezzi, Kate si chiude in un bozzolo di dolore e sensi di colpa, ma alcuni giorni dopo la tragedia riceve un inquietante SMS anonimo: "Amelia non si è buttata" Cosa significa? Possibile che la verità sia diversa da quella sostenuta dalle autorità scolastiche? Possibile che ci sia un'altra verità? Kate deve saperlo. Deve raccogliere le forze e scandagliare la vita della figlia, una vita segnata da ombre e segreti di cui lei neppure sospettava l'esistenza. E, a poco a poco, una domanda inizia a tormentarla. Chi era veramente Amelia? Solo trovando la risposta, Kate potrà rendere giustizia alla figlia. Solo così porterà alla luce la verità di Amelia.

"Gli occhi degli altri le nostre prigioni; i loro pensieri le nostre gabbie."  Virginia Woolf
Di questo libro vi avevo già parlato qui il mese scorso, in un post di thriller-anteprime. Ormai la mia passione per thriller è conosciuta anche ai muri, quindi non starò qui ad annoiarvi con una manfrina chilometrica su questo genere e passerò subito a parlarvi della mia esperienza di lettura. La trama de "La verità di Amelia" sembra apparentemente semplice: la nostra protagonista è una studentessa modello, un curriculum di tutto rispetto tra voti ottimi e un'infinità di attività extra curriculari. In una giornata apparentemente come le altre, Kate, mamma di Amelia, viene chiamata dalla scuola nello studio legale in cui lavora, ed il preside la informa che Amelia è stata sospesa: inutile dire che il suo primo atteggiamento di fronte alla telefonata è di estrema incredulità..come può la sua figlia perfetta aver fatto qualcosa di male? Pensando sicuramente ad un errore del preside, la madre si avvia verso la scuola preparandosi ad una conversazione non facile ma che immaginando assolutamente ciò che la attende in realtà. Al suo arrivo infatti, le viene comunicato che Amelia è morta suicida. "Suicidio impulsivo" lo chiamano. Eppure per Kate non tutto è così chiaro come invece appare inizialmente alla polizia: troppe cose non coincidono, a partire dal messaggio lasciato da Amelia sul muro, fino a quei numerosi messaggi anonimi che iniziano a metterle mille pulci nell'orecchio sulla vita e sulla morte della figlia. Così, come ogni madre di fronte alla morte di un figlio, non si rassegna e, contrariamente a quanto continuano a dirle tutti coloro che le stanno accanto, combatte. Scava nella sua vita e nella vita della giovane Amelia, scoprendo verità scomode e aspetti di quella figlia perfetta che non credeva potessero esistere..
"Amelia aveva imparato a leggere a quattro anni e da allora era stato raro vederla senza un libro in mano. Leggeva in bagno, mentre camminava sul marciapiede, di notte, servendosi di una piccola torcia. Benché gli scaffali ricoprissero ormai ogni centimetro di muro della stanza, non erano più sufficienti e i libri giacevano impilati per terra. Qualche volta, Kate si era preoccupata che l'ossessione della figlia per i libri fosse un sintomi della sua solitudine. Forse, se avesse avuto un padre, un fratello, una sorella, o se lei non fosse stata al lavoro da mattina a sera, avrebbe preferito stare in compagnia di persone reali e non di personaggi immaginari.."
Tutti i personaggi sono descritti molto bene, sia tramite le descrizioni della vita di Amelia, sia grazie all'investigare di Kate, dopo la sua morte ma, se devo essere sincera, Sylvia - migliore amica della protagonista - mi è stata sullo stomaco fin dalle prime pagine. Insopportabile e frivola fino all'inverosimile! Senza parlare di Heather che, giuro, avrei preso a badilate alla grande. Ripensandoci però, ammetto che il suo ruolo, così come quello delle altre ragazze/compagne di scuola, è molto ben descritto e mi ha lasciato più di una volta confusa su cosa fosse vero e su cosa invece fosse finzione. Ad ogni modo, "La verità di Amelia" è uno di quei libri che, inizialmente appare con un romanzo, un normalissimo romanzo tragico, ma, dal momento in cui ci viene narrata l'angoscia di Kate, in un crescendo continuo di dubbi e misteri, prende vita il thriller vero e proprio. Oltre alle vicissitudini presenti di Kate, troviamo anche racconti del suo passato, e racconti del passato di Amelia, in un continuo passaparola che passa persino attraverso la rete, con la trascrizione di conversazioni su facebook e via sms. E' un thriller molto attuale, che fa leva sulla modernità delle comunicazioni per mostrarci tutto il mondo - marcio a volte - che si cela dietro quelle vite apparentemente perfette. I temi affrontati vanno dal bullismo, alla discriminazione nei confronti degli omosessuali, ai segreti tra madre e figlia che possono sfociare in grandi bugie da cui è difficile uscire.  La storia si sviluppa in un crescendo continuo, mentre ciò che all'inizio sembrava scontato, si dimostra decisamente inaspettato e imprevedibile. Niente è come sembra nella vita di Amelia e di sua madre. Certezza e grande pregio di questo romanzo, è l'abilità dell'autrice di fondere gli elementi tipici dei grandi thriller con la quotidianità della vita di tutti i giorni, riuscendo ad appassionare anche i lettori più sensibili e regalando un bel mix letterario che merita di essere letto.
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