oggi voglio condividere con voi la recensione molto gialla di un romanzo che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice, capace di tenermi incollata alle sue pagine grazie ad un ritmo incalzante che saprà conquistare anche ognuno di voi: Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco di Franco Matteucci.
©LeggereinSilenzio
Prezzo: 9.90€ | Pagine: 256
Un corpo senza vita giace sulla neve nell'apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all'interno il nome della vittima e una lettera greca. L'assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L'ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la solita lucidità.
Qualcosa - qualcuno - offusca la sua mente investigativa.
E intanto il crimine continua a spandersi come una macchina di sangue, lentamente ma inesorabilmente.
Gli abitanti di Valdiluce hanno paura: la loro cittadina, che una volta era un posto tranquillo e rilassante, rischia di trasformarsi nella tana di un pericoloso serial killer. Il tempo stringe per Marzio Santoni: stavolta in gioco c 'è la vita di tutta la valle..
Storia: 8 | Personaggi: 8 | Stile: 8 | Copertina: 7
Quando ho deciso di iniziare questa nuova avventura, l'unica mia perplessità era il fatto che Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco, in quanto appartenente ad una seria fino ad allora sconosciuta, fosse per me ostico da leggere e comprendere in molte sue parti.
Nulla di tutto questo è avvenuto, anzi!
Superata l'iniziale difficoltà nel ricordare e catalogare i numerosi e caratteristici personaggi che si affacciano, curiosi, intraprendenti e fin troppo silenziosi, sulla scena del crimine, la lettura di questo romanzo è volata via, leggera ed accattivante, in poco più di 48 ore!
Prima di addentrarmi sugli aspetti che mi hanno particolarmente colpito durante la lettura di questo giallo tutto italiano, voglio porre la vostra attenzione - e sottolineare con un tratto decisamente pesante ed inequivocabile - sulla presenza di 3 fondamentali elementi che, considerata la sottoscritta una lettrice thriller-dipendente, non darei poi troppo per scontato: Intrigo. Ritmo. Ambientazioni.
Intrigo. Ruota attorno al ritrovamento del corpo senza vita di Bruna, l'orsa che rappresenta una delle colonne portanti della comunità di Valdiluce. Una morte inflitta con violenza, atrocità ed un'agonia tale da riscuotere il tepore apparente della popolazione che inizia a guardarsi intorno con paura e diffidenza, ma persistendo con un omertoso ed inconcludente silenzio.
L'ispettore di polizia Marzio Santoni - detto Lupo Bianco - si trova così accerchiato da un pressante e pericoloso enigma che prenderà forma, ora dopo ora, raccontato dal susseguirsi di scene del crimine accomunate da un particolare chiaro ed ineliminabile: la firma dell'assassino.
Il nome della vittima, accompagnato da una lettera greca, sembra essere proprio lo schiaffo morale e la sfida non troppo velata che l'uomo misterioso continua ad inviare alla polizia ed, in particolare, al Lupo Bianco, investito di una responsabilità che non lascia via di scampo.
Ritmo. E' l'aspetto che immediatamente colpisce il lettore: un ritmo armonioso ed accattivante, in grado di coinvolgere direttamente il suo destinatario fino a condurlo direttamente al centro esatto della scena. Non ci sono pause o vuoti incolmati durante la narrazione. Tutto sembra susseguirsi lungo un pentagramma fatto anche di note stonate, ma che si allineano perfettamente nel progredire di una narrazione capace di attrarre il lettore nella sua morsa abile e ben costruita, sempre in costante tensione.
Ambientazioni. Probabilmente rappresentano il panorama perfetto per un romanzo che si lascia scorrere e divorare con intelligente impazienza, pagina dopo pagina. I soprannomi di cui sono investiti i singoli personaggi e i nomi stessi attribuiti ai luoghi della vicenda sembrano quasi giocare a carte scoperte con il lettore, trasformandosi in qualcosa di vero e tangibile, credibile sotto ogni punto di vista.
Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco è un romanzo che indubbiamente cattura l'attenzione del lettore; che appassiona ed intriga, nutrendosi di indizi che potrebbero essere facilmente dimenticati al sopraggiungere dell'imminente disgelo. Tutto è sorretto da un equilibrio precario; un equilibrio che avvolge il lettore in un velo di incertezza in grado di lasciarlo con il fiato sospeso, in attesa, fino all'inevitabile colpo di scena.
Attraverso le sue pagine, si alza alta anche la critica contro l'omertoso velo fatto di segreti, vizi ed ostinati silenzi di questa piccola di provincia che impariamo a conoscere e a dubitarne proprio grazie ad i suoi caratteristici abitanti. Un'omertà che rischierà di porre seriamente a rischio l'intera indagine, ma che Santoni riuscirà abilmente ad arginare proprio grazie ad un istinto pure e deciso che non si lascerà mai ingannare dalle molteplici apparenze.
Perchè vi consiglio Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco.
Quando ho iniziato a leggere questo romanzo non mi sarei mai aspettata di concluderlo dopo appena due giorni, spinta da un famelico desiderio di conoscere, sapere e divorarne la trama, pagina dopo pagina. Personaggi caratteristici e ben delineati ed un protagonista carismatico e sopra le righe accompagnati da ambientazioni cristalline ed impeccabili insieme ad un ritmo incalzante ed attraente, rendono questo romanzo assolutamente da apprezzare. Anche per chi, come la sottoscritta, non ha avuto il piacere di affrontare le precedenti indagini dell'ispettore Santoni posso assicurarvi che, superato l'iniziale scoglio dei nomi da ricordare e delle facce da associare, il romanzo scorrerà veloce, lineare ed irresistibile sotto i vostri occhi.
Cosa ne pensate, Lettori? Avete letto questo romanzo o altro di Franco Matteucci?
Lasciatemi le vostre impressioni a caldo nei commenti.. e ringrazio la casa editrice Newton Compton per la copia autografata, una sorpresa indubbiamente molto gradita!
Cristina