Magazine Palcoscenico

Recensione Next to Normal. Un successo vivo piu’ che mai - Visto: 28 febbraio 2016 - Teatro: della Luna di Assago (MI).

Creato il 04 marzo 2016 da Luana Savastano @VistaSulPalco
Recensione Next to Normal. Un successo vivo piu' che mai
[Recensione a cura di Luana Savastano]

Ci sono spettacoli che, per essere capiti, devono essere visti e vissuti direttamente, da palco a platea. Come nel caso di Next to Normal, un musical intenso e vibrante, quasi dirompente, portato in scena da un cast di eccezionale valore che non si è risparmiato e ha acceso le emozioni, le ha fatte pulsare mantenendole sempre vive nelle due ore e più di spettacolo. Emozioni contrastanti, per certi versi: si ride, ci si commuove, si riflette, ci si ritrova nelle situazioni vissute dai personaggi. D'altronde Next to Normal è così: non uno spettacolo facile, anzi. Non un musical dove il lieto fine si respira già all'apertura del sipario. Un finale però c'è, ed è molto forte e poco scontato. [Qui i video con alcuni brani del musical]

Ma partiamo dal principio, perché penso sia giusto presentare questa chicca del teatro Off Broadway che sui palcoscenici italiani è arrivata grazie a STM Scuola del Teatro Musicale in collaborazione con Compagnia della Rancia.

Next To Normal (musica di Tom Kitt, libretto e liriche di Brian Yorkey nell'adattamento italiano diAndrea Ascari) nasce nel 1998 come un workshop di 10 minuti dal titolo Feeling Electric. Il passo tra la prima rappresentazione "Off" e la consacrazione a Broadway è breve e il musical debutta al Booth Theatre nella primavera del 2009. I riconoscimenti non tardano ad arrivare e Next To Normal si aggiudica in seguito 3 Tony Awards (2009) e il prestigioso Premio Pulitzer (2010).

Il resto, per noi, è storia attuale e basta poco per capire perché il cast che l'ha portato in scena al Teatro della Luna di Milano (e nelle anteprime a Novara la scorsa stagione) sia stato salutato da una platea entusiasta, in piedi e plaudente.

Sul palco sei illustri nomi del musical italiano che hanno saputo affrontare con la giusta grinta il difficile tema della malattia e della sua (probabile?) cura, riuscendo a mostrare come siano complicati, contorti, spiazzanti i meccanismi che regolano la mente umana quando un evento la sconvolge. Francesca Taverni, Antonello Angiolillo, Luca Giacomelli Ferrarini, Laura Adriani, Renato Crudo diventano, nello spettacolo, cinque componenti di una tipica famiglia americana, i Goodman, che vorrebbe vivere nella normalità ma che invece è costretta a subire il proprio destino. A loro si aggiunge un altro personaggio (anzi due), importante perché rappresenta la "medicina", intesa come disciplina, considerata come l'unica via di salvezza per un futuro forse migliore. Ad interpretare i due psichiatri Dr. Fine e Dr. Madden un bravo Brian Boccuni.

Recensione Next to Normal. Un successo vivo piu’ che mai - Visto: 28 febbraio 2016 - Teatro:  della Luna di Assago (MI).

Francesca Taverni e Luca Giacomelli Ferrarini sono chiamati ad affrontare i ruoli forse meno stabili della storia (la madre Diana e il figlio Gabe), meno stabili psicologicamente e fisicamente, ma lo fanno attingendo alla loro grande carica interpretativa e presenza fisica, catturando pienamente l'attenzione dei presenti in sala.

Antonello Angiolillo e Renato Crudo, ossia Dan e Hanry, rappresentano invece la parte più salda dalla famiglia che, ugualmente, deve fare i conti con gli effetti della malattia e le conseguenze dalla cura. Entrambi riescono a far trapelare molto bene quanto sia difficile, per un uomo innamorato della sua compagna, supportarla e incoraggiarla anche quando questa chiede solo di essere lasciata in pace: Diana/Taverni moglie di Dan/Angiolillo e Natalie/ Laura Adriani compagna di Henry/Crudo. A tal proposito c'è da segnalare come la Adriani sia stata brava a proporre una Natalie prima dominata dalla disperazione di voler essere la figlia perfetta di Diana e Dan (ma quasi invisibile agli occhi dei genitori) e poi allo sbando al precipitare degli eventi.

Un cast "Vivo", insomma, per richiamare ad uno dei brani più significativi dell'opera, che ha saputo valorizzare un testo difficile e una partitura, prettamente rock, che oscilla tra il canto puro e il "recitato-cantato". La supervisione musicale è di Simone Manfredini.

Imponente e suggestiva è la scenografia ( Gabriele Moreschi), formata da una impalcatura a vista che sembra proprio voler fare da sostegno ai membri della famiglia Goodman. Fondamentale il disegno luci ( Valerio Tiberi), che asseconda la natura dei vari personaggi (fondali dal colore deciso e intenso per Diana, colori più tenui per gli interventi degli altri personaggi). Azzeccati anche i costumi ( Maria Carla Ricotti) e decise le coreografie di Gillian Bruce.

Next to Normal, lo ribadisco, deve essere visto per essere capito e per capire le accurate scelte registiche di Marco Iacomelli. Ma soprattutto deve essere visto per comprendere che il musical può anche raccontare qualcosa di importante e non scontato. Grazie quindi ad Andrea Manara e Davide Ienco per aver voluto fortemente questo progetto e aver portato un pezzettino di Broadway anche da noi.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog