Come una scatola di cioccolatini ricoperti da cacao purissimo e ognuno col suo diverso ripieno, undici storie connotate da un diverso retrogusto ma unite dal filo conduttore dell’elemento fantastico. I racconti sono: Lo psichiatra; Super; Il lupo; La razzo capsula, una via d’uscita sicura; La soluzione finale. (Elisabetta); Un aiuto, per favore; Loop, tra sonno e veglia; Habemus Papam; Frida (Aspettative); Il creativo; Il caffè, ovvero il fantasma dell’amore presente, passato e futuro; Lo stratega; Giusto in tempo; Il ladro di parole; La bacchetta Magica; Il guardiano dei vampiri.
RECENSIONE
Chi segue regolarmente il blog ormai conosce i miei gusti in fatto di libri che, salvo poche eccezioni documentate dalle recensioni qui pubblicate,vertono soprattutto sui romanzi più che sui racconti. In genere, non sono una particolare estimatrice delle antologie di racconti, ne ho lette sì, e ho avuto anche la fortuna di trovarne di veramente valide che mi hanno fatto parzialmente ricredere in merito al mio disamore per questo tipo di libri. Però, diciamo, che ultimamente avevo smesso di leggerne e ho perfino scritto nella politica del blog che non ne avrei più recensite, salvo poi fare un'eccezione per questo autore che ha saputo incuriosirmi nella mail che mi ha mandato per presentarmi la sua antologia. Perciò eccomi qua, coerente come sempre con i miei propositi :D, a recensirvi una raccolta di racconti. Navigando tra i confini della realtà di Ken Bi, pseudonimo sotto il quale si nasconde un autore italiano, è un'antologia composta da sedici racconti di vario genere e slegati tra di loro, tranne due che sono invece collegati in quanto appartenenti allo stesso contesto e con un personaggio presente in entrambi, cioè "Habemus Papam" e "Il guardiano dei vampiri". I racconti, alcuni tendenti alla fantascienza, altri all'urban fantasy, altri al thriller sono accomunati dal narrare storie, come dice il titolo stesso, "ai confini della realtà"; i personaggi sono, in quasi tutti i racconti, persone comuni, come possono essere ad esempio uno psichiatra, un ragioniere, un uomo d'affari, che vivono in contesti altrettanto comuni, reali e facilmente riconoscibili come varie città italiane, i quali, però, vedono la loro quotidianità e la loro vita improvvisamente sconvolta da fenomeni o eventi inspiegabili, inquietanti, al limite dell'impossibile come un'invasione aliena, l'attacco di uno zombie, o il ritrovarsi in un loop temporale. Data la brevità intrinseca dei racconti, l'autore ci proietta immediatamente al centro dell'azione, talvolta quasi a cose già avvenute, per poi ricostruire la vicenda approfondendone i protagonisti e gli avvenimenti che hanno dato vita alle varie situazione narrate. L'autore racconta le sue storie con una scrittura vivace e uno stile di scrittura maturo, talvolta leggero e fortemente ironico, come nel racconto Il lupo, che è stato uno di quelli che ho preferito e che più mi hanno fatto sorridere per l'implicito sarcasmo nei confronti di una certa categoria di persone, talvolta più profondo e riflessivo, con un sapore quasi filosofico, come "Il caffè". Una caratterista di molti dei racconti di Navigando ai confini della realtà è di avere un finale inaspettato e sorprendente, che capovolge o fa virare in un'altra direzione la situazione fino a quel momento descritta e spiazza le convinzioni del lettore, come ad esempio in "Giusto in tempo" o ne "Il ladro di parole". Una cosa che ho apprezzato di questi racconti, oltre allo stile di scrittura, è il fatto che l'autore, seppur in poche pagine, è riuscito a caratterizzare davvero con grande abilità i suoi personaggi, donando loro profondità psicologica e rendendo realistiche le loro emozioni. Parlando da un punto di vista strettamente personale, devo dire che sono felice di aver fatto un'eccezione e aver accettato di leggere Navigando tra i confini della realtà che si è rivelata, un po' a sorpresa per me che sono partita con il mio bagaglio di pregiudizi sulle antologie, una lettura molto più piacevole e appassionante di quanto mi aspettassi. Tutti i racconti sono originali e avvincenti, coinvolgono il lettore e lo trascinano in un turbine di vicende surreali e fuori dall'ordinario, ma ce ne sono alcuni che mi sono piaciuti più di altri, quelli che più mi hanno colpito e affascinato: "Lo psichiatra", storia appunto di uno psichiatra un po' cinico e assai poco empatico nei confronti di un suo paziente che sostiene di essere vittima di rapimenti alieni e che si pentirà amaramente di non avergli creduto, "Il lupo" di cui vi ho parlato brevemente qualche riga più su, "Un aiuto, per favore" che mostra come non sempre voler fare del bene sia la cosa giusta, "Lo stratega", storia di un avido uomo d'affari che conduce la sua vita come una partita di scacchi trattando gli altri come fossero pedine da sacrificare per raggiungere i suoi scopi ma al quale le "pedine" giocheranno un brutto tiro, e infine, i due racconti collegati "Habemus Papam" e "Il guardiano dei vampiri" che forse sono quelli che mi sono piaciuti più in assoluto perchè l'autore ha preso un argomento arcinoto, i vampiri, ed è riuscito a renderlo originale con la creazione di un mondo vampiresco con le sue caratteristiche particolari, le sue regole, le sue gerarchie e vi dirò, secondo me, questi due racconti potrebbero benissimo essere sviluppati in un romanzo vero e proprio perchè ne hanno le potenzialità. In conclusione, Navigando tra i confini della realtà è un'antologia molto interessante, una lettura estremamente piacevole che sa coinvolgere e sorprendere il lettore con le sue storie eccentriche e fantasiose.
Il mio voto: