Magazine Cultura

Recensione: Multiversum

Creato il 15 maggio 2012 da Ilary
Recensione: MultiversumTitolo: MultiversumAutore: Leonardo PatrignaniEditore: Mondadori Pagine: 341Prezzo: 16,00 € (ebook 9,99 €)
Trama & recensione
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.
Multiversum è stato, in questi ultimi mesi, uno dei libri che ha creato le aspettative più alte: pubblicizzato in ogni dove come qualcosa di innovativo e sorprendente, e con una copertina innegabilmente meravigliosa che porta a comprarlo solo per poterla ammirare nella nostra libreria, questo romanzo aveva apparentemente tutte le carte in regola per diventare uno dei casi letterari italiani dell'anno.La trama di fondo del romanzo è assolutamente "esplosiva" con le teorie del Multiverso come filo conduttore, ma c'è un ma... purtroppo l'autore, secondo me, ha voluto "strafare", ha messo troppa carne al fuoco creando spesso una gran confusione nel lettore.
Lo stile, inoltre, è ancora piuttosto acerbo e pieno di ingenuità, e leggendolo ho avuto l'impressione di avere in mano un libro quasi per bambini più che per giovani adulti e adulti, uno di quei libri per ragazzi che leggevo quando avevo 11-12 anni, quei libri con protagonisti adolescenti che vivevano avventure improbabili per la loro giovane età. Ecco Multiversum mi ha riportata indietro a quel tempo, solo che a quell'età trovavo quei libri fantastici, adesso li trovo un po' troppo semplicistici.
Parliamo un po' della trama. Siamo nel 2014 e i protagonisti sono Alex, un adolescente italiano e Jenny, sedicenne australiana, i quali riescono a comunicare tra di loro telepaticamente. Dopo anni di comunicazioni, Alex decide finalmente di incontrare Jenny e parte alla volta dell'Australia. Solo che quando arriva nel luogo dove hanno deciso di incontrarsi lei non c'è; in realtà Jenny è lì, ma i due non riescono a vedersi, perchè come si scoprirà poi, vivono in due universi paralleli. Alex vuole saperne di più e così, dopo delle alcune ricerce, riesce a trovare la casa dove abita Jenny, solo che, nella dimensione di Alex, in quella casa ci abita una donna che era stata la tata di Jenny, la quale rivela ad Alex che Jenny è morta all'età di sei anni.Confuso e smarrito, Alex torna a Milano dove vive con i suoi genitori, e parla di questi strani avvenimenti con il suo migliore amico Marco, hacker e genio dell'informatica costretto su una sedia a rotelle. Marco già da tempo conosce tutta la storia di Alex e ben presto gli rivela la sua idea e cioè quella riguardante il Multiverso, ovvero il fatto che esistano infiniti universi paralleli in ognuno dei quali la vita ha preso strade diverse. Marco fa delle ricerche riguardo il Multiverso su internet grazie ad un programma speciale da lui stesso inventato e si imbatte in un libro scritto da un certo Thomas Becker... però la faccenda si complica: Thomas Becker riesce infatti a entrare nei computer di Marco e gli fa delle rivelazioni inquietanti sul suo amico e sulla fine del mondo che sembra essere ormai imminente. Infatti un asteroide sta per schiantarsi sulla Terra e non ci sarà scampo per nessuno in tutto il Multiverso. Tutto sembra perduto. Ma il finale, assolutamente inaspettato e aperto, riapre le danze e fa sperare che non tutto sia davvero finito...Come potete vedere Multiversum ha tutti i presupposti per essere un libro davvero originale e appassionante, ed in effetti, avvincente lo è stato, nonostante più volte durante la lettura abbia storto il naso davanti a certe trovate dello scrittore. Una delle cose che più mi hanno fatto storcere il naso è stato il fatto che, come dire, l'autore ha cercato degli espedienti per semplificarsi la vita. Mi spiego. La prima cosa che ho pensato quando ho iniziato a leggere questo libro è stata "ma come fanno questi due a parlarsi se lui è italiano e lei australiana? come comunicano?". Parlando del libro con mio fratello gli ho fatto la stessa domanda e lui mi fa "eh magari comunicano attraverso delle immagini"... beh, sarebbe stata una soluzione molto suggestiva in effetti. Ma no, l'autore che fa per risolvere il problema? Semplice: la mamma di Jenny, guardacaso, è italiana e ovviamente ha insegnato la lingua alla figlia. Stessa cosa per la tata della piccola Jenny, anche lei parla italiano e così è stato risolto anche il problema della comunicazione con la tata. Poi anche la loro conoscenza e relativa storia d'amore è trattata in modo superficiale e semplicistico. Per dire, cos'è che li ha fatti innamorare? Basta parlarsi telepaticamente e zac! colpo di fulmine? Mah! E lo stesso dicasi della loro conoscenza... voglio dire, il romanzo è ambientato nel 2014, quindi si suppone che esista Facebook e non ci sia bisogno di fare un "saltino" (si fa per dire...) in Australia per conoscere la ragazza di cui senti la voce nella testa da anni! Insomma, sarebbe stato più realistico se l'autore avesse fatto fare una semplice ricerchina ad Alex su Facebook per vedere se effettivamente esiste una certa Jenny Graver e contattatarla da lì senza bisogno di partire per l'Australia (tra l'altro questo contatto su FB avviene, ma solo alla fine... non vi dico come e perchè però :P) Come se un ragazzino potesse anche partire così tranquillamente lasciando un bigliettino ai genitori! Ma quando mai!
Queste sono le cose che principalmente mi hanno lasciata un po' perplessa, ma ce ne sarebbero altre che però non specifico perchè non voglio fare spoiler... nondimeno Multiversum mi ha appassionata. Ebbene sì, nonostante i mille difetti che ho trovato, non posso dire Multiversum non mi sia piaciuto e che sia un romanzo noioso, anzi il ritmo incalzante degli eventi mantiene alta l'attenzione e le continue rivelazioni invogliano a proseguire la lettura. Come potete vedere sono la coerenza fatta persona, ma questo libro da un lato mi delude e dall'altro mi attrae, tanto che non so nemmeno io che voto dargli.L'idea dell'autore di scrivere un libro su un argomento controverso e affascinante come quello del Multiverso è senza'altro originale e sono molto curiosa di vedere come proseguirà la storia nei prossimi libri, con la speranza che nel frattempo lo stile sia maturato e ci siano meno ingenuità, e che anche l'intreccio si faccia meno nebuloso.
Voto: ♥ ♥ ♥

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :