Magazine Tecnologia

Recensione New Police Story

Creato il 12 dicembre 2015 da Lightman
    Recensione New Police Story

Jackie Chan fa ritorno al cinema di Hong Kong nel 2004 reindossando i panni del suo omonimo ispettore di polizia in New Police Story, quinto capitolo della storica saga poliziesca diretto da Benny Chan.

Recensione New Police Story

La saga di Police Story è una delle più amate della lunghissima carriera di Jackie Chan e non è un caso che per il suo ritorno da protagonista nel cinema di Hong Kong, dopo il copioso e altalenante percorso hollywoodiano, il funambolico attore si sia nuovamente messo nei panni del suo omonimo filmico, l'ispettore di polizia Chan Kwok-wing. New Police Story è ad oggi il quinto e penultimo capitolo della provvisoria esalogia (due anni fa è uscito Police Story 2013) e segna la seconda collaborazione tra l'action-star cinese e il regista Benny Chan, grande creatore di spettacolo che, pur con alcune imperfezioni, è riuscito ad aggiornare il brand e a portarlo nuovamente al successo, come confermato dal record d'incassi in patria nell'anno d'uscita (il 2004).

Per vendetta e per onore

Recensione New Police Story

L'ispettore Chan è da ormai un anno dedito all'alcool in seguito ad una missione finita male, durante la quale tutti gli uomini della sua squadra hanno perso la vita, brutalmente uccisi da una gang formata da giovani di buona famiglia e appassionati di videogiochi che covano un profondo odio verso i poliziotti. Un giorno però Chan riceva la visita di un ragazzo che aspira a diventare un agente e che lo sprona a tornare a pieno servizio per indagare proprio sulla banda di rapinatori con la quale l'ispettore ha il conto in sospeso. Inizia così una vera e propria guerra senza esclusione di colpi tra il rientrato detective e i malviventi, nella quale finirà in mezzo anche la ex-fidanzata di Chan, con il quale l'uomo non aveva avuto più rapporti dopo la tragedia dell'anno precedente (nella quale perse la vita il fratello di lei).

Un nuovo inizio

Recensione New Police Story

A sei anni da Senza nome e senza regole (1998) Benny Chan e Jackie Chan fanno ancora faville, dando vita ad un action-poliziesco ad alto tasso spettacolare. New Police Story non è un film perfetto e, come anche nel successivo frutto della (meno riuscita) collaborazione tra regista e attore ( Rob-B-Hood) le note melò appaiono in qualche occasione sin troppo forzate. In questo caso però l'enfasi sentimentale è amalgamata in miglior modo al contesto di puro entertainment, influendo relativamente poco sulle due ore di visione, ricche di sequenze a rotta di collo ambientate nei suggestivi scorci urbani dell'ex-colonia britannica. Autobus fuori controllo, corse in pendenza sui grattacieli, centri commerciali adibiti a luna park per le ispirate coreografie hanno un impatto notevole che avvince con gusto, merito di un JC ancora in grandissima forma alla soglia dei cinquant'anni. Il dramma rispetto al passato della saga si fa qui più teso, dando modo al protagonista di esprimersi in sfumature non sempre espresse a dovere, con la scena della mattanza di agenti non priva di una certa violenza (sempre e comunque a prova di grande pubblico). Interessante anche il non banale ritratto del rapporto tra padri e figli nell'odierna società cinese, con i rampolli pronti a ribellarsi ai genitori sino al punto di trasformarsi in spietati criminali: disamina forse un po' impietosa ma non priva di fondamenta sull'attuale status sociale del Paese più popoloso del mondo. A tal riguardo da sottolineare la robusta performance nei panni del villain di Daniel Wu, mentre un giovane Nicholas Tse si conferma come un'efficace spalla più che di mero supporto.

Registrati utilizzando un Account esistente


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog