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Recensione: "Nell'angolo più buio"

Creato il 09 gennaio 2015 da Ilary
Titolo: Nell'angolo più buio
Titolo originale: Into the darkest corner Autore: Elizabeth Haynes Editore: Giano Collana: Nerogiano Pagine: 448 Prezzo: 18,00 € cop. rigida / 12,90 € cop. flessibile / 9,99 € e-book
È un venerdì sera del 2003, a Lancaster. È Halloween e i bar in città sono pieni come calderoni straripanti. Vestita da sposa di Satana, con scarpe di seta color ciliegia e un abito di satin rosso aderente con cui ha già rimediato più di un palpeggiamento nei bar dove si è rifornita di sidro e vodka, Catherine Bailey entra al River, l'ennesimo club della serata. Per stare dietro a Kelly, una tizia incontrata al bancone di un bar eccentricamente vestita come una strega senza scopa, punta verso il prive. Bloccata da un muro in abito color carbone, solleva lo sguardo e incrocia due incredibili occhi azzurri sormontati da capelli corti e biondi. È il colpo di fulmine per Cathy, l'incontro che pone fine alla sua spensierata esistenza di ventiquattrenne single attratta dai tipi di una notte soltanto, di cui non ricordare nulla, nemmeno un dettaglio, perse, come si è, nei fumi dell'alcol... È un giorno del 2008, a Londra, quando Catherine Bailey si accinge a uscire da casa. Tira le tende del salotto e della sala da pranzo lasciando la solita apertura, passa e ripassa la mano sul telaio delle finestre per verificarne la chiusura, controlla che la maniglia della porta sia girata sei o, meglio, dodici volte. Deve essere precisa, perché se trascura una sola piccola cosa, se sbaglia di un solo centimetro nel sistemare, per esempio, le tende, occorre ricominciare daccapo.

RECENSIONE
Per la prima recensione "lunga" del 2015 voglio parlarvi di Nell'angolo più buio, un libro che non conoscevo minimamente e che scoperto per caso poco tempo fa leggendo su un blog una recensione che mi ha colpita molto facendomi pensare che potesse essere proprio un tipo di libro che avrei gradito. E così è stato, anche se dire che l'ho gradito è un po' riduttivo perchè l'ho proprio divorato in due giorni di lettura.
Nell'angolo più buio è un thriller psicologico che affronta un tema molto attuale, quello della violenza sulle donne e del femminicidio che l'autrice è riuscita a narrare in modo incredibilmente realistico e intenso. Protagonista del romanzo è Catherine Bailey, giovane donna che da spensierata single e scatenata nottambula sempre a zonzo tra un pub e una discoteca a caccia di avventure, si trasforma nel fantasma di sè stessa, una donna impaurita e profondamente traumatizzata da violenze fisiche e psicologiche subite dall'uomo che diceva di amarla. Tutto inizia nel 2003, quando Cathy conosce, in uno dei tanti club che frequenta, Lee, uno degli addetti alla sicurezza, per il quale sente un'attrazione immediata. Inizia tra i due una storia che sembra l'emblema della perfezione, un vero e proprio sogno per Cathy, ormai perdutamente innamorata. Solo che presto nell'idillio amoroso si trasforma pian piano in un incubo; si comincia con qualche osservazione buttata così, quasi per caso, da Lee, poi si passa a inquietanti episodi di gelosia malata, per finire con un escalation di soprusi e violenze che segneranno per sempre Cathy nel corpo e soprattutto nell'anima.
Cinque anni dopo vediamo Cathy che cerca di tornare a vivere dopo quello che le è successo ma la sua non è vita, è un'esistenza fatta di paure e ossessioni che la porta a seguire, in modo estenuante, dei rituali come controllare compulsivamente le porte, le finestre, persino le ore in cui bere il tè o uscire a fare la spesa. E tutto questo perchè Cathy è terrorizzata, sa che Lee, non appena uscirà di prigione, tornerà da lei, perchè lui tornerà sempre da lei...
Il romanzo, come potete vedere dalla trama, si svolge su due diversi piani temporali che si susseguono, capitolo dopo capitolo, mostrandoci alternativamente la Cathy del passato e la Cathy del presente che ricostruisce a ritroso la sua storia. Pagina dopo pagina, l'autrice aggiunge i tasselli che andranno a comporre il puzzle, cioè il come Cathy sia diventata quella che è diventata, e lo fa in modo molto lento e graduale, seminando via via indizi e dettagli in un crescendo di tensione e drammaticità, espediente che suscita ovvia curiosità nel lettore e lo tiene incollato alle pagine. È davvero difficile staccarsi da questo libro, ve lo posso garantire, una volta iniziato si viene catturati e non si può fare a meno di continuare a leggere.
Non è certamente un romanzo per tutti, perchè è una storia molto forte, dolorosa, sconvolgente e molto angosciante - basta leggere le azioni dettate dal disturbo ossessivo-compulsivo di Cathy per farsi salire l'ansia e sentire un senso di soffocamento -, ma secondo me è un libro che merita davvero di essere letto. Ho provato un calediscopio di emozioni leggendo Nell'angolo più buio: rabbia, tantissima rabbia per quello che succede a Cathy e per il fatto che nessuno, neanche le persone più vicine a lei come le sue amiche le danno ascolto, orrore, disgusto e impotenza.
Pur essendo solo un romanzo è fin troppo verosimile nelle descrizioni delle dinamiche riguardanti la violenza domestica e di ciò che le continue vessazioni o le vere e proprie torture scatenano nella psiche della persona che le subisce, che si trova in balia del suo aguzzino senza avere la possibilità di reagire o di tentare una difesa, perchè, chissà come, lui è sempre un passo avanti a lei e sembra conoscere perfino i suoi pensieri. Inevitabile che una persona venga psicologicamente distrutta e si ritrovi, come Cathy, a essere sì libera dal suo persecutore, ma prigioniera di sè stessa e delle sue paranoie, tanto che la sua non si può nemmeno definire vita. Per fortuna in questo libro non c'è solo disperazione, ma anche speranza, quella di ricominciare a vivere, e la speranza di Cathy si chiama Stuart, il suo vicino di casa, un uomo incredibilmente gentile, paziente e comprensivo che le farà capire che è pronta ad aprirsi di nuovo alla vita e anche all'amore.
Nell'angolo più buio è un libro bellissimo e crudele che racconta una storia di fantasia ma che, purtroppo, potrebbe essere quella di tante donne maltrattate ed è un libro che fa riflettere sul fatto che il male si nasconde dove meno ce lo aspettiamo, spesso proprio vicino a noi.
Il mio voto:

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