Recensione Obsession di Valentina C. Brin.

Creato il 19 settembre 2013 da Valentina Seminara @imatimehunter
Buongiorno, miei splendidi lettori!
Quella che vedete di seguito è la recensione di un romanzo che non vedevo l'ora di ritrovare, un romance storico -primo di una trilogia- scritto dalla giovane esordiente Valentina C. Brin, che aveva precedentemente pubblicato Obsession (qui la mia segnalazione) sul sito di fan fiction EFP e che adesso si appresta ad affacciarsi al mondo dell'editoria pubblicando la sua storia da sé. In occasione del suo arrivo su amazon, ho deciso di pubblicare finalmente questo post, la cui bozza ormai pronta era ferma da più di un mese! Avendo letto la storia due volte, posso assicurarvi che il talento non le manca. E potrei anche proporvi una sfida: provate a negarlo dopo averlo letto...

Obsession
Valentina C. Brin
Youcanprint (qui)- Amazon (qui per acquistarlo in ebook)
526 pagine
In uscita Agosto 2013
19,90€ - 3,99€ ebook
Voto: ★ ★ ★ ★ 

Inghilterra, 1715.
Quando Eleanor White arriva a Collingwood porta con sé la dignità di chi fa parte del popolo, l’amarezza di un amore tradito e la determinazione ad aiutare la propria famiglia con ogni mezzo. Peccato che non sappia quanto sia sconvolgente quello che l’aspetta in quella tenuta, rifugiato nell’ombra di rifiuto e rancore che gli affoga il cuore: Ashton Spencer, conte di Collingwood, è un uomo violento che rifiuta l’amore in ogni sua forma. Un uomo in cui è destinata ad attecchire un’ossessione profonda e incontenibile, struggente, violenta come la sua stessa anima.
Ma come fare, quando l'unica donna che desideri è la sola che non puoi avere? Sullo sfondo della prima rivolta giacobita, una storia d'amore indimenticabile. Un romance storico che vi stregherà.


