Recensione:
Ho capito ormai che i libri che hanno per protagonisti bambini/ragazzini sono i più difficili da mandar giù.Sembra che se a dei ragazzini si facciano compiere azioni abbastanza forti e cattive, queste risultino più sincere e vere perché, probabilmente, spontanee. Manco avessimo a che fare con l'homme sauvage di Rousseau (associazione che può sembrare sbagliata, essendo quest'ultimo esempio positivo di uomo, ma utilizzato qui per descrivere quelle persone che non dovrebbero essere ancora state deviate dalla società che le circonda).Ci prova Golding con la crudeltà nel Signore delle mosche, la ritroviamo in diverse forme ma del tutto esplicita qui in questo romanzo della danese Janne Teller.Pierre-Anthon ha 13 anni e scopre l'assenza di senso nella vita. Sale su un albero e prende in giro gli amici e i compagni per la loro inutile corsa verso la ricerca, e la conquista, di quel significato.Cosa accade se un ragazzino scopre improvvisamente il senso della vita, e scopre che quel senso in realtà non esiste? Che è inutile sognare, impegnarsi, credere, sperare, affannarsi per raggiungere un futuro privo di significato, che terminerà ineluttabilmente nella morte? Si decide di ignorarlo? Di portarlo da uno psicologo per aiutarlo a ritrovare una strada? Di impedirgli di continuare a urlare la sua protesta?Il mondo degli adulti nel romanzo pare totalmente assente. Non viene fatto nulla per fermare Pierre-Anthon e il suo disilluso attacco contro l'esistenza. Da quell'albero può continuare a urlare quanto gli pare e piace, saltando la scuola tutte le volte che vorrà: nessuno se ne prenderà cura.L'unica risposta seria arriva perciò dal gruppo di compagni di classe di Pierre-Anthon, che stanchi di quelle sue parole dure, decidono di mostrargli la falsità di quanto lui afferma. Un significato nella vita c'è, e saranno loro a trovarlo e a portarglielo.A questo punto la storia avrebbe potuto avere uno sviluppo del tutto diverso.Avremmo potuto vedere dei ragazzini impegnati per la costruzione di un mondo migliore, grazie ai valori e agli ideali che famiglia e scuola hanno cercato di trasmettere loro. Avremmo potuto osservare il loro agire ispirato alla lealtà, alla fedeltà, all'altruismo, all'affetto, all'amore. Avremmo creduto che un senso nella vita c'è sempre, se sappiamo e vogliamo darglielo. Avremmo letto delle pagine commoventi, asciugandoci qualche lacrima verso la fine, contenti di aver assistito ad un insegnamento come quello.Io l'avrei immaginato così. (La faccio facile, perché per me è facile credere alla vita e al suo profondo senso).Janne Teller ci racconta una storia del tutto diversa, una storia in cui dei ragazzini, per poter mostrare ad un amico ciò che conta nella vita, finiscono per distruggere ciò che costruiscono. Per ogni oggetto che rappresenta la loro espressione di significato, associano immediatamente, senza neanche rendersene conto, la distruzione e la perdita dello stesso. E il gioco nato da buoni propositi con ottimi intenti diventa una gara a chi riesce ad essere più crudele verso l'altro.Una storia che fa chiudere gli occhi davanti a certe scene, che fa rabbrividire di fronte a tanta violenza, fa entrare in ansia al pensiero che davvero possa esistere tanta crudeltà.La lettura non lascia indifferenti, scatena una sorta di discussione nel nostro cervello che si trasforma pericolosamente in un'accusa contro l'autrice: perché distruggere in questo modo l'innocenza di ragazzi ancora così giovani? Sono davvero così crudeli?Io non credo a tale possibilità di cattiveria, ma non mi associo alla censura cui il libro è stato sottoposto. Avere la possibilità di leggere queste pagine non può far altro che accelerare la presa di coscienza di grandi e piccoli nei confronti della vita e degli altri. Non credo possa causare tentativi di emulazione, e se li causasse allora sarei costretta a rivedere le mie posizioni.Scrittura scorrevole e incisiva: se non avete voglia di bontà, ottimismo e lieto fine, Niente potrà essere un'ottima lettura.
Titolo originale: IntetAutore: Janne TellerEditore: FeltrinelliTraduttore: Maria Valeria D'AvinoPagine: 128Isbn: 9788807018855Prezzo: €12,00
Valutazione: 3 stellineData di pubblicazione: 4 aprile