Theresa è una promettente giornalista del Boston Times, dirige con crescente successo una rubrica tutta sua; dopo il divorzio dal marito, le sue giornate si dividono tra il lavoro e il figlio Kevin. Theresa lo ama moltissimo ma a volte sente il bisogno di un amore diverso.
“Da ragazza Theresa aveva finito con il credere nell’uomo ideale, nel principe azzurro delle fiabe. Sapeva però che nella realtà uomini del genere non esistono. La gente reale ha impegni reali,esigenze reali, aspettative reali su come debbano comportarsi gli altri. Certo, ci sono anche le brave persone, gli uomini che amano con tutto il cuore e affrontano impassibili ogni genere d’ostacolo, e questo era il tipo d’uomo che le sarebbe piaciuto incontrare da quando aveva divorziato. Ma come trovarne uno?In quel momento sapeva che un uomo simile esisteva, un uomo rimasto solo, e quella consapevolezza aveva fatto scattare qualcosa dentro di lei. Chiunque fosse, Catherine probabilmente era morta, o quanto meno scomparsa senza spiegazione. Ma Garrett l’amava ancora, tanto da mandarle lettere d’amore per almeno tre anni. Se non altro si era dimostrato capace di amare intensamente una donna, e, cosa ancora più importante, di restarle assolutamente fedele anche molto tempo dopo la sua scomparsa.”
Theresa è in vacanza e, durante una passeggiata sulla spiaggia, ritrova la prima lettera; all’inizio si avvicina a quell’oggetto arenatosi senza capire bene cosa sia. Una bottiglia, proveniente da chissà dove, con all’interno un messaggio. No, non un semplice, banale messaggio. Una lettera. Ecco cosa si ritrova tra le mani Theresa: una bellissima lettera d’amore che le trasmette anche un po’ di tristezza. La donna si lascia convincere a pubblicarla nella sua rubrica: sarà questo il primo passo verso la scoperta di ben altre due missive altrove rinvenute e anch’esse firmate da un tale Garrett. I sentimenti che trasudano da quelle parole non fanno che accrescere la curiosità di Theresa verso l’uomo. Il suo lavoro la agevola nelle ricerche: Garrett Blake, è lui il mittente delle lettere, vive a Wilmington, nel North Carolina, ha un negozio e una barca a vela, la Happenstace.
Theresa incontra Garrett: tutto quello che accade da quel primo incontro voluto, cercato, in qualche modo premeditato, sfugge al controllo di Theresa ma anche di Garrett. Eppure sulla loro storia incombe la distanza, perché lei ritorna a Boston e lui resta a vivere a Wilmington. La distanza, però, non è la sola ed unica ragione che impedisce a Theresa e a Garrett di vivere serenamente il loro amore: lui tiene davvero a Theresa, vuole sposarla ma nonostante questo non è ancora pronto a lasciare andare via Catherine, la sua amata Catherine. Ed è proprio per difendere lei, e quell’insolita intimità creatasi attraverso le lettere che lui le ha dedicato dopo la sua scomparsa, che Garrett, accecato dalla rabbia per averne scoperte alcune in possesso di Theresa, va via dall’appartamento della donna ferendola con le sue parole cariche di risentimento.
Finzione. Per Garrett ciò che hanno vissuto fino a quel momento è stato null’altro che una finzione. Torna a Wilmington ma Theresa lo raggiunge, decisa a spiegarsi, decisa a lasciarlo perché consapevole che il ricordo di Catherine sarà sempre un’ombra sulla loro vita insieme.
“Niente che abbia valore è facile. Ricordatelo”. Lo aveva esortato così suo padre Jeb già qualche tempo prima. Ma solo quando Garrett sogna una volta ancora Catherine capisce davvero il valore del suo presente e del suo futuro: ora lo sa, avrebbe dovuto impedire con più energia e più determinazione a Theresa di andare via da lui.