Logitech aggiorna il mouse Proteus Core con la possibilità di modificare l'illuminazione a Led della periferica, lasciando inalterate le ottime caratteristiche viste nel precedente modello.
Alessio Ferraiuolo è cresciuto a pane, cinema e videogame. Scopre in giovane età la sua passione per la tecnologia, che lo porta a divorare tutto quello che il mercato ha da offrire, dall'hardware per PC agli smartphone, senza mai sentirsi sazio. Nel tempo libero adora suonare la chitarra, andare in palestra e guardare tonnellate di film e serie TV. Lo trovate su Google+ e su Facebook.
Non è la prima volta che incontriamo il mouse Logitech G502 Proteus Spectrum. Qualche mese fa abbiamo recensito la variante standard della periferica, chiamata Proteus Core, che si rispecchia in tutto e per tutto nella sua nuova incarnazione, se non fosse per la possibilità di personalizzare i colori dei Led installati sotto alla scocca. In questo modo, l'azienda svizzera allinea il suo mouse di punta a quelli della concorrenza, in un mercato che vuole le periferiche sempre più personalizzabili. Certo, qualche novità in più sarebbe stata gradita, ma è davvero difficile migliorare un mouse come il G502, che già nella precedente incarnazione aveva raggiunto ottimi livelli qualitativi e di performance. A questo punto, dopo l'introduzione dei sensori da 16.000 dpi, dell'illuminazione personalizzata e delle più recenti innovazioni nel campo dell'ergonomia e del design, siamo curiosi di sapere cosa mostrerà il futuro in questo settore, visto che le aziende dovranno inventarsi qualcosa di nuovo per spingere ancora le vendite.
Stesso mouse, ma più colorato
Le somiglianze tra lo Spectrum e il Core iniziano fin dalla confezione di vendita, molto simile alla precedente ma senza lo sportellino frontale. All'interno trovano spazio, oltre al mouse, i manuali di istruzione, il foglietto della garanzia e una custodia di plastica rigida contenente i pesi per calibrare a proprio piacimento l'esperienza d'uso del mouse. Una volta aperta, si scoprono cinque placche in metallo da 3.6 g l'una, realizzate ottimamente e con una forma che va ad incastrarsi alla perfezione nell'alloggiamento creato nel mouse, raggiungibile sollevando la parte inferiore dello stesso. Gli alloggiamenti riescono bene a tenere fermi i pesi e non abbiamo riscontrato alcun distacco o gioco utilizzandoli. Sul fronte del design, nulla è cambiato rispetto al passato, facendo chiaramente capire che lo Spectrum è un update del precedente modello piuttosto che una nuova versione. Ritroviamo infatti la stessa plastica rigida e le stesse linee, tagliate in alcuni punti ma più curve in altri, per favorire il grip e l'utilizzo dei tasti disponibili sulla scocca. Il prodotto è chiaramente pensato per destrorsi, vista la forma ergonomica adatta alla mono destra, con il supporto per il pollice che fornisce un valido sostegno durante l'uso. Su entrambi i lati del mouse sono comunque presenti degli inserti in gomma per migliorare la presa, favorendo così l'utilizzo per periodi di tempo anche molto lunghi senza mai stancare la mano, questo con una presa fingertip grip, ma anche con le altre non dovrebbero esserci problemi.
I due tasti principali sono cliccabili lungo tutto la loro superficie, e sono tarati in modo egregio, scongiurando il rischio di click involontari. Oltre a questi due pulsanti, il mouse fornisce tre tasti sulla rotellina e due appena al di sotto delle stessa, utilizzati per cambiare profilo e la modalità di funzionamento dello scroll. Sbloccandolo si perde in precisione, ma diventa anche molto più veloce, un particolare utile principalmente durante la navigazione web. Altri due tasti sono collocati a lato del tasto sinistro del mouse, funzionando come selettore di DPI. Anche il pollice gode di diverse opzioni, con due tasti funzione dedicati e il pulsante " Sniper", che diminuisce al minimo i dpi durante tutta la sua pressione. L'illuminazione a Led riguarda invece il logo "G" nella parte posteriore del dispositivo e l'indicatore del profilo, personalizzabili con 16.8 milioni di colori.
Passando alle caratteristiche tecniche, il Proteus Spectrum è dotato di un sensore capace di lavorare da 200 fino ad un massimo di 12.000 dpi, con un'accelerazione massima di 40 G e un polling rate di 1000 Hz. Anche se sul mercato ci sono periferiche che arrivano a 16.000 dpi, difficilmente se ne sente la mancanza, anche con uno schermo in 4K. All'interno della scocca è installato un processore ARM a 32 bit, in grado di gestire i profili e le macro, che sono quindi salvati direttamente nel mouse.
Software e prestazioni
Come tutte le periferiche dell'azienda svizzera, anche il Proteus Spectrum sfrutta il programma di gestione Logitech Gaming Software, uno dei più completi disponibili in questo ambito. Le impostazioni sono molte e permettono di personalizzare totalmente il mouse. Anche in questo caso, le opzioni sono le stesse previste per la variante Core, con l'aggiunta però di una schermata in cui è possibile scegliere il colore dei Led. Troviamo quindi la possibilità di assegnare funzioni specifiche a ogni singolo tasto (ad esclusione di quello per cambiare la modalità della rotellina), di gestire profili con DPI personalizzati, di mappare la superficie d'appoggio per migliorare le performance e di avere sempre sotto mano le statistiche di utilizzo.
Per quanto riguarda le prestazioni del Proteus Spectrum, non possiamo che confermare quanto di buono visto nel precedente modello, merito dell'ottima ergonomia e dell'ampio range di funzionamento del sensore laser, che consente di utilizzare la periferica al meglio in diverse tipologie di titoli, da quelli più frenetici a quelli in cui è necessaria una maggiore precisione. Considerati anche i numerosi tasti a disposizione, la versatilità della periferica è fuori discussione, riuscendo bene destreggiarsi in ogni situazione.
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