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Recensione n.20 Hamattan di Liliana Marchesi

Creato il 27 agosto 2012 da Desoleluna
Recensione n.20 Hamattan di Liliana MarchesiAutore: Liliana Marchesi
Titolo: Harmattan
Editore:
auto pubblicato con Youcanprint self-publishing
Collana: -
Pagine: 256(cartaceo) 201( edizione ebook)
Anno di pubblicazione: 2012 
Prezzo: 16.00 €(rilegato);5.15 € (e-book)

Codice ISBN:9788867510894


Sinossi


Mia si è appena diplomata e ancora non sa cosa l’attende al di fuori della scuola. Per aiutarla a schiarirsi le idee i suoi genitori le regalano un viaggio, di cui sarà lei stessa a scegliere la meta.Intenzionata a prendere in mano le redini della propria vita, Mia deciderà la destinazione del proprio viaggio sfidando il destino.Inizia così l’avventura che la porterà in Mali, dove incontrerà Diego, un ragazzo carismatico e affascinante con il quale nascerà una particolare intesa, ed Essien, un essere immortale dalla pelle color nocciola che dopo averle salvato la vita le ruberà il cuore.Ma a complicarle l’esistenza non sarà solo il suo cuore indeciso. Scoprirà infatti di essere la designata di un’antica profezia riguardante l’irresistibile guerriero Essien, e che degli esseri malvagi con poteri soprannaturali faranno di tutto per ucciderla.Amore, intrighi, tradimenti, sangue. Per Mia non sarà solo un viaggio che la porterà a conoscere un mondo diverso da come era stata abituata a vederlo, per Mia sarà una travolgente avventura che la costringerà a scoprire sé stessa e la passione che anima il suo cuore. Recensione n.20 Hamattan di Liliana MarchesiPuò un viaggio essere nel nostro destino? Può un viaggio cambiare il nostro destino?


Harmattan è un'opera prima, ma  non si vede. Liliana Marchesi sa tessere una  trama  che cattura e irretisce il lettore  e lo porta lontano ,sia metaforicamente che geograficamente.Un Paranormal Romance che una volta tanto non si incentra su vampiri e licantropi,ma basa le sue radici su antiche leggende del continente africano.

Così il fascino  di una terra come il Mali, che l'autrice ha saputo trasferire sapientemente su  carta attraverso una descrizione paesaggistica particolareggiata, ma non pedante dona all'intreccio un alone di mistero che attrae  inspiegabilmente il lettore.
Un romanzo dallo stile  semplice, ma mai banale, scorrevole, dal ritmo, incalzante, pieno di suspense.
L'utilizzo della prima persona singolare (la storia è narrata da punto  di Mia,la protagonista) fa si che il lettore si immedesimi nella  protagonista, percependone, ansie, timori, paure e speranze.
I personaggi poi, sono tutt'altro che anonimi,Mia è una ragazza, determinata, curiosa, che durante il viaggio maturerà non poco e ciò a mio avviso  affascinerà il lettore.Ma quello che più conta è che tutti sono molto verosimili, anche il protagonista maschile Essien nonostante la sua origine "mitica", presenta gli stessi tratti caratteriali di un ragazzo d'oggi.
L'unica nota stridente è  il triangolo : già visto,già letto.
In conclusione Harmattan è un ottimo esempio della letteratura italiana d'evasione oltre che essere un promettente esordio.

Consigliato  a chi crede nel destino, a chi ama l'Africa, ai romantici( attenti al capitolo 14, io consiglio di tenere una confezione di Kleenex a portata di mano, ndr) e ai sognatori.

Giudizio:
Recensione n.20 Hamattan di Liliana Marchesi
Recensione n.20 Hamattan di Liliana Marchesi

    

Ed ora come sempre il viaggio ... Partiamo alla volta del Mali

 Una volta atterrati  a  Bamako la  capitale, dopo un volo con scalo a Parigi, potremmo decidere di  alloggiare  al Azalaï Hotel Salam uno degli alberghi più lussuosi  del paese.
L'indomani mattina potremmo partire alla  scoperta  di Timbuktu  "la regina  delle sabbie" che    per secoli è stata un centro caravaniero  e successivamente centro culturale in epoca medioevale.

