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Recensione: Non Avere Paura del Buio

Creato il 14 gennaio 2012 da Giobblin @MrGiobblin
Recensione: Non Avere Paura del Buio
Cercasi Guillermo del Toro disperatamente. No, dico, è dal 2008 che non dirige un film, quando lo splendido (e sottovalutato) Hellboy: The Golden Army è uscito in sala. Escludendo il calvario passato con Lo Hobbit, da allora del Toro si è limitato a produrre, con alti e bassi. Con Non Avere Paura del Buio, ahimè, ci troviamo dalla parte dei bassi. Non bassissimi, ma siamo lì.
TRAMA


Sally, introversa bambina di otto anni, si trasferisce nel Rhode Island insieme al padre e alla sua nuova compagna. I due stanno supervisionando i lavori di restauro di un'antica magione, Blackwood Manor, il cui proprietario è scomparso un secolo prima in circostanze misteriose. Mentre esplora la sua nuova casa, Sally si imbatte in una grata in cantina, ed inizia a sentire voci che chiamano il suo nome. La casa in realtà è una prigione per delle creature delle tenebre, esseri fatati che si nutrono di denti e che rapiscono bambini per trasformarli in mostri come loro... mentre i loro assalti si fanno sempre più pericolosi, Sally deve dimostrare al padre e a Kim, la sua compagna, di non essere impazzita e che la sua vita è seriamente in pericolo...

VIENI A GIOCARE CON NOOOOOIIII
Recensione: Non Avere Paura del Buio
Scritto e prodotto da del Toro, diretto dall'autore di fumetti Troy Nixey, NAPdB è un classico compitino su di una casa infestata, con interpretazioni decenti di Guy Pearce e Katy Holmes, e una sceneggiatura banalotta. L'unica cosa originale è che, a differenza di millemila altre pellicole, ad infestare la casa non sono fantasmi/demoni, ma piccoli esseri fatati (che potremmo considerare una specie di goblin) molto in linea con l'estetica Toriana. Non sfigurerebbero nel Labirinto del Fauno... come comprimari, si intende. Come villain principali fanno un pò ridere, con quelle vocine stridule... Abbiamo poi la bambina introversa e abbastanza rompiballe che mette in moto tutti gli eventi del film andando a curiosare nel posto peggiore possibile. Stupidi bambini.

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Ma giocare con le bambole o con le Lego pare brutto?


Il film parte col piede giusto, mostrandoci le orribili circostanze della morte di Blackwood, nel Diciannovesimo secolo. Ci illustra poi le dinamiche famigliari dei protagonisti, con una bimba taciturna e imbottita di antidepressivi, un padre in carriera ma desideroso di legare con lei, e una compagna che cerca in tutti i modi di non fare da matrigna cattiva e di farsi amare dalla piccola. C'è pure il vecchio carpentiere che sa qualcosa sulle creature ma che non vuole dirlo a nessuno. Ma questo non è Il Labirinto del Fauno, e neanche La Spina del Diavolo. Quelle sono vere fiabe oscure, un vero pugno nello stomaco. Qui gli spaventi ci sono, la tensione non manca, ma non c'è quella scintilla che potrebbe portare il film di Nixey a vette di eccellenza.
Recensione: Non Avere Paura del Buio

Esilarante (in maniera involontaria) la scena in cui il vecchio Harris viene attaccato dalle creature, armate di forbici e cacciaviti. Sopravvissuto per miracolo, si accascia al suolo in un lago di sangue. Verdetto dei soccorritori? "Caduto dalle scale." EHH??! Pregevole la colonna sonora, a cura di Marco Beltrami, che dà il giusto tocco di soprannaturale alla pellicola.
Ricordo che anche NAPdB è un remake; il film originale, realizzato direttamente per la televisione dall'emittente americana ABC nel 1973, è considerato un cult e ha ispirato non poco Guillermo del Toro.
Nell'originale, Sally era una casalinga, e non una bambina, Anche le creature avevano un aspetto decisamente diverso:
Recensione: Non Avere Paura del Buio

NAPdB poteva "osare" un pò di più, ma direi che come fiaba per spaventare i bimbi può anche funzionare. Ricordate, piccini: non liberate mai oscuri esseri fatati dalla loro prigione, non date loro ascolto, e state lontani dai circoli di funghi.
Recensione: Non Avere Paura del Buio

Conferisco un 6,5 a NAPdB, e chissà che non ispiri qualche piccolo futuro cineasta... a fare di meglio, si intende.

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