Si intitola Le Strade Popolari ed è l’album d’esordio di Michelangelo Giordano, famoso anche per la vicenda dell’esclusione a Sanremo.
La storia di Michelangelo Giordano è una storia fatta di gavetta vera, di premi, di grandi delusioni e di grandi rivincite. Tutto comincia nel 2004 dove il giovane cantautore, originario di Reggio Calabria, partecipa al seminario di composizione presieduto dal grande Mogol. Nel 2006 una sua canzone arriva in finale al Cornetto Free Music Festival. Sempre in quell’anno Michelangelo collabora con l’artista Gatto Panceri, aprendo una serie di suoi concerti del tour Passaporto.
Nel 2012 è uno dei vincitori della selezionare via web del Sanremo Social cui segue la partecipazione in TV su Rai Uno al programma Sanremo Social Day La Scelta condotto da Gianni Morandi. L’anno successivo trionfa nel concorso on line Una canzone per Amnesty. Di quest’anno è la polemica seguita alla sua esclusione al Festival di Sanremo 2015.
L’album d’esordio si intitola Le Strade Popolari e identifica perfettamente l’artista. In questo album il racconto delle strade di provincia, di un mondo poco conosciuto e poco reclamizzato ma che racchiude all’interno esperienze vere che sono state tradotte in musica e parole. Disco dalla spiccata impronta cantautoriale, si compone di 11 brani interamente scritti dal giovane artista calabrese e arrangiati da Stefano Pulga.
Le sonorità classiche mediterranee si mescolano con stili etnici dal ritmo incalzante e molto piacevole. Ma la vera forza di Michelangelo sono i testi, che vanno da lavori autobiografici a brani di denuncia, in cui non manca mai una traccia ironica che sa essere pungete al punto giusto come Chi Bussa Alla Porta o Il Paesino Di Periferia.
Negli 11 brani inediti si possono trovare anche splendide canzoni d’amore come L’Amore Ci Chiede Amore e brani di denuncia molto diretti, vivi, segno di chi ha vissuto quella realtà come Nella Stanza Chiusa A Chiave o di denuncia contro il potere forte di mafia e di chi non ha il coraggio di denunciare, di chi implicitamente diventa complice come Non Cangiunu Li Cosi.
Nell’ascolto complessivo dell’album si carpisce la vera atmosfera del Sud, suonata e descritta in maniera molto reale da Michelangelo, con spunti tanto ironici quanto riflessivi. Un Sud descritto e vissuto tra mille contraddizioni, tra l’estasi di posti meravigliosi alle mille difficoltà di una terra difficile.
Il carattere del giovane cantautore lo ha portato dalla delusione di un’eliminazione a Sanremo giovani ancora senza motivazioni (infatti è tutt’ora in corso una battaglia legale) a una resurrezione con il nuovo album Le Strade Popolari.
Tracklist
- Chi Bussa Alla Porta: brano dedicato alla delicata tematica delle crisi di panico, ma non per questo l’autore ha voluto arricchirlo con dettagli dissacranti, un po’ d’ironia ed un’interpretazione magistrale. Musicalmente, ci troviamo davanti ad un climax di emozioni, la composizione e l’arrangiamento danzano abilmente tra la tradizione e le sonorità più moderne.
- Lungo Il Cornicione: canzone scritta sulla modernità e sulla società attuale, nella quale l’autore prende come punto di vista immaginario l’altezza di un cornicione. Nel nostro vivere moderno avanziamo in un equilibrio molto precario, come in cima a un cornicione. Anche il brano in sé è un equilibrio dinamico: dettagli raccontati con disarmante schiettezza, che appaiono quanto mai reali agli occhi dell’ascoltatore.
- L’Amore Ci Chiede Amore: per molti artisti l’amore è il motore che muove il mondo, ed anche Michelangelo ha voluto scriverne secondo la sua sensibilità, secondo il suo pensiero che è l’amore a renderci migliori. In questo brano l’amore è preso come amore universale, intimo, fortissimo. Madri e figli, coppie che si giurano amore eterno. L’amore va dato, ricevuto, condiviso, in un moto perpetuo…
- Luna: pezzo dedicato al mestiere più antico del mondo, quasi fosse un’allegoria della Luna, satellite del nostro Pianeta e da sempre fonte d’ispirazione per gli artisti. Come la luna, ascoltatrice dei sogni e delle speranze degli uomini, anche la protagonista del brano rappresenta un paradiso – a pagamento – di piacere.
- Il Paesino Di Periferia: ritratto sferzante, ironico, a tratti quasi esagerato, di una delle realtà tipiche del nostro Paese: i piccoli comuni dove non esistono segreti, dove tutti si conoscono e non c’è un vero modo per sentirsi liberi. Tranquillità, questo è vero, ma anche la consapevolezza che molti sono pronti a puntare il dito senza sapere la verità, puntuale a razzolare male…
- Nun Cangiunu Li Cosi: brano di denuncia sociale, liberamente ispirato ad un discorso pubblico che Rosaria Schifani tenne a margine della strage di Capaci. Lasciandoci un barlume di speranza nel finale, il testo, composto il dialetto calabrese, prende in esame due punti di vista cardine: da una parte la criminalità, le associazioni mafiose, dall’altra l’omertà della gente. Rialzarsi, cambiare, è possibile!
- Nella Stanza Chiusa A Chiave: altro pezzo dai risvolti sociali, ispirato all’autore dalla storia vera di Natascha Kampusch, giovane Austriaca tenuta segregata per otto anni. Tra vividi e sconcertanti dettagli sui casi di sindrome di Stoccolma, una canzone quanto mai sul pezzo, dalla quale si evince l’intensa sensibilità dell’autore su tematiche tristemente attuali come il femminicidio e le violenze sulle donne.
- Sutta A Luna: brano scritto pensando all’estate. Una calda notte di luna, immersa in un ambiente paradisiaco: il mare, la musica, i sogni…
- Dolce E Amara: un vero e proprio inno d’amore dell’autore verso la sua terra d’origine. Un inno arguto ed intelligente, carico di forti contrasti. La passione di Michelangelo per il suo Sud è palpabile in ogni nota, in ogni parola, un’intensità da brivido.
- Io Vorrei: canzone che parla di amori a distanza. Il condizionale è un triste obbligo quando una lunga strada separa due amanti. Nulla è più forte dell’amore vero, ma la sola distanza può anche diventare un ostacolo insormontabile.
- Non Pozzu Campari: brano scritto in dialetto, caratterizzato da sonorità tradizionali ma incredibilmente contemporanee. Anche qui una canzone d’amore, dedicata alla sofferenza che si prova quando questo amore si perde…