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Recensione: "Noi siamo grandi come la vita" di Ava Dellaira

Creato il 29 luglio 2014 da Francikarou86
Buon pomeriggio! :DOggi, per voi, una nuova recensione. Arriva un po' in ritardo, più che altro per via del caldo afoso che sta facendo per ora e la poca voglia di mettermi al pc a scrivere. Non avete idea delle saune che mi faccio..! Con il mare a due passi, immagino possiate capire quale sia una delle mie esigenze primarie :PAd ogni modo, oggi ce l'ho fatta. Mi sono seduta e l'ho scritta. Desideravo davvero parlarvi di questo bel romanzo, letto con gran piacere negli ultimi giorni. Ne avevo molto sentito parlare e, devo ammettere, che mi ha sorpreso positivamente.Ringrazio la casa editrice per la copia inviatami, in cambio di una recensione onesta.
Noi siamo grandi come la vitadi Ava Dellaira

Titolo originale: Love Letters to the DeadSerie: AutoconclusivoPrezzo: 16,90 euroPagine: 320Genere: narrativa, young adultEditore: Sperling&Kupfer (collana Pandora)
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera a una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.
<<Rimarremo per sempre in quel cielo blu elettrico, che non diventerà mai scuro: rimarremo in un luogo oltre il tempo, che nessuno può toccare.>>
Noi siamo grandi come la vita è un romanzo che mi ha ispirata sin dal primo momento. Dalle premesse mi è sembrata una storia originale e appassionante e io adoro questo genere di storie. Effettivamente, Ava Dellaira ci regala un romanzo unico, speciale, un romanzo capace di toccarci fino in fondo all'anima e di regalarci una marea di emozioni. La storia è narrata attraverso una serie di lettere che la protagonista, Laurel, scrive a personaggi famosi morti. L'espediente è dato da un compito in classe assegnatole dalla sua professoressa, un compito che poi Laurel non riuscirà a consegnare, perché le lettere si faranno troppo private. In esse la ragazza riesce a esprimere tutto ciò che ha dentro. Dopo il divorzio dei suoi e la perdita della sorella May, alla quale era affezionatissima, Laurel si sente perduta e sola, e questa corrispondenza, in un certo senso, sarà una valvola di sfogo per lei, un modo per parlare con qualcuno del dolore che si porta dentro. Ogni personaggio a cui si rivolge ha qualcosa in comune con la sua storia, con la sua sofferenza. Ognuno di essi, per qualche ragione, può capirla. Ecco perché lei parla con proprio con loro. Ecco perché li sceglie. Scrive lettere a Kurt Cobain, a Amy Winehouse, a Heath Ledger, a Janis Joplin, a Judi Garland e a diversi altri, tirando in ballo momenti peculiari delle loro vite e rapportandole alla sua. Perché anche Laurel ha una storia tragica, una storia dolorosa, dai risvolti così tristi che non riesce neanche a pensarci senza stare male, senza provare un angosciante senso di colpa.
Attraverso tutte le lettere che Laurel scriverà verremo a conoscenza di questo evento che, all'inizio, è solo un mistero, il mistero della morte di May. May, la perfetta sorella di Laurel, la ragazza bellissima e piena di vita che Laurel ha sempre desiderato essere. La sua fonte d'ispirazione. Ma May adesso non c'è più, c'è solo un vuoto dove prima c'era lei ed è un vuoto che Laurel non riesce a colmare in nessun modo. La morte di May la allontana dalla sua vita, la estrania dal suo corpo, la fa assentare dal mondo reale. Laurel con lei viveva come in un sogno, un sogno fatto di magia, di voli, di poesia e di tante promesse. Poi quel sogno ha cominciato a creparsi fino a infrangersi del tutto. E sono rimasti solo dolore e rimpianti. Ma nonostante tutto, la vita di Laurel è fatta anche di belle occasioni e di incontri che le cambieranno la vita. Farà delle nuove amicizie e queste rappresenteranno per lei un ottimo modo per rifuggire il dolore, anche se, a volte, il dolore sarà così forte da farle perdere il senso dell'orientamento e dirigere verso strade sbagliate. La paura, l'insoddisfazione e quel terribile vuoto che sente dentro prenderanno il sopravvento, portandola ad essere una persona che, in realtà, non è ciò che vorrebbe essere. Poi conoscerà Sky, un ragazzo bello, intrigante e