Magazine Videogiochi

[RECENSIONE LIBRO] Bioshock Rapture

Creato il 28 gennaio 2013 da Rostislav @videogiochiword

Sono Andrew Ryan e sono qui per porvi una domanda: un uomo non ha diritti sul sudore della sua fronte?

No, dice l’uomo di Washington. Appartiene ai poveri.
No, dice l’uomo in Vaticano. Appartiene a Dio.
No, dice l’uomo di Mosca. Appartiene a tutti.

Io rifiuto queste risposte. Piuttosto scelgo qualcosa di diverso. Scelgo l’impossibile. Scelgo… RAPTURE.Andrew Ryan

[RECENSIONE LIBRO] Bioshock Rapture

 

Molti sognano un mondo in cui poter vivere la propria vita grazie ai frutti del proprio lavoro, senza dover pagare le tasse al governo mangione o senza dover dare conto a nessuno. Un mondo utopico direte voi e forse avete anche ragione, ma nella letteratura, cosi come in altre tipologie d’arte utopia è una parola fin troppo comune. Ayn Rand creò una corrente filosofica, l’oggettivismo, tramandateci tramite i suoi romanzi, tra cui il più importante, La Rivolta di Atlante. Dopo la pubblicazione del romanzo la vita di tantissime persone cambiò e in un certo senso lo fece anche con la nostra. Qualche anno fa Take Two Interactive ci mostrò quel capolavoro che è Bioshock, seguito dal meno fortunato sequel Bioshock 2 ed è scoccato un amore a prima vista. Lo stile steampunk degli oggetti e l’originale gameplay FPS-GDR ripreso da System Shock 2 uniti ad una trama intrigante e piena di personaggi carismatici permisero al titolo di dominare la critica e diventare il gioco dell’anno. Il secondo capitolo non ebbe lo stesso successo per via forse di tante aspettative che poi non sono state mantenute, ma è ugualmente un titolo capace di regalare emozioni profonde. Come ogni gioco famoso, anche Bioshock ha una sua controparte cartacea, Bioshock Rapture.

 

Per scrivere un opera come Bioshock serve uno scrittore davvero capace di descrivere l’ambiente claustrofobico di Rapture e sopratutto uno capace di dare giustizia al fondatore della città, Andrew Ryan. Per la fortuna di tutti i lettori, ad adempiere al ruolo è stato chiamato John Shirley. Proprio quel Shirley che anni fa scrisse la sceneggiatura del film “Il Corvo”, alcuni soggetti per “Star Trek: Deep Space Nine” e “Poltegeist”. Il suo modo di narrare le vicende riguardanti l’utopica città di Rapture è sicuramente il più adatto a questo tipo di opera.

 

Che differenza c’è tra un uomo e un parassita? Un uomo costruisce. Un parassita dice “Dov’è la mia parte?”. Un uomo crea. Un parassita dice “Cosa penseranno i vicini?”. Un uomo inventa. Un parassita dice “Attento, potresti pestare i piedi a Dio…””Andrew Ryan

 

Andrew Ryan è un immigrato russo diventato un ricchissimo imprenditore nei Stati Uniti d’America, ma neanche questo paese gli piace per via delle varie leggi e delle tasse da pagare. Il romanzo inizia proprio qui, con un carismatico Andrew Ryan deciso di costruire una città propria sul fondo dell’oceano per evitare l’autodistruzione della terra e per creare un mondo perfetto per gli imprenditori e per chiunque si senta libero. Ad aiutarlo ci sono tutti i personaggi che poi incontreremo durante il gioco; Sullivan, Bill McDonagh e tanti altri. Naturalmente creare una città sottomarina non è una roba semplice e molte persone di ceto basso muoiono per dare vita alla creatura del magnate. Anche l’FBI nota ben presto i trasferimenti di denaro in posti più strani e temendo un evasione fiscale inizia a perseguitarlo, ma non è la sola. Un losco individuo di nome Frank Gorland è intenzionato a guadagnare tanti soldi grazie a Rapture e grazie agli imbrogli e anche lui si mette alle calcagna di Ryan, finendo poi per entrare nella città. Dopo il termine della costruzione Ryan invia dei biglietti a coloro che secondo lui sono i più degni per vivere nella sua città e ben presto riempie Rapture di persone appartenenti a tutti i ceti sociali, ma i guai nascono proprio qui. Essendo Ryan una persona che odia una qualsiasi forma di unione dei lavoratori o di religioni non permette ai lavoratori di pretendere una paga adeguata per il proprio lavoro, dando una libera scelta ai datori di lavoro. Questo crea parecchio malcontento, anche perché sono proprio quelle persone che mandano avanti la manutenzione della città. Dopo l’entrata in scena di Frank Fontaine (alias Frank Gorland) le cose cambiano radicalmente. Il nuovo arrivato è intento a schiacciare il magnate e prendere il controllo della città diventando ricco. Ad allearsi con lui ci sono due scienziati, Suchong e Tennenbaum che usando un nuovo tipo liquido chiamato ADAM riescono a cambiare completamente la città. I malcontenti aumentano sempre di più e Ryan diventando sempre più dispettoso e paranoico cerca di combattere Fontaine usando ogni mezzo.

 

Cos’è che distingue un uomo da uno schiavo? Denaro? Potere? No. Un uomo sceglie, uno schiavo obbedisce.” Andrew Ryan

 

Bioshock Rapture è la dimostrazione di come un romanzo possa essere avvincente ed emozionante nonostante sia stato tratto da un opera videoludica. Questo Tie In riesce ad incollare il lettore grazie all’abilità di Shirley di descrivere le azioni e le emozioni provate dai personaggi in diversi frangenti della storia di Rapture e quindi della loro vita.. La particolarità del romanzo sta nel fatto che non ha un vero protagonista, ma l’autore cambia il personaggio man mano che la storia va avanti, dando una visione più obbiettiva di ciò che è Rapture e del perché del suo decadimento. Il font usato è lo stesso degli ultimi libri della Multiplayer.it Edizioni, che forse hanno finalmente trovato anche un format perfetto delle copertine; rigide e lucide. A coprirla c’è una sovracopertina che ritrae Rapture in pieno splendore. Insomma, è un edizione da non perdere per nessun motivo.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :