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Recensione: "Maze Runner - Il labirinto" di James Dashner

Creato il 10 ottobre 2014 da Saraguadalupi
"MAZE RUNNER - IL LABIRINTO" di James Dashner
• Editore: Fanucci • Pagine: 428 • Prezzo: 17,00 € (cartaceo) - 4,99 € (ebook) Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
"Il labirinto" è una di quelle distopie che non lasciano spazio a tanti preamboli e racconti di come il mondo era prima e di come invece è adesso: fin dalle prime pagine veniamo catapultati direttamente nella vita di Thomas..o meglio, nella Nuova vita di Thomas: svegliatosi in una specie di ascensore che non fa che salire, il nostro protagonista s'interroga su chi è, sulla sua vita, su ciò che lo circonda, ma l'unica cosa che riesce a ricordare è il suo nome. Quando le porte dell'ascensore si aprono, davanti a lui appare una Radura, con altri ragazzi come lui che usano uno strano linguaggio giovanile e che pare siano stati portati li, esattamente come lui. Attorno alla Radura, si scaglia un labirinto che sembra senza via di uscita e colmo di strani esseri chiamati Dolenti, in grado di uccidere. Una volta alla settimana, dall'ascensore arrivano le provviste utili per la sopravvivenza di tutti gli abitanti della Radura che, nel frattempo, si sono organizzati in una perfetta comunità divisa per compiti e competenze; mentre, una volta al mese arriva un nuovo membro..da anni l'intera vita dei giovani è scandita da questi due momenti, ma cosa può accadere se, il giorno dopo l'arrivo di Thomas, arriva un altro membro, una ragazza, in coma? Ma soprattutto, cosa può accadere se, dopo il suo arrivo, il cielo diventa grigio, le porte del labirinto rimangono aperte e tutto sembra destinato a finire?
"La sua perdita di memoria era strana. Perlopiù si ricordava come  funzionasse il mondo, che però era svuotato dai dettagli specifici,  dai nomi, dai volti. Come un libro completamente intatto da cui  però manca una parola ogni dodici, che quindi diventa una  brutta lettura confusa. Non sapeva nemmeno quanti anni avesse."
Ho letto quasi tutto il romanzo in pochissimo tempo, con la costante voglia di scoprire cosa sarebbe successo di lì a due pagine. Tutte le certezze dei giovani personaggi e del nostro protagonista crollano da un giorno all'altro, portandoli a farsi mille domande su chi erano prima, su ciò che avevano prima di risvegliarsi in un ascensore sconosciuto, diretti verso una nuova vita..ma se c'è una cosa che proprio non ho sopportato è stato il "nuovo" linguaggio che si sono inventati nella Radura: "pive" (pivello) - "fagio" (fagiolino, alias il nuovo arrivato), ecc.. No, davvero. Se ci fossero stati accenni qua e là avrei anche potuto passarci sopra, ma qui parliamo di interi dialoghi fatti di parole profondamente idiote, in contrasto, a mio parere, con l'essere dei ragazzi che, arrivando ad organizzarsi perfettamente in una piccola comunità, dimostrano di essere tutt'altro che idioti. Quindi non vedo il motivo di appioppargli un linguaggio da bambini scemi.
Ad ogni modo, tornando alla trama: l'idea del labirinto è molto interessate. Riesce ad attirare il lettore quasi come se volesse lui stesso entrare nel libro per scoprire cosa c'è dietro i vari muri di quel percorso che sembra non avere via d'uscita. Inutile dire che parte delle risposte ai dubbi del protagonista, arriveranno proprio da lì, mentre decide di farsi pungere da un Dolente per subire la Mutazione (uno stadio che fa riaffiorare i ricordi della loro vita e che si può curare solo con un siero fornito dai "Creatori").
"Il fatto che non riuscissero più a vedere il sole, probabilmente, significava innanzitutto che  non lo avevano mai visto davvero. Il sole non poteva semplicemente sparire.  Il loro cielo doveva essere - ed essere ancora - finto. Artificiale. Il altre parole, il sole che aveva illuminato per due anni quelle persone  con la sua luce, dispensando calore e vita per ogni cosa, non era affatto il sole.  In qualche modo doveva essere finto. Tutto ciò che riguardava quel luogo era finto."
Il lettore, così come i personaggi stessi, non sa praticamente nulla dello loro vita prima della radura e con loro scopre cosa si cela dietro il progetto dei Creatori: questo fa si che lo stesso lettore sia più coinvolto, messo sullo stesso piano con i protagonisti, senza saperne di più né di meno e scatenando in lui la stessa voglia di sapere. Ammetto di avere ancora qualche dubbio sull'intera storia, ma d'altra parte, essendo il primo libro di una serie, credo che sia una cosa inevitabile, tuttavia ieri ho visto il film e me ne sono innamorata, forse ancora di più che del libro (e non capita spesso). Oggi, poi, ho iniziato a leggere il secondo capitolo della saga e, posso assicurarvi che, ogni dubbio è svanito. Adoro questa saga! Quindi, se non avete ancora letto il libro, v'invito a farlo, ma soprattutto v'invito ad andare al cinema, perchè questo film merita davvero, soprattutto se siete appassionati di distopie e fantascienza.
Alla prossima :* Votazione:

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