Odio profondamente gli spoiler, quindi non racconterò la storia nei minimi dettagli, anche perchè non ne sarei in grado, mi limiterò a dire la mia opinione.
MR. NOBODY
Film della "Pan Europeénne" del 2009, prodotto da Philippe Godeau (che non ho idea di chi sia), e che vede alla regia Jaco Van Dormael (anche lui a me sconosciuto).
Drammatico e fantascientifico, narra la storia di Nemo Nobody, interpretato dal mio amatissimo Jared Leto, un uomo di 117 anni e ultimo mortale sulla Terra, dopo che l'umanità ha raggiunto l'immortalità grazie a un continuo rinnovamento cellulare. Egli racconta la sua storia dividendola in tre momenti principali: all'età di 9 anni, quando si suoi genitori si separano, all'età di 15 anni, quando si innamora e all'età di 34 anni, quando vive la sua vita da adulto.
Il film si concentra su 3 principali colori, che in base alla storia narrata, evidenziano l'originalità. La differenza dei colori è evidente già nell'infanzia di Nemo, quando tre bambine, Anna vestita in rosso, Elise in blu e Jeanne in giallo, siedono su una panchina, e si pongono come le 3 possibili mogli del protagonista. Vengono quindi evidenziati il giallo, colore della ricchezza, il rosso, colore della passione e il blu, simbolo di disperazione e depressione. E' presente anche il bianco, che rafforza il messaggio allegorico, secondo il quale tutto è possibile finchè non si compie una scelta.
La fotografia è veramente fantastica, molto evocativa e curata nei minimi dettagli. Nulla è buttato lì per caso! E' il classico film di cui non possiamo permetterci di perdere neanche un secondo.
La colonna sonora è abbastanza semplice, ma non superficiale, e vede diverse versioni di Mr. Sandman.
Jared Leto entra nei panni di Nemo Nobody perfettamente, riuscendo a trasformarlo nelle diverse storie senza però perdere se stesso. Nemo è una parola latina che significa "nessuno", scelta non casuale, infatti, il vecchio Nemo esclama: "Sono il Signor Nobody, un uomo che non esiste".
Mr. Nobody è un film che parla di una scelta! Lo stesso Nemo ci dice che finchè non si sceglie tutto è possibile, tuttavia il conoscere l'esito di ogni scelta rende la scelta stessa ancora più difficile.Durante il film sono introdotte varie teorie, come la teoria delle stringhe, la teoria del caos e l'effetto farfalla. L'uomo si pone come soggetto al caso, con cui costruisce la realtà.
La cosa che mi ha mandato fuori dai gangheri è che questo capolavoro cinematografico fu presentato il 12 settembre 2009 alla 66° Mostra internazionale dell'arte cinematografica di Venezia, ma non è mai stato doppiato e proiettato in Italia. La cosa buffa è che se andiamo su youtube a cercare il trailer lo troviamo in italiano. Porca miseria, siamo uno dei paesi con il miglior doppiaggio al mondo; doppiamo film demenziali che non meriterebbero neanche di essere visti e quando c'è la possibilità di far vedere agli italiani un bel film, ce ne sbattiamo completamente!
Questo è quanto! Rileggendo quello che ho scritto mi sono resa conto che questa è tutto tranne che una buona recensione! Cosa che posso dire è cercatelo coi sottotitoli e guardatelo, perchè merita davvero tanto.:)