Recensione: Niente è come te di Sara Rattaro

Creato il 17 ottobre 2014 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Il nuovo libro di Sara Rattaro, l’autrice di “Un uso qualunque di te” e “Non volare via“, è stata per me una piacevolissima sorpresa. Sto parlando di, “Niente è come te“, in libreria dal 4 settembre edito da Garzanti.

Ho un affetto particolare verso questa scrittrice, che ho avuto l’immenso piacere di conoscere durante la presentazione del suo libro precedente: sarà che era la prima volta che conoscevo dal vivo una scrittrice, sarà che nutro da sempre il sogno di scrivere e davanti a me c’era qualcuno che ce l’aveva (egregiamente) fatta oppure forse semplicemente perché Sara Rattaro è una Donna, umile e molto simpatica, che è riuscita a realizzare il suo sogno, e la sua gioia e soddisfazione irradiavano la sala.

Non ho quindi perso tempo davanti a “Niente è come te”. Senza indugio l’ho acquistato e l’ho letto tutto d’un fiato e ancora una volta non sono stata delusa.

In questo libro viene trattata una questione molto delicata e purtroppo molto diffusa: la sottrazione internazionale di minori. In questo romanzo si parla soprattutto della storia di Francesco, un padre e di Margherita, una figlia, costretti a vivere distanti per lungo tempo per il volere di una madre che ha deciso che era meglio così.

Sara Rattaro descrive sempre molto bene le questioni famigliari e sa entrare nel vivo delle emozioni, dei sentimenti e delle preoccupazioni facendole provare ai suoi lettori, che non possono non immedesimarsi in ciò che leggono. In “Niente è come te” si vivono i turbamenti strazianti di Francesco che torna ad essere un padre dopo anni di lotte per riavvicinarsi alla figlia, portata in Danimarca dalla moglie e mai più fatta rivedere.
Si vive lo spaesamento di Margherita, tornata ad avere un “vero” padre ma consapevole di non conoscerlo. Si vive però soprattutto l’amore, in ogni sua forma: genitoriale, affettiva e d’amicizia.

Niente come te” è un libro che va letto tutto d’un fiato anche perché non si può fare altrimenti: con che coraggio un lettore abbandonerebbe Francesco tra una pagina e l’altra?
Un amore che supera letteralmente i confini, un libro che deve essere letto. Brava Sara!