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Recensione - "Milano non ha memoria" di Gino Marchitelli

Creato il 22 gennaio 2015 da Diegothriller
Recensione a cura di Federica Belleri
"Milano non ha memoria" di Gino Marchitelli è il thriller Fratelli Frilli Editori recensito oggi da ThrillerPages Milano non ha memoria. Dimentica il passato. Non ricorda gli italiani emigrati per cercare un'opportunità,  una speranza. Milano si stupisce e si indigna di fronte all'omicidio di un nordafricano? Uno dei tanti? Lambrate circonda di affetto la sua giovane vedova e i suoi tre bambini che sperano in un futuro migliore? Fa freddo. Vicino allo stadio di rugby di Lambrate piove in modo insistente. C'è foschia. Kaled viene picchiato, a morte. Chi sono i responsabili?  Il commissario Matteo Lorenzi rientra da Ostuni, dove aveva seguito il caso del pittore danese che lo aveva lasciato svuotato e arrabbiato. Rabbia diretta verso di sé e verso Cristina, la sua donna. L'indagine di Lambrate viene affidata a lui, commissario onesto e legato nel profondo alla giustizia, quella vera. Al momento sembra non avere una pista precisa da seguire. Ma Lorenzi è testardo e un acuto osservatore; presto inizia ad avere i primi sospetti.  Sospetti su uomini in giacca e cravatta che occupano posizioni prestigiose. Sospetti su persone che indossano la divisa...
Matteo Lorenzi affronta l'odio razzista, il dolore composto e dignitoso di una vedova e il dolore quasi dimenticato di casi simili e precedenti a questo. Affronta le bandiere bruciate, i tatuaggi e le scritte neo fasciste sui muri. Approfondisce l'orgoglio musulmano puro, ma anche la ferocia troppo a lungo soffocata. È seguito e intercettato, ma la sua squadra gli si stringe attorno. Nessuno di loro molla. Nessuno di loro ha paura. Lorenzi è il classico bravo poliziotto e può risultare scomodo a molti. Quando si rende conto di essere una pedina è troppo tardi, è la resa dei conti. È il fuoco e il sangue. È l'angoscia di chi ama e attende il suo ritorno. È un ideale distorto portato avanti pur sfidando la morte. È una ferita quasi mortale al cuore. Dove sta la verità?  Fino a che punto può proseguire l'indagine? Cosa gli è concesso di sapere? Proprio a lui sta accadendo tutto questo? A lui, che ama il suo lavoro, a lui che rimane impigliato nelle trame di uffici freddi, di porte chiuse, dove si decide tutto...A lui, che non riesce a comprendere come la vita possa scorrere ignara fuori dal suo commissariato, cieca ai complotti e alle manipolazioni... Matteo Lorenzi si sente sconfitto, anche in amore. Cristina è la sua donna ma si sono allontanati con grande sofferenza per entrambi. Questo caso servirà a farli riavvicinare?   Milano non ha memoria. Prendetevi un pomeriggio, leggetelo e riflettete. Vi ritroverete indignati per una serie di omicidi crudeli e assurdi, per i gesti intimidatori, messi in atto da vere e proprie macchine per uccidere.  Riscoprirete le emozioni insieme al protagonista; l'emozione dei suoi sentimenti e del suo bisogno di donarsi e ricevere amore, in modo intenso e romantico allo stesso tempo. La sua esperienza di vita si confronterà e si amalgamerà con quella di ciascuno di voi.  Gino Marchitelli,  un autore in crescita secondo me, dopo ogni libro.  Cambia il modo di scrivere, smussa gli angoli e appiana i conflitti.  Senza dimenticare il suo impegno politico e le sue denunce all'ingiustizia. Mi permetto di consigliarvi Morte nel trullo, Qvimera e Il Pittore. Letti in questo ordine vi aiuteranno a comprendere i personaggi e le loro vicende più intime. Lorenzo e Cristina saranno in ognuno di voi. Buona lettura.

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