Titolo: Le Cronache di Magnus Bane - Cosa accadde in Perù
Autore: Cassandra Clare
Pagine: 29 p.
Prezzo: € 1,99 (solo versione ebook)
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy, racconti
Scheda su Anobii: qui
Trama: Magnus Bane è stato cacciato dal Perù, bandito da quel paese, per sempre... come mai? Per scoprirlo, bisognerà seguire le sue tracce in compagnia dei suoi amici, i maghi Ragnor Fell e Catarina Loss, mentre si perdono tra avventure musicali, balli rocamboleschi e viaggi nelle meravigliose terre delle linee di Nazca. Un racconto unico, che svela molti retroscena della vita del più misterioso personaggio della saga "Shadowhunters".
Note sull'autore: Potete leggere la biografia nelle mie recensioni riguardanti i libri della saga Città di Ossa e Città di Cenere. Oppure andare direttamente su Wikipedia, dove è presente un'approfondita biografia dell'autrice, con l'elenco di tutte le sue opere.
La mia opinione:
Le Cronache di Magnus Bane rappresentano una racconta di racconti, che usciranno uno alla volta e saranno venduti singolarmente in ebook (dieci in totale che per 1,99 a racconto fanno un bel po' di denaro, ma una potrebbe scegliere di saltarne qualcuno). Alla fine poi si farà anche la versione cartacea, ma se li prendete in ebook volete pure dargli altri venti euro di cartaceo, così facciamo quaranta euro in totale per una semplice raccolta di racconti? Ma stiamo scherzando vero?!
In questo caso mi appresto a recensire il primo di questi racconti e cioè Cosa accadde in Perù. Per chi non conoscesse Magnus Bane, è un personaggio presente nella saga degli Shadowhunters (ho da poco iniziato il terzo volume Città di Vetro), uno stregone gay che si veste in maniera bizzarra e che si innamora (non si capisce perchè e per come, visto che non viene raccontato, almeno fino a dove ho letto io) di Alec uno dei Cacciatori di demoni (come il bel Jace, fratello non fratello della protagonista Clary). Queste Cronache rappresentano, secondo me, una semplice operazione commerciale per rinfrescare il marchio della saga, visto l'imminente uscita del film previsto in Italia per il 29 agosto. I libri della saga sono usciti da un bel po' (e tutti gli appassionati che andranno a vedere il film certo non si sognano di ricomprarsi i libri avendoceli già), da poco è uscito anche il terzo della saga delle Origini (che però è tutt'altra storia, ambientata nella Londra Vittoriana), quindi tutti i lettori che avevano già completato queste letture erano a secco di materiale.
In generale chi è appassionato della saga si leggerà le Cronache di qualsiasi pinco pallino nominato nei libri, anche se fosse stato citato per sbaglio o di sfuggita. Perchè dai, diciamolo, Magnus a parte curare chiunque si trovi in punto di morte (ma non muore mai nessuno -veramente- nei libri della Clare) non è che faccia poi molto, si veste in modo strambo, si comporta in modo altrettanto strambo, e la sua particolarità è lanciare scintille azzurognole di qua e di là. Non è che sia molto approfondito come personaggio, fa colore, fa scena, ma poi? Ok fa tenerezza e infatti fa colpo proprio per questo. E allora perchè l'ho letto? Diciamo che se fosse passato un po' di tempo dalle mie letture dei romanzi principali non l'avrei preso neanche in considerazione, ma visto che mi sono addentrata in questo mondo avevo la curiosità. E quindi sì leggiamoci queste ventinove pagine, almeno secondo il mio lettore di ebook, e vediamo cosa posso dirvi.
Quello che vi posso dire è che Cosa accade in Perù è un racconto senza nè capo nè coda, uno di quei racconti che mi fanno girare le scatole. Racconta una serie di strambi avvenimenti accaduti allo stregone mentre si trovava in Perù, con l'intento di dirci come mai fu bandito da questo paese. Ma non arriva mai al punto e alla fine se ne esce dicendo che è tutto un mistero, ma allora perchè mi hai rotto le scatole per ventinove pagine con questa storia dell'essere bandito dal Perù se è tutto un mistero?? Tralasciando questo aspetto, a cui metto una pietra sopra, gli avvenimenti raccontati sono di una confusione indicibile. Non si capisce cosa avvenga prima, cosa dopo, non c'è scansione precisa del tempo, tranne alcune date messe un po' così (secondo me a casaccio) all'inizio dei mini capitoli.
In tutta questa confusione ritroviamo lo stregone in compagnia di due suoi amici (anche questi stregoni) Ragnor e Catarina. Uno con la pella verde e l'altra con la pelle blu che non capisco come facciano a sopportare lo strambo amico. Le uniche cose interessanti in questo racconto è che ho potuto capire un po' meglio le caratteristiche di uno stregone, cose che sinceramente la Clare avrebbe dovuto scrivere nei suoi libri (anche se forse in quel caso vengono sottointesi per lasciar spazio ad altro). Gli stregoni sono immortali e sono il frutto dell'unione fisica tra una donna/uomo e un demone. Non si capisce perchè debbano essere per forza immortali, alla fine sono umani in tutti i sensi a parte alcune caratteristiche che ereditano dai demoni (nel caso di Magnus gli occhi come quelli dei gatti, nel caso dei suoi amici il colore particolare della loro pelle).
Magnus ha la brutta abitudine di innamorarsi ogni tre per due e avendo l'immortalità davanti ne ha tempo da impiegare in tal senso, considerando anche che i suoi innamorati o crepano (visto che sono umani a differenza di lui) o se ne scappano dopo averlo conosciuto meglio. E non fa distinzione di sesso, vanno bene sia donne che uomini (mentre io pensavo fosse solamente attratto dagli uomini). Unito a ciò, ha anche la brutta abitudine di combinarne di tutti i colori, specialmente se si trova con il cuore spezzato. Alcune scene sono proprio assurde (ad esempio: Magnus che scappa da una scimmia e l'amico che gli ricorda di essere uno stregone e lui che afferma di non ridursi a tanto -ha una dignità mica utilizza la magia per le scimmie-). Alcuni pezzi fanno anche sorridere, non dico di no, ci sono battutine divertenti, avvenimenti strampalati (tipo Magnus che vuole imparare a suonare uno strumento e si ostina a farlo per impressionare l'amante di turno, solo che tutti scappano al solo sentirlo).
Il testo però è stato scritto da Sarah Rees Brennan, anche se campeggia a tutto tondo il nome di Cassandra Clare, ma si vede lontano un miglio che lo stile è totalmente differente. La Clare al massimo si sarà messa a dare dritte su dove far andare a parare a livello di trama, ma almeno in questo caso non mi sembra ci sia la sua mano (forse tranne in alcuni dialoghi strampalati), e questo mi ha reso la lettura un po' difficoltosa (abituata alla Clare, mi sono trovata spaesata, ma forse è stata solo una mia impressione).
A me sembra che questo sia un modo per portare avanti le sue amiche scrittrici, ma potrei sbagliarmi.
Quindi consiglio il testo solo per veri appassionati della saga, per tutti gli altri statene alla larga, molto alla larga, totalmente alla larga.
E voi cosa ne pensate? L'avete letto? Fatecelo sapere attraverso i commenti.Alla prossima AngelaClub Urban Fantasy