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Recensione ‘Le cose che non so di te’ di Christina Baker Kline
Creato il 02 settembre 2014 da Francesca Ghiribelli @fraghi88Recensione ‘Le cose che non so di te’ di Christina Baker Kline
Titolo: Le cose che non so di te
Autore: Christina Baker Kline
Pagine: 320
Prezzo € 12,00
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 2 aprile 2014
ISBN: 9788809787735
Citazione dal libro
“Quanta strada hanno fatto Vivian e la sua collana, pensa Molly: da un villaggio di case di pietra sulle coste dell’Irlanda ad un palazzo di New York,da un treno in corsa verso l’ovest ad una vita in Minnesota. Per arrivare qui, dopo quasi cento anni, sotto il portico di una vecchia casa nel Maine.”
TRAMA
Molly ha solo diciassette anni ma una spiccata predilezione per i guai. In affido presso due genitori disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’incontro tra le due non è certo dei più promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e, come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani” per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe. La storia di un’amicizia che incanta e commuove. Christina Baker Kline racconta il miracolo di un cuore grande e generoso.
L'AUTRICE
Christina Baker Kline è nata in Gran Bretagna ed è cresciuta tra l’Inghilterra e il Maine. È autrice di diversi romanzi. Ha insegnato scrittura creativa e letteratura a Yale e alla Drew University. Acclamato dal pubblico e dalla critica, “Le cose che non so di te” è rimasto per mesi ai primi posti delle classifiche americane.
LINK
Leggi lo sfoglialibro a questo link:http://narrativa.giunti.it/media/sfoglialibro-le-cose-che-non-so-di-te-S3NUY7DD.pdf
Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/le-cose-che-non-so-di-te/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/le-cose-che-non-so-di-te/christina-baker-kline/
Link del libro su Giunti Store, il nostro sito di e-commerce: http://www.giuntistore.it/narrativa/le-cose-che-non-so-di-te-19093
RECENSIONE
Un romanzo dai toni esemplari e indimenticabili, un libro dalle sfumature di una storia antica, la quale rende altrettanto essenziale il suo intrecciarsi ad una favola moderna sull’amicizia. E’ difficile trovare trame così avvincenti sul tema dell’amicizia, ma questo romanzo cattura il lettore su tutti i fronti della storia. Mi sarei aspettata di tutto da questa lettura, ma quel tutto si sarebbe evoluto apparentemente per me solo nella grande umanità di una vicenda narrante la profondità di un legame tra un’adolescente e un’anziana che si ritrovano a diventare amiche trovando tante cose in comune fra loro. E invece vi è molto di più: c’è l’epopea della vita di una donna quasi centenaria che si dipana nell’emozionalità dei ricordi ancora vividi della sua infanzia e della sua esistenza di ragazza diventata donna. Uno stile incalzante, dove la scorrevolezza degli eventi inizia dall’esperienza di Molly, una diciassettenne in affido a due genitori un po’ bizzarri,una ragazzina in preda al tema dell’abbandono e della sua abitudine a vedersi sballottata fin da bambina a più famiglie per essere finalmente accettata e amata per la persona che è. Ed è qui la bravura che l’autrice ha dimostrato nel saper legare due vicende ambientate in due epoche opposte, ma che nel loro significato hanno molte più cose in comune di quanto credono. Molly deve svolgere le sue cinquanta ore di servizi sociali, semplicemente per essere stata punita a causa del furto di una copia di Jane Eyre (il suo libro preferito) dalla biblioteca della scuola: è così che incontra Vivian, visto che la madre di Jack, il suo attuale ragazzo, lavora alle dipendenze di questa sorprendente signora di novantuno anni. Qui la diciassettenne dovrà ripulire il solaio dell’anziana signora dalle cose ormai vecchie e inutili. La ragazzina presto si accorgerà di quanto quella punizione sia invece un modo per riscattare se stessa insieme alla straordinaria storia di Vivian. Molly si accorgerà di quanto la donna sia legata alla sua storia in modo profondo e indimenticabile. Non ci sarà quasi niente da buttare, perché i racconti della vecchia signora ricostruiranno il saggio diario di una storia, da cui possiamo tutti imparare veramente qualcosa. Dentro questo diario di vita c’è la storia di tre donne Niahm, Dorothy e Vivian: tre anime che battono in un solo cuore. Niahm una bambina dodicenne che parte dall’Irlanda per l’America insieme alla sua famiglia, inseguendo il sogno di una vita migliore. Ma tutto presto finisce, perché i suoi cari le vengono portati via da un incendio. Lei rimane sola e salendo sul ‘treno degli orfani’ prenderà la nuova identità di Dorothy. Mi è piaciuta molto l’idea di inserire in questo romanzo un pezzo di storia vera dedicata ai ‘treni degli orfani’, i quali tra il 1854 e il 1929 portano piccoli bambini senza famiglia verso un destino sconosciuto, dove ognuno di loro si augura di poter trovare un po’ d’amore o comprensione. Dorothy verrà sbalzata da una famiglia all’altra fino a diventare la figlia adottiva dei Nielsen, i quali tentano di sostituirla con la loro defunta figlia. A questo punto diventerà Vivian, anche se quando incontrerà a sua insaputa l’amore della sua vita si accorgerà di essere sempre rimasta Niahm in un piccolo angolo del suo cuore. Ecco che questi tre diversi nomi femminili portano sempre e solo ad un’unica donna. Ogni baule o scatolone del solaio di Vivian nasconde un vagone indimenticabile e doloroso di ricordi, ed è qui che le vicende di Molly e la donna si intrecciano indissolubilmente trovando tante cose in comune l’una nella vita dell’altra. La Kline ci fa scoprire tante palpabili emozioni,quando l’ho letto mi è sembrato al contempo di dare vita ad un film da premio Oscar, visto il talento dell’autrice. Credo proprio che sia uno dei rari casi in cui un film e un libro possano essere belli e profondi alla pari, spero tanto che qualche regista possa davvero crearci una pellicola sopra per tramandare questa storia a chi non ha avuto ancora il piacere di leggerla. Una lettura che valuto con cinque stelle abbondanti,perché la scrittrice ci ha saputo donare l’emozionante valore di un’amicizia, sapendo aggiungere una parte di storia vera e importante che è tuttora realtà agli occhi dei nostri giorni. Consiglio vivamente questo romanzo a chi ama le storie del passato e quelle dell’amicizia,ma soprattutto a chi pensa sia essenziale a volte saper ascoltare le persone più anziane,perchè sono loro il vero e unico tesoro per noi giovani in cerca di verità e saggezza.
Francesca Ghiribelli.
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