Recensione n.26 "Le Arance di Dubai" di Cristina Costa

Creato il 15 ottobre 2012 da Desoleluna

Autrice: Cristina CostaTitolo: Le arance di DubaiEditore:Zerounoundici
Collana: La BiancaPagine: 176Anno di pubblicazione: 2012Prezzo15.00 €(rilegato)  9.99€ (e-book)
Codice ISBN: 978-88- 6307-447-5


 Sinossi




Paolo Manfredi è un affermato cardiochirurgo pediatrico che vive e lavora a Parigi. Nato a Torre dell’Isola, paesino marinaro poco distante da Palermo, dopo il diploma ha lasciato una Sicilia sconvolta da profondi stravolgimenti, per inseguire le sue ambizioni. A distanza di trent’anni vi fa ritorno con la moglie e i figli per festeggiare i suoi cinquant’anni e per ripercorrere i passi di una storia personale e civile bruscamente interrotta. Trova un mondo profondamente cambiato, e camminando sulle orme del proprio passato alla ricerca della sua Sicilia, ritrova i vecchi amici e con essi le emozioni a lungo negate, le radici recise, i luoghi d’infanzia trasformati eppure ancora profondamente intatti. Nel ricordo nostalgico della sua vita di un tempo, Paolo impara a guardare gli eventi dal punto di vista di quanti sono rimasti e hanno lottato affinché l’identità di un popolo non andasse perduta. 


Le Arance di Dubai  è un'opera prima, ma  davvero non si vede , la penna di Cristina Costa scorre fluida , catturando il lettore e trasportandolo  in una Palermo  futuribile, protagonista di un "ricorso" storico.

L'atmosfera creata dall'autrice è calda, familiare e nostalgica nonostante l'anno di ambientazione sia il 2048,  i sentimenti del Prof.Manfredi avvolgono il lettore che li percepisce come fossero suoi,portandolo anche a riflettere  sulla  condizione attuale della società italiana.

Le descrizioni della Palermo del futuro sono accurate, ma mai prolisse, alternate poi a quelle altrettanto particolareggiate della Palermo contemporanea( che nel romanzo è quella del passato, ndr).
 I personaggi, poi sono ben caratterizzati, capaci , come ho detto per il protagonista, di 
trasmettere sensazioni vere così da rendere facile l'immedesimazione.
Paolo,uomo di successo, trasferitosi all'estero, torna ,  a Palermo e in quella che per lui è la prima vera vacanza,   un po' il bilancio dei suoi primi cinquant'anni , tra amarcord e la "scoperta" dei suoi figli adolescenti.
Teresa, moglie  comprensiva  attenta, ago della bilancia familiare, come spesso accade , ma anche un donna capace di camminare e sorreggere al fianco proprio uomo ,aiutandolo nel  venire a patti col suo passato.
Un romanzo    in grado ,insomma di incantare far riflettere  su una grande varietà di tematiche odierne, il tutto avvolto da quella splendida ,magia che si chiama Speranza in futuro migliore e naturalmente, mi auspico io, italiano.

Giudizio



Cum Laude!




La Sicilia qui descritta è una Sicilia futuribile,   troppo spesso siamo convinti che se le cose vadano Male la colpa è da imputarsi ad Altri,politici, uomini di malaffare che imperversano nelle città, sicuramente Il sistema ha le sue colpe,ma noi possiamo fare e dobbiamo fare  qualcosa per il nostro futuro, quindi rimbocchiamoci le maniche, cominciando, a rispettare gli altri e l'ecosistema, i nostri "piccoli gesti" quotidiani posso e devono essere i semi di un futuro migliore ,  non per forza catastrofico

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