Buona domenica!
oggi vi parlo delle mie impressioni su un romanzo giallo di un autore italiano! Buona lettura
Titolo:La volontà di Dio
Autore: Marco Bettini
Pagine: 403
Prezzo: € 16,50
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: ottobre 2013
Trama
Il commissario capo Tommaso Migliori non ha molta voglia di stare a
discutere. L'incarico che gli ha assegnato il questore di Bologna sa di
ennesima fregatura, ma ormai ci ha fatto il callo. In politica come nel
mondo del crimine, però, capire chi sta da una parte e chi dall'altra è
sempre difficile, e le ambiguità sono all'ordine del giorno. Per questo,
anche la sorveglianza a un semplice convegno può nascondere molte
insidie. E infatti, il confronto tra autorevoli rappresentanti delle
grandi religioni monoteiste - cattolica, ebraica e islamica - ,
fortemente voluto dalla giunta comunale, si trasforma nella miccia che
innesca una pericolosa reazione a catena. Di fronte a un clima acceso,
in cui estremisti di ogni tipo soffiano sul fuoco della tensione
sociale, Migliori fa del suo meglio per prevenire derive pericolose, ma
non ha vita facile. A maggior ragione quando viene rinvenuto il cadavere
di un ricco imprenditore, ucciso nella sua villa con un crocifisso
conficcato nel petto. Ora al commissario restano pochi giorni per
cercare di rimettere ordine, prima che Bologna esploda sotto il peso di
troppe lacerazioni.
" La volontà di Dio" è un thriller dalle atmosfere
noir di un autore italiano che ho letto con molto interesse, anche se non mi ha
coinvolta fino in fondo. Ultimamente leggo pochi gialli, vedo abbastanza
telefilm di questo genere, ma di tanto in tanto mi piace calarmi in queste
storie di crimini e mi attirano soprattutto i romanzi ambientati in Italia.
Il titolo un po' altisonante è legato al filo rosso della
storia: un congresso multi religioso organizzato a Bologna. Tutti gli
avvenimenti sembrano ruotare intorno alla religione e i vari personaggi sono
concentrati su questo avvenimento. C'è il poliziotto sottovalutato a cui viene
assegnata la supervisione del congresso, c'è il gruppo di musulmani che
organizzano il loro intervento in modo che sia molto incisivo per ottenere dei
benefici dallo Stato italiano, ci sono due gruppi para politici di destra e
sinistra che affrontano questi incontri in modo completamente diverso. Insomma
in tutto il libro intorno alla religione e alla politica s'intrecciano dei
delitti di varia natura a cui la polizia è chiamata ad indagare.
Il libro mi ha coinvolta però fino ad un certo punto, perché
i delitti si confondono con lo sfondo e diventano meno importanti del convegno
stesso. La curiosità c'è, alcuni personaggi sono davvero particolari e il
finale è piuttosto imprevedibile e sorprendente, ma ci sono lunghe digressioni
religiose e alcune vagamente politiche che hanno rallentato la mia lettura.
Il punto di vista maggioritario è quello di Tommaso Migliori,
commissario capo che si sente costantemente sottovalutato e che viene costretto
ad accettare l'incarico di sorvegliare questo convegno, di più giorni, durante
il quale avrebbero parlato degli oratori cristiani, musulmani e ebrei sui
principali problemi di dogma. A Migliori viene affiancato un poliziotto anziano
che viene considerato uno scansafatiche ma che risulta invece essere un uomo
saggio dai tanti interessi. Inutile dire che più del commissario, mi ha colpito
questo secondo personaggio che viene presentato negativamente ma poi con le sue
azioni e i suoi discorsi si riabilita moltissimo. In mezzo a questi fatti, che
ho considerato principali, si snodano altre situazioni più marcatamente
politiche e religiose, che vanno un po' a confondere le acque del delitto
principale: l'uccisione con un crocifisso di un imprenditore del luogo.
Se la storia principale mi ha colpita positivamente, i
lunghi interventi religiosi del convegno, riportati quasi totalmente, e le idee
politiche dei due gruppi che si muovono alle spalle di tutta la situazione,
hanno rallentato la lettura e, in alcuni punti mi hanno annoiata. Soprattutto
all'inizio sono rimasta spiazzata dalla onnipresenza dell'elemento religioso.
Si potrebbe obiettare che il titolo era chiaro, ma sinceramente non mi
aspettavo tutta questa evidenza data ai discorsi dei tre rappresentanti delle
religioni. Anche le azioni del gruppo di estrema destra e di quello di estrema
sinistra hanno una certa evidenza pur non essendo direttamente legati
all'omicidio. Insomma, ho trovato che ci fossero troppi elementi di diversa
natura che mi hanno ostacolata nella lettura.
Il finale a sorpresa mi ha colpita positivamente perché è
del tutto inaspettato.
Assegno al romanzo tre stelline.
Lya