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Recensione: "Luna"

Creato il 02 aprile 2013 da Ilary
Recensione: Titolo: LunaAutore: Francesca VerginellaEditore: autopubblicatoFormato ebook: ePub, mobi, pdfPagine: 433Prezzo: 7,84 €
TramaLuna nacque in una notte molto particolare, una notte importante. Importante per tutte le Famiglie, per tutti i Mondi. Non era infatti solo la vigilia del giorno in cui suo padre Ledon, generale dell’esercito di Deos, avrebbe condotto le truppe riunite di tutte le razza libere alla battaglia decisiva contro Cron: le stelle indicavano che quella notte sarebbe nata la prescelta.Di tutto ciò però Narciso non conservava alcun ricordo conscio. La sua vita, la sua famiglia, il suo lavoro non avevano assolutamente nulla al di fuori dall’ordinario. Gli unici momenti fuori dagli schemi erano quelli passati con Ares, un amico che si dilettava a dipingere paesaggi fantastici, ma incredibilmente vicini a quelli che lei spesso vedeva nei suoi sogni. Fu in maniera brusca quanto improvvisa che un uomo, incontrato apparentemente per caso, le disse che l’ora era giunta, che doveva tornare, ricordare, abbandonare tutto, uccidere Narciso e far risorgere Luna. Le parole dell’uomo, lacerandola dentro, riuscirono alla fine a convincerla a tornare a Solamia, il continente su cui era nata in un altro tempo, in un altro mondo. Il ritorno non fu però affatto piacevole: la grande Deos, di cui le aveva parlato l’uomo, era in rovine, così come il resto di quella terra, caduta sotto il giogo di Cron. Cominciò a questo punto per Luna un difficile percorso alla riscoperta di sé stessa, dei suoi poteri e della sua coscienza. Ad aiutarla in questa impresa ci sarà Arat, un giovane guerriero conosciuto tra i sopravvissuti alla guerra, ed un gruppo di “eroi” ed “antieroi” che si unirono a loro strada facendo.
Recensione
Mi trovo un po' in difficoltà a scrivere la recensione di questo libro e senza tanti giri di parole vi dico subito il motivo: non mi è piaciuto. Mi dispiace davvero per l'autrice, che è stata così gentile da mandarmene una copia, ma penso che uno scrittore preferisca delle critiche sincere anche se negative, piuttosto che delle lodi sperticate false da parte di un blogger, solo perchè quest'ultimo ha letto il libro gratis.Tornando al libro, devo dire che l'ho iniziato piena di entusiasmo, sia perchè la trama mi attirava molto e perchè il fantasy mi piace, sia perchè avevo letto delle recensioni positive che mi facevano ben sperare. Purtroppo le mie aspettative erano mal riposte, a quanto pare... vi basti sapere che per leggerlo ho impiegato tre settimane, che per me sono tipo un'era geologica per la lettura di un libro, dato che in media non ci metto più di 5-6 giorni per finire un romanzo.Già dal prologo ho cominciato a temere il peggio: una lunga e pesante descrizione della creazione del mondo di Solamia, nel quale è ambientato il libro, con nomi e nomi di terre, fiumi, mari ecc, impossibili da ricordare, descrizioni spesso confuse e decisamente troppo prolisse. Magari una mappa avrebbe reso il tutto più comprensibile, anche perchè, devo essere sincera, non ho capito un accidente di dove sono i vari luoghi. Superato questo scoglio con molta fatica, pensando "uhm cominciamo bene...", ho inziato a leggere la storia vera e propria, con ancora speranze che il resto del libro non fosse soporifero come il prologo. Peccato che le mie speranze siano andate in fumo ancora una volta.La storia narrata è un fantasy classico: una protagonista che ha una dote speciale che le permetterà di salvare il suo mondo dalle grinfie di un tiranno spietato, e per farlo dovrà compiere un viaggio fisico attraverso le varie città del continente di Solamia e metaforico, ovvero un viaggio interiore e un percorso di crescita e cambiamento. Trama a prima vista interessante, però non sviluppata in modo da catturare il lettore, o almeno, non ha catturato me, che sono stata più volte sul punto di abbandonare il libro, ma non l'ho fatto perchè ormai avevo preso l'impegno di leggerlo e recensirlo e non mi sembrava giusto lasciarlo, per rispetto nei confronti dell'autrice.Lo dico a malincuore, ma questo libro è noioso; una scrittura lenta, ridondante, pesante, troppi giri di parole per dire cose che si potevano dire più semplicemente, lunghissime parti raccontate e pochi dialoghi. A proposito di quest'ultimo punto, il fatto che molti avvenimenti siano semplicemente narrati, del tipo "Tizio ha fatto così e allora Caio ha detto cosà", invece che essere mostrati, è la cosa, a mio avviso, peggiore di questo libro, e toglie molto alla storia, perchè durante la lettura non si riesce a visualizzare quello che succede. Non so se mi sono spiegata bene, quello che voglio dire è che quando leggo nella mente io "vedo" quello che lo scrittore mette sulla carta, leggendo questo libro no, non sono riuscita minimamente a entrare nella vicenda narrata, non ho avuto nessun coinvolgimento.Stilisticamente parlando, il libro non è scritto male, nel senso che non ci sono errori grammaticali o sintattici e l'editing è abbastanza curato (tranne qualche piccolo refuso, ma su questo si può sorvolare) ma, purtroppo, la scrittura verbosa e ampollosa, nient'affatto scorrevole, anzi con un ritmo narrativo rallentato ancora di più dai continui incisi scritti tra parentesi che spezzano ulteriormente questo ritmo già lento di suo e che avrebbero potuto benissimo essere scritti tra due virgole, lo rende una lettura davvero ostica.Anche la caratterizzazione dei personaggi non è il massimo, e nessuno è riuscito a colpirmi particolarmente. In particolar modo è la protagonista, Luna, che mi ha lasciato decisamente l'amaro in bocca: francamente l'ho trovata insopportabile, irritante, una ragazzina sciocca e volubile, che cambia idea come cambia il vento, insensibile e spesso superba. Insomma, antipatica. Non sono migliori nemmeno i personaggi secondari, che sono piatti e privi di carisma.Poi una cosa che proprio non mi è andata giù riguardo i personaggi è che Francesca Verginella ne ha fatti morire troppi durante il loro viaggio e a me queste morti sono sembrate semplicemente un modo per disfarsi di personaggi che non sarebbero stati funzionali alla storia: un esempio "spoileroso" su tutti, Aza, la donna guerriera amante occasionale di Arat, morta in funzione della futura storia d'amore tra il guerriero e Luna, storia scontata che si capiva subito si sarebbe sviluppata tra i due. Mi sarebbe proprio piaciuto vedere invece come si sarebbe evoluta la relazione tra Luna e Arat se ci fosse stata ancora Aza; certamente il tutto sarebbe stato più interessante e movimentato.L'unica cosa che salvo di questo romanzo è l'ambientazione, molto ricca e curata; si vede che l'autrice si è impegnata molto nell'ideare il mondo di Solamia, le diverse terre, le popolazioni con i loro usi e costumi, le creature che popolano le varie regioni, ecc.Concludendo, purtroppo questo libro è stata una grande delusione, la lettura non mi ha coinvolto nè appassionato, anzi praticamente non mi ricordo nulla di quello che ho letto, ed è un vero peccato perchè la trama di base era davvero intrigante. Recensione:

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