La mia Recensione            


Rileggere Obsession adesso, consapevole delle trame ingarbugliate e dei rompicapi aristocratici di cui ero rimasta totalmente vittima la prima volta, mi ha resa trepidante fin dall'inizio. Cercavo di comparare ciò che leggevo con quello che era rimasto relegato nella mia memoria, alternando soddisfazione, quando ricordavo bene, e impazienza nelle rare volte in cui non accadeva. Un po' come succede a tutti quando si riprende un libro letto tempo prima, il confronto con i ricordi è inevitabile. La consapevolezza non lo ha reso meno brillante di quanto non fosse stato inizialmente, ma sicuramente appagante ed emozionante, in modo diverso.
Avere l'opportunità di parlarvene in anteprima è stato un bel regalo, da parte dell'autrice, ed ero impaziente di scrivere questa recensione tanto quanto di ritrovare i personaggi che ancora portavo nel cuore, inalterati dal tempo. In questo romance storico, lo sfondo ripercorre le orme di un periodo in cui Londra è scossa dalle rivolte nate in segreto, dai tradimenti e da figure oscure che tramano nell'ombra il prossimo passo, dal disprezzo verso il popolo da parte dei più potenti che vorrebbero sovvertire il re favorendo quegli Stuart anni prima scacciati dal suolo inglese. In questo contesto, si muovono figure dall'innegabile spessore psicologico, profondi e forti delle loro convinzioni.
Dove c'è debolezza, di sicuro non troverete il conte Ashton Spencer. Figlio maggiore del conte Russell Spencer, Ashton è un uomo nel cui personaggio cui orgoglio e intransigenza accentuano gli spigoli duri del suo viso, il cipiglio perennemente irritato dello sguardo, la piega arrogante delle labbra, la posa rigida e indifferente del corpo. Tutti si piegano al suo volere e lui di certo non ricambia il favore allo stesso modo, perché non c'è nulla, nulla, che non sappia gestire. Nulla, davvero, tranne lei. Eleanor White trova nel suo impiego a Collingwood l'unico modo per aiutare economicamente la propria famiglia. Sa bene che non sarà facile, dati i suoi precedenti con la famiglia Spencer, ma ha dalla sua parte la gentilezza di famiglia, la determinazione e la forza dell'amore con cui è cresciuta, la disperazione dei bisogni urlati dagli sguardi stanchi delle persone che ama. Quando la incontra, l'unica cosa che Ashton desidera è spezzarla, spezzare quella volontà che le brilla negli occhi ogni volta che incrociano con aria di sfida i suoi. Pretenderà per sé ogni briciolo di dignità che riuscirà a rubarle, pretenderà la sua vergogna, la sua furia, il suo odio. I suoi pensieri e le sue paure, il suo corpo, tutto, pur di annientarla. Mai avrebbe immaginato di trovare in lei la redenzione in cui nemmeno credeva, un uomo abbandonato a tutto ciò che oscurità e solitudine potevano donargli ogni giorno. Anche quando si rende conto di quanto Eleanor sia diventata importante per lui -una serva, nient'altro che questo, ma ai suoi occhi molto di più-, il mondo sembra volergli strappare l'unica luce che si fosse mai fermata nella sua vita. D'altronde, prendere parte alla rivolta giacobita di Charles Rochester è stato il suo più grande errore di calcolo, specialmente l'allearsi con un uomo la cui vita è tanto intrecciata a quelle della propria famiglia...
Ecco, adoro questo momento, quando finisco di riassumere la trama e devo iniziare a parlare delle mie impressioni. Ricordo chiaramente quando lessi Obsession per la prima volta, e diventò davvero un'ossessione. Purtroppo dovevo accontentarmi di un capitolo al mese, e l'attesa non era per nulla piacevole, specie in certi momenti del romanzo in cui non ero sicura se fosse più giusto urlare, piangere o entrambe le cose. Ma cercherò di essere ordinata e dare a questo neo-romanzo la giusta dose dei miei modesti commenti.
Quello che Ashton si porta dietro da anni è il dolore sordo dell'isolamento e delle severe lezioni impartitegli dall'indifferenza del padre che ha sempre preferito su fratello, che l'hanno fatto diventare l'uomo insensibile, o quasi, che è adesso; alla luce, un predatore elegante e raffinato, affascinante, piacevole perfino. Ma quando il sipario cala e le ombre confondono la sua figura, Ashton lascia cadere la maschera, tornando l'uomo burbero, colmo di disprezzo verso il mondo, crudele e tormentato dall'oscurità. Eleanor è, per Ashton, uno strumento di vendetta contro il fratello Daniel, da anni innamorato di lei, che aveva preso per sé successi e affetto immeritati, arrivando come una bomba nella famiglia in cui Ashton era stato l'unico a poter rivendicare le attenzioni che voleva. Lui e Daniel erano sempre stati diversi anche nella quantità di approvazione e sorrisi ricevuti dai genitori. E così, in Ashton ha messo radici un'oscurità malvagia che l'ha corrotto dall'interno. Per lui, la miglior difesa è l'attacco. E' esattamente questa la tattica che usa con Eleanor quando capisce che non è come le altre serve di Collingwood, che la ferrea dignità che le brucia nello sguardo non le avrebbe permesso di cedere ai soprusi dei più forti. Ed è esattamente così che, con una sensualità quasi esasperante, demoliscono le loro difese una dopo l'altra, l'una quella dell'altro. Nel disperato tentativo di trovare qualcuno a cui dare la colpa per quella confusione, qualcuno all'infuori di se stessi, trovano nella passione che li unisce qualcosa di così potente, bruciante e indomabile da trascinarli senza tener conto del loro volere. Finché non è troppo tardi per rimediare, e non è più solo da loro stessi che devono proteggersi, ma da ciò che li circonda.

Oltre il dolore, il rifiuto e quella fede disperata, lei era sempre la stessa: una donna innamorata e speranzosa, aggrappata ai sentimenti che provava verso un uomo troppo impaurito per poter ammettere a sé stesso di riuscire ad amare. Una donna corretta, virtuosa, coraggiosa, che non poteva restare a guardare mentre il mondo crollava. Non quando aveva la possibilità di cambiare le cose. 

