Le fragili attese
di Mattia Signorini
Prezzo Brossura: € 17,00
Prezzo E-Book: € 9,99
Editore: Marsilio editore
Pagine: 322
Genere: Narrativa contemporanea
Questa è la storia della Pensione Palomar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant'anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d'amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti: Guido, un professore d’inglese che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; Il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un'arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi. Mattia Signorini ci regala un delicato e intenso romanzo sulle attese in cui, tra speranze e delusioni, capita che la nostra vita si incagli. Attese spesso lunghe, fragili, a volte senza fine.
La pensione Palomar è un piccolo mondo ed un palcoscenico su cui interagiscono i protagonisti di questo libro, un racconto corale toccante fin da subito, basta infatti dare uno sguardo alla copertina e leggere il titolo o trama per sentirsi in qualche modo coinvolti nella storia. Si parla di attese, di quelle fasi di cammino in equilibrio sospeso che la vita riserva a tutti, a volte brevi altre più lunghe ma sempre fragili e finché si vivono infinite. Si parla di vita in questo libro, di convinzioni e di sogni, di lotte e di forza di volontà, si resta incantati dalla storia e dalle emozioni che ci travolgono. Ci si affeziona fin da subito agli ospiti di questa pensione, alle loro storie intense e commoventi fatte di tanta speranza e altrettante delusioni. L'autore riesce magistralmente ad entrare nell'animo dei personaggi a raccontarci delle vicende con molti tratti tristi e commoventi con grande sensibilità, in modo scorrevole e visivo attraverso una scrittura semplice ed immediata che colpisce nel segno. La vita che si incaglia è una condizione che appartiene a tutti e l'intreccio delle vicende che ci vengono narrate in questo romanzo è un perfetto connubio di melanconia e di qualche raro sorriso ma reale ed intenso. Ogni storia è una finestra che si apre su un'esistenza, un modo diverso ma ugualmente sentito di vivere una condizione umana tanto diffusa. Questo romanzo è una lettura a suo modo semplice ma che riesce a toccare corde molto profonde, certamente non un romanzo allegro ma pervaso dalla speranza anche se a volte disillusa e con messaggio molto profondo che ci fa comprendere come nell'aspettare di qualcosa o qualcuno si perdano istanti preziosi non vissuti ma persi irrimediabilmente nel limbo dell'attesa. Questo romanzo, seppur forse troppo triste a mio parere, merita dell'attenzione per l'ottima scrittura di questo giovane autore che riesce a narrarci delle storie non facili, veritiere ed emozionanti con una sorprendente profondità che non si riesce a dimenticare facilmente!
Durata totale della lettura: Tre Giorni
Bevanda consigliata: Tè forte
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autrice: Mattia Signorini
“Un romanzo delicato e commovente che cerca di capire il fragile rapporto tra speranza ed attesa! ”