Immaginiamo di sorvolare con un elicottero il canale di Sicilia, la zona del Mediterraneo divenuta tragicamente nota per gli innumerevoli naufragi dei migranti.
Immaginiamo di intercettare un barcone proveniente dalle coste africane, stracolmo di extracomunitari in balia delle onde, guidati da trafficanti d’uomini senza scrupoli.
Immaginiamo il «solito» servizio al telegiornale delle venti: ennesimo dramma, affonda uno zatterone con centotrenta persone. Al momento i dispersi sono ottantadue, molti bambini e donne. Gli scafisti si confondono tra i migranti.
La morte di persone disperate che fuggono dalla guerra civile e dai regimi dittatoriali non è più una notizia che scandalizza. Assuefatti, cambiamo canale … meglio girare la testa, fingere che tutto sia normale e guardare i gol del mondiale brasiliano.
Immaginiamo di possedere una lente d’ingrandimento e dall’alto del nostro elicottero la puntiamo verso una persona qualsiasi ammassata sopra quel maledetto barcone.
Lo zoom magico legge la storia dell’uomo e come in un film riviviamo le dolorosi fasi della sua esistenza fino alla decisione di scappare dal paese martoriato, abbandonare i propri affetti, investire i risparmi per affidare la Vita nelle mani di delinquenti cinici e violenti, viaggiare in condizioni bestiali verso un’esistenza incerta e dopo mille battaglie giungere finalmente nella moderna Terra Promessa, la nostra Europa, la nostra Italia.
Essere costretti ad assistere all’esecuzione di persone care, veder bruciare la scuola, scappare per sopravvivere, attraversare montagne, vivere nascosti in ghetti, subire lo sfruttamento giornaliero per raccattare spiccioli, dormire nei parchi pubblici, nascondersi nelle fogne cittadine, essere invisibili per la società normale e maltrattati da chi dovrebbe difenderti.
Nonostante tutto, resistere per raggiungere il sogno della libertà e sperare in un futuro possibile.
Ecco, il libro «Nel mare ci sono i coccodrilli» di @FabioGeda è un contenitore di emozioni, gesti di umanità, forza, coraggio, disperazione, fa riflettere e aiuta a comprendere.
Una testimonianza da cui partire per guardare con occhi diversi i migranti.
Da leggere in tutte le scuole.
@fabiogeda ho appena pubblicato una recensione su @amazon sull’emozionante storia “Nel mare ci sono i coccodrilli” http://t.co/aUS0L7Tq3C
— Mario Monfrecola (@mariomonfrecola) 16 Giugno 2014
@mariomonfrecola in effetti il libro circola moltissimo nelle scuole, cosa che mi riempie di gioia. Grazie Mario. Buone letture!
— fabio geda (@fabiogeda) 16 Giugno 2014