Mi sono chiesta, perché questa storia ha su di me un'effetto tanto travolgente? Mi piacciono i romance storici, moltissimo, e i personaggi protagonisti, qui, sono complessi e vivi in mezzo alla corruzione, alla seta di vendetta, all'odio, all'attrazione. Più di una luce nel buio o un faro nella notte, sono un modello di determinazione, forza, amore e uguaglianza sociale. E comunque il loro rapporto non si riduce all'atto carnale, o ancora al legame emotivo. Ne è il fulcro principale, è vero, ma è ciò che vi gira intorno a renderla tanto particolare: vergogna di desiderare ardentemente qualcuno si odia, si disprezza, gettando entrambi in un pozzo di confusione, furia contro se stessi, disgusto e negazione; l'impossibilità di analizzare questi impulsi di fronte a quel mondo che li vede separati in classi sociali opposte, che loro stessi vorrebbero mantenere intatto, pur essendone incapaci; l'andare in contrasto con i propri desideri, assecondarli e poi essere costretti a metterli da parte, in un altalenante giostra di bisogni, pericoli e sentimenti; l'odio che diventa amore, la rassegnazione che diventa speranza, l'insofferenza che diventa determinazione. E' questo che, probabilmente, mi ha costretta in lacrime all'ultimo punto del romanzo. La loro è una storia d'amore che attraversa tutte le fasi che conducono ad esso, disperate, ingarbugliate, imprevedibili, inevitabili.
Ma una storia d'amore non è certo la sola cosa che troverete. No, scoprirete di un nemico nell'ombra che si profila lentamente all'orizzonte, essere mortale dalla mente immortale, che ispira amore o odio e mai entrambi allo stesso tempo. Assisterete all'ampliarsi della persistente cappa di segreti e pericoli sospesa sulle vite dei personaggi, delle sparizioni che colpiscono pesantemente il popolo di Londra, misteriose mancanze occultate dal buio e dalle nebbie. Conoscerete la perfidia della nobiltà, il loro disgusto verso i pezzenti che fanno loro da servi, che calpestano il loro stesso suolo senza esserne degni, l'evolversi dei meccanismi del potere, come menti astute, consumate dagli anni, e menti giovani tenteranno di soddisfare i primi scopi, come i legami più forti, dettati da verità scomode e impensabili, da amicizie a lungo termini, da amori, rubati, contrastati, feriti, disperati, si opporranno in ogni modo a ciò che impedisce loro di compiersi alla luce del sole. Non vi verranno risparmiate rivelazioni e finali strappa-lacrime, lotte che sembreranno eterne e attimi passati troppo presto, un vero connubio di sensazioni che vi bombarderanno i sensi!
Un vivido e cruento ritratto realistico di un periodo non così indifferente ai giochi di potere, gli intrighi di corte e l'abuso dell'autorità dei più forti, l'indignazione dei nobili che vedono il sovrano preferire il popolo a loro. E' così che l'autrice ci propone come ambientazione un'audace riproduzione del periodo giacobita, sfondo di un dramma coinvolgente e molto intenso, in cui l'amore non è che solo una parte di un disegno più grande, fatto di vendette calcolate e sentimenti burrascosi, rivolte armate di parole taglienti e sguardi pronti a ferire mortalmente l'avversario. Per i personaggi, è una continua lotta contro il tempo e contro se stessi.
Ogni emozione, sfumatura, sensazione, brivido, tutto è perfettamente delineato e si avverte con tale impeto che ben presto ci si dimentica di avere a che fare con inchiostro su carta -o caratteri virtuali su un foglio bianco. Lo stile elegante rispecchia la raffinatezza della Londra nell'epoca in cui avvengono i fatti, quella bellezza fatta di porcellana la cui limpidezza è solo esteriore, complice di aver nascosto con i suoi toni curati, cupi e inquietanti l'intrico di filamenti attentamente intessuti fra i personaggi, le loro storie passate e la loro vita futura, il controllo, il potere, la paura, l'odio e l'amore. Immerse la mani oltre la superficie, le acque sono costantemente agitate e il ritmo della lettura è travolgente con quell'inevitabilità dolce-amara che ti lascia col fiato sospeso e il cuore in gola fino alla fine.

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