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Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

Creato il 16 luglio 2014 da Nageki @nagikka

Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

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Mio fratello Simple
di Marie-Aude Murail
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Casa editrice: Giunti
Pagine: 192
Data di uscita: 2009
Voto: 10/10

Sinossi

Prima di tutto viene la paura. Poi la pena. Poi lo sconcerto. Poi l'accettazione. E infine l'amore assoluto. Questo è quanto accade a chiunque incontri Simple, che ha 23 anni anagrafici e soltanto 3 cerebrali. Simple ha un fratello, Kléber, che vorrebbe difenderlo dal mondo, ma soprattutto dall'istituto a cui era stato destinato dal padre. Quando i due fratelli trovano una sistemazione in un appartamento di giovani universitari, Simple, sempre accompagnato dal suo coniglio di peluche, il Signor Migliotiglio, diventa il catalizzatore di tutti i sentimenti che muovono i suoi coinquilini.

La mia opinione

Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

Marie-Aude Murail è una scrittrice francese
amatissima dal pubblico dei lettori più giovani.
Nata a Le Havre nel 1954, è cresciuta in una
famiglia di letterati  (padre poeta, madre giornalista,
fratello e sorella famosi scrittori).

Sono stata tentata di iniziare questa recensione con un secco "compratelo! non ve ne pentirete! fatelo ora e senza perdere tempo", ma credo sia meglio rallentare e cercare di spiegare perchè questo libro sia per me tra i migliori letti negli ultimi anni.
Marie-Aude Murail è entrata prepotentemente nella cerchia dei miei autori preferiti con il suo "Oh boy!"ed ancora una volta mi ritrovo ad esclamare che si, i francesi hanno una marcia in più. Punto.
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Non solo trovo che la cinematografia francese sia una spanna superiore a quella di altri paesi, ma inizio a credere che lo stesso possa dirsi per la letteratura.
La Murail non è molto conosciuta in Italia, sebbene mi sia accorta che ultimamente i suoi romanzi compaiano più spesso sugli scaffali delle librerie. Nonostante i suoi romanzi siano rivolti ad un pubblico "young adult", trovo che questa sorta di etichetta sia costrittiva, soprattutto per i temi trattati.
Ecco, se volessi spiegare a qualcuno il significato del termine "young adult" gli direi di aprirsi a Marie-Aude Murail. Dimenticate i vampiri innamorati, le ragazzine complessate create con la fotocopiatrice, gli aforismi da Baci Perugina di Chbosky e le copertine con aitanti palestrati impressi sulla copertina. La Aude-Murail non ha bisogno di questi sotterfugi per dare vita a romanzi capaci di rimanervi impressi nel cuore. Diversità, problemi sociali, omosessualità, razzismo, morte, violenza contro le donne e malattia, sono questi alcuni dei temi affrontati dall'autrice. Certo, si tratta di problemi seri e toccanti ma proprio per questo meritevoli di attenzione in quanto attuali ed affrontati in modo ironico, nonchè pieno di speranza e sentimento (e dunque adatti anche ad un pubblico giovane, senza risultare pesanti).

Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

Il Signor Migliotiglio

Mio fratello Simple è la storia di due fratelli molto uniti. Kléber, il più giovane e Simple, di ventitrè anni soltanto anagrafici in quanto affetto da ritardo mentale. Kléber è molto affezionato al fratello ed ha imparato a convivere con le sue stranezze, tra cui quella di portarsi sempre appresso un peluche chiamato Signor Migliotiglio. Il genio della Murail a mio avviso sta
anche nell'aver saputo donare vita propria addirittura addirittura a quest'ultimo, il quale diviene a tutti gli effetti un personaggio vero e proprio, dotato di ampio spazio nonchè di dialogo. Buona parte dei siparietti tra Simple e Migliotiglio sono a dir poco esilaranti, con il coniglio in veste di consigliere fidato, burbero ma sempre pronto a coprire le spalle al suo amico.

Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

Simple e Kléber in una
foto tratta dal telefilm

Le vicende ruotano attorno alla decisione di Kléber, il quale impedisce al padre di rinchiudere Simple in un istituto, decidendo di prendersene cura nonostante gli impegni scolastici. Kléber si trasferisce con il fratello in un appartamento insieme ad altri studenti, scatenando una serie infinita di situazioni talvolta comiche, talvolta venate di tristezza ma senza mai scadere in scene melense o troppo avvilenti. Simple è un personaggio particolare, certo, ma capace di ampliare gli orizzonti di chi gli sta accanto, riesce a farti aprire gli occhi ed a darti speranza, forza. La sua disabilità diviene originalità, pian piano apprezzata anche dai propri coinquilini che lo accolgono nelle loro vite sorraendolo al destino di privazioni cui aveva pensato il padre.
E' impossibile non affezionarsi a Simple, alla sua gioia di vivere ed al suo personalissimo modo di esprimersi. A termine del romanzo vi verrà voglia di ricominciare daccapo e di consigliarlo a chiunque vi capiti a tiro, un po' come ho fatto io stessa. Inutile dire che il mio consiglio sia stato ampiamente apprezzato, la Murail è una garanzia e questo libro il suo piccolo capolavoro.

Recensione: Mio fratello Simple, di Marie Aude-Murail

I protagonisti del telefilm


Ho acquistato questo romanzo su Libraccio, pagandolo la metà rispetto al prezzo originale. Attualmente sullo stesso sito sono disponibili alcuni romanzi della Aude-Murail nel caso vi interessasse iniziare la lettura di alcuni suoi lavori.
Qui un'intervista a Marie Aude-Murail relativa al suo romanzo, da cui è stato tratto un telefilm trasmesso in Francia su France 2. Qui potete vedere un paio di minuti tratti dal film (in francese).

Conclusioni

Non limitatevi a young adult scadenti, andate oltre le insulsaggini proposte da tante case editrici e vi prego, date una chance a questa autrice. Mio fratello Simple è un piccolo gioiellino della letteratura, una storia che vi si imprime nel cuore e vi lascia con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso. Non posso fare altro che consigliarvelo da amica, nella speranza di regalarvi qualche sorriso. Sul serio, cosa fate ancora qui? :)

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