cupo, che le ruberà il cuore sin dal primo istante, le aprirà gli occhi e la metterà di fronte alla verità. Sky è l'unico in grado di farle provare dei sentimenti forti che riescano a contrastare con la sua tristezza d'animo. E' l'unico in grado di portare un po' di luce nella sua vita, di farla sentire al sicuro, amata e desiderata davvero. La loro storia, tenera ma anche irta di ostacoli, porterà Laurel a rivedere la sua vita, rivalutando il suo modo di essere. Lei che vuole a tutti i costi somigliare a May, che non riesce a superare la sua morte, che continua a ripensare all'accaduto e a cosa avrebbe potuto fare per cambiare le cose, per salvarla, altro non è che una creatura fragile e indifesa che ha bisogno di qualcuno che, invece, salvi proprio lei. E, mentre aspetta sempre il ritorno di May che giunga a tirarla fuori dai guai, capirà finalmente che per salvarsi, adesso, dovrà contare solo su se stessa, dovrà tirare fuori le unghie, aggrapparsi alla vita e non lasciarsi cadere. La vita va affrontata e, anche quando sarà dura, dovrà capire che bisogna avere coraggio, bisogna trovare la forza di lottare, di essere se stessi e di "fare qualcosa".
<<Adesso non posso più riportarti indietro. Però posso perdonarmi. E posso perdonare te. May, ti amo con tutta me stessa. Per tanto tempo ho desiderato essere come te. Ma dovevo capire che anch'io sono una persona, e ora posso portare il tuo cuore nel mio, ovunque vada.>>
Noi siamo grandi come la vita è un racconto malinconico, talvolta straziante, di un'esistenza tormentata... di tante esistenze tormentate. Vite parallele, destini sfortunati, occasioni mancate, momenti vissuti troppo intensamente, infanzie perdute di ragazzi cresciuti dannatamente in fretta, pesi immensi da sopportare... C'è tutto questo, ma ci sono anche l'amore, la tenerezza, il perdono, la riscoperta di se stessi. Questo romanzo è stata davvero una splendida esperienza per me, così come credo potrà esserlo per molti di voi. E' un romanzo commovente, una parabola sul senso della vita. L'epilogo, ovvero l'ultima lettera che Laurel scrive, stavolta non ad un personaggio famoso ma alla sorella, è davvero decisivo. Apre il cuore alla speranza, lascia addosso al lettore una piacevole sensazione di benessere. Laurel comprende, alla fine, i suoi sbagli ed è pronta a cambiare vita. A viverne una che la rispecchi totalmente. C'è tanto da prendere in questo romanzo e, anche se penso che l'autrice avrebbe potuto offrirlo con qualche lettera o dettaglio in meno, non posso dire che non mi sia piaciuto, perché l'ho trovato decisamente adorabile. La narrazione scorre in maniera fluida, il lettore ripercorre con Laurel i suoi ricordi, quelli che riesce a tirar fuori poco a poco, ricordi belli e ricordi brutti buttati sulle pagine bianche delle sue lettere... scopre le vicende che l'hanno condotta ad essere la ragazza insicura e problematica che è, ma non può non comprenderla. La perdita di una sorella è qualcosa che non riesco nemmeno a immaginare, un evento che ti segna per sempre e che ti cambia, inevitabilmente. Laurel non sarà esente da questi cambiamenti e chi leggerà la sua storia non riuscirà a non restare impigliato nel velo tragico che essa si porta dietro, ma chi saprà scorgere oltre tanta tristezza vedrà anche quanto di positivo e tenero c'è in questo romanzo. Ho apprezzato l'originalità della narrazione epistolare rivolta a personaggi famosi. Alcuni non li conoscevo ed è stato interessante scoprire qualcosa in più su di loro. Ava Dellaira ha scritto di sicuro uno dei romanzi più interessanti dell'anno, che confermo anch'io essere un must read e consiglio a chiunque abbia bisogno di una lettura diversa dai soliti young adult. Un romanzo intenso e poetico sulle varie forme dell'amore, sulla redenzione, sulla ricerca della vera identità, un romanzo che affronta il tema della vita e della morte ma che lo fa in maniera geniale e toccante. Noi siamo grandi come la vita è una lettura da non perdere.
Carissima Ava, mi hai davvero convinta! Grazie davvero <3

Voto: 4 tazzine. Una lettura emozionante e consigliatissima.
A presto!
xoxo


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