Recensione n.20 Hamattan di Liliana Marchesi

la moschea di Timbuktu

Li potremmo vistare la Moschea di Sidi Yahia* che venne  completata nel 1440, viene chiamata anche la perla del deserto custode della della tomba dei 333 santi.
Potremmo attendere il lunedì  per poi proseguire alla  volta di Djenné , dove  in quel giorno della settima nella piazza si tiene  sin dal medioevo il mercato uno dei più movimentati e caratteristici di tutto il paese.In questo giorno la popolazione cittadina raddoppia e gli ambulanti arrivano da ogni parte  della nazione per vendere i loro prodotti.
Dopo esserci  fatti rapiri dalle voci e dai colori presenti al mercato potremmo   ammirare  l'antistante Moschea di fango
patrimonio mondiale dell'umanità.

Recensione n.20 Hamattan di Liliana Marchesi

Grande Moschea di fango di Djenné

Fu  fatta costruire da Koї Komboro, 26° sovrano di Djenné che si  convertì all’Islam, venne poi abbandonata nel XIX secolo sotto Sékou Amadou, fondamentalista, che non volle più utilizzarla perchè riteneva fosse stata contaminata dalle dissolutezze perpetrate dagli abitanti della città. Nel 1907 sulle sue fondamenta venne edifica quella che possiamo ammirare recandoci lì oggi,  si tratta di una ricostruzione fedele all'originale.Per l'elevato numero di falesie si consiglia l'adozione di calzature da trekking * Nel luglio di quest'anno i jihadisti hanno distrutto la porta centrale.
Informazioni di Viaggio:
  • Per entrare nel paese è necessario richiedere il visto  all'Ambasciata del Mali a Roma (ha durata trimestrale);
  • Le vaccinazioni  obbligatorie sono: febbre gialla,epatite A e B, la meningite, il tetano, nonché la profilassi antimalarica;
  •  di bere solo acqua minerale e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio.
  • di fare attenzione ai farmaci acquistati in loco, data la forte incidenza del fenomeno della contraffazione di farmaci in Africa Occidentale.
  • Il 22 marzo 2012 ha avuto luogo nel Paese un colpo di Stato. Nonostante l’avvio di un processo di transizione, la situazione rimane estremamente incerta con possibili scontri anche nella capitale. Data l’incertezza sulle future evoluzioni, si sconsigliano viaggi in Mali e si suggerisce ai connazionali ancora presenti di lasciare cautelativamente il Paese, a meno di esigenze professionali di particolare urgenza.
    La situazione é inoltre molto critica anche nelle regioni occidentali, orientali e del Nord, con elevato rischio di aggressioni e rapimenti. Particolarmente insicuro è da considerarsi il Nord-Est del Paese, soprattutto le regioni di Kidal, Gao e Timbuctu, di fatto fuori dal controllo delle Autorità centrali e controllate da gruppi armati ribelli; molto insicure (in particolare per la presenza di gruppi criminali e del terrorismo islamico) le zone ai confini con Mauritania, Niger ed Algeria. Si sconsiglia nella maniera più assoluta di recarsi in queste aree.
    Ai connazionali che operino a vario titolo nel Paese, si raccomanda vivamente di contattare l’Ambasciata d’Italia a Dakar o il Consolato onorario a Bamako, attenendosi scrupolosamente ai consigli e suggerimenti forniti.


    Si segnala che in Mali è vietato fotografare o filmare luoghi o immobili d’importanza militare o strategica, nonché molti siti di carattere religioso.
    Il Mali, avendo aderito ai Trattati internazionali vigenti in materia, ha adottato misure restrittive per quanto riguarda l’esportazione di alcuni reperti archeologici, in particolare quelli provenienti dalla valle del fiume Niger. I visitatori che desiderino esportare un particolare oggetto devono chiedere l’autorizzazione all'esportazione presso il Museo Nazionale di Bamako.****Il paragrafo" informazioni di viaggio" sopra citato ,è tratto dal sito Viaggiare sicuri a cura  del Ministero degli Affari Esteri.Ovviamente il Mali non è solo questo ma Molto di più, come sempre per scoprirlo però ci vorranno altri libri,altri viaggi 


  

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