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Le difettosedi Eleonora Mazzoni
Prezzo di copertina: € 16,00
Prezzo e-book: € 9,99
Editore: Einaudi
Pagine: 184
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa al femminile, attualità
Volere un figlio a tutti i costi può dare dipendenza?
Ci sono figli cercati con un'ostinazione cristallina, perché il tarlo della loro assenza scava fino a occupare tutto lo spazio di una vita. È per questo che Carla comincia a frequentare il «reparto delle donne sbagliate». Dove scopre un esercito allegro e disperato di donne «normali», vitalissime, che percorrono la strada della fecondazione artificiale come la loro personale via crucis. Un eccentrico gineceo, ma soprattutto una specie di grande famiglia, di rete carbonara invisibile a occhio nudo, che protegge e sostiene. Anche quando quel dolore che Carla credeva di aver chiuso in una scatola dentro di sé scappa fuori all'improvviso. Il racconto divertente e amaro di un mondo multiforme e misterioso, quello della maternità, naturale e artificiale. Un romanzo frizzante, ironico, che sa parlare di emozioni con intelligenza e sincera umanità.
Carla ha quasi quarant'anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro stimolante e un certo fascino. Ma non riesce ad avere un figlio. E per una come lei, abituata a centrare l'obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi. Perché l'ossessione della maternità si può affinare al punto da dare dipendenza. Accade a molte delle donne che Carla incontra quando decide di tentare la fecondazione assistita. Tutte stanno in fila, mese dopo mese, per eseguire lo stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l'attesa. Conoscono il proprio corpo e i suoi segnali con una precisione maniacale. Usano un oscuro gergo da iniziate. Perché loro non aspettano un bambino, «fanno la cova», non rimangono incinte, «s'incicognano». Mentre a forza di medicine si gonfiano come galline d'allevamento, le donne «difettose » si sfogano, si danno conforto, nelle sale ospedaliere o nelle chat. Nel suo viaggio alla ricerca della maternità, e di una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita, Carla può contare su di loro, ma anche su due guide spirituali d'eccezione: Seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna Rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero rinsecchito. Nonostante persino la Bibbia sia piena di vecchie sterili che all'improvviso riescono a procreare, Carla forse deve mettersi in testa che un figlio non è un diritto, come le dice Marco, il suo compagno, con quella sua franchezza generosa e un po' leggera. Un esordio intelligente e lieve che racconta la speranza della maternità, e in cui il chiacchiericcio cosí vero di tante femmine energiche, sconsolate o allegre, ci restituisce una realtà complessa, lasciandoci perennemente in bilico tra divertimento e commozione.
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Un romanzo è un lavoro lungo, è anima e corpo di chi lo scrive non solo un'immagine di copertina ma questa volta vorrei iniziare dall’impatto grafico di questa che rappresenta magnificamente il libro. Il cervello delle donne, se dovessi rappresentarlo, sarebbe come in questa foto; intricato, costruito a strati, fatto di chiari scuri ma anche ti tante tinte intermedie, pieno di dubbi, attento ai segni e con un nido che rappresenta la ricerca di casa, famiglia o anche solo la sicurezza di un rifugio che le contraddistingue tutte. Questo libro racconta la storia di Carla il cui unico grande desiderio, la maternità, risulta difficile da descrivere in poche righe, come non è facile dare un'opinione esauriente e completa su un argomento tanto intimo e tanto complesso. Quest'autrice ci è riuscita, partendo dal suo vissuto e dalla sua esperienza ma creando un romanzo che è un universo. Un universo intricato di emozioni, desideri e paure, di vita reale e di finzione, anche se poca credo, romanzesca. Si parla di molti sentimenti e molti stati d'animo ma narrati con un filtro che li rende universali, non è la storia di un autrice ma il viaggio di tante donne, il percorso di molte che con coraggio è diventato di carta e inchiostro. Scrivo con coraggio, perchè raramente ci si ferma a pensare, anche da donne, a cosa porta il volere un figlio e spesso non si ammette che la fecondazione assistita possa essere molto più comune di quel che si pensa. Le vicende narrate sono profonde, personali e proprio perchè così intime ci si può ritrovare o si possono criticare da chi ha vissuto in prima persona, ma in maniera diversa, questa strada, succede nella vita e succede in e con questo romanzo. In Italia non si parla di procreazione assistita, si pensa che i bambini arrivino con la cicogna anche quando naturalmente non è possibile averne, forse per omertà o forse per perbenismo estremo ma quest’autrice riesce in modo del tutto personale, con un linguaggio schietto e colloquiale a portare alla luce un universo sommerso che merita di essere conosciuto. Consiglio questo libro a tutte ma soprattutto a chi ha già passato da un po' la ventina, non per contenuti inadeguati, ma per contenuti mentali, a vent'anni probabilmente le difettose mi sarebbero sembrate eccessive, strane e forzate, a ....non diciamo l'età …mi sono invece sembrate estremamente reali, sentite, donne di una forza e di un sentimento difficile da capire se non con l'esperienza.
Qui il sito del libro e qui un estratto.
Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Caffè con cannella
Età di lettura consigliata: dai 25 anni
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“Un viaggio tutto da scoprire!”
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