Sono reduce da una mattina che non solo è iniziata troppo presto, ma che è presto scivolata in un trionfo di sfighe imputabili unicamente a me stessa. A questo punto dovrei decidermi davvero ad alzarmi dal divano e andare a studiare, ma sono letteralmente stremata dalla vita in questo lunedì urrendo, così vi lascio con la recensione di uno YA carinissimo che ho avuto il privilegio di leggere in anteprima grazie a NetGallery e con un nuovissimo sistema di rating per il quale devo ringraziare da qui alla fine dei miei giorni la persona disponibilissima che si nasconde dietro Petrichor – A lit blog. Non è bellissimo?
Vi ricordo, inoltre, che è in corso l’iniziativa più romantica dell’anno, A date with the perfect bookfriend! Avete seguito le prime due tappe? No? Allora recuperate qui!
I hate time. It can really screw things up.
Titolo: One of the guys
Titolo originale: One of the guys
Autore: Lisa Aldin
Editore: Spencer Hill Press
Pagine: 320
Anno: 10 febbraio 2015
Sinossi
Tomboy to the core, Toni Valentine understands guys. She’ll take horror movies, monster hunts and burping contests over manicures. So Toni is horrified when she’s sent to the Winston Academy for Girls, where she has to wear a skirt and learn to be a lady while the guys move on without her.
Then Toni meets Emma Elizabeth, a girl at school with boy troubles, and she volunteers one of her friends as a pretend date. Word spreads of Toni’s connections with boys, and she discovers that her new wealthy female classmates will pay big money for fake dates. Looking for a way to connect her old best friends with her new life at school, Toni and Emma start up Toni Valentine’s Rent-A-Gent Service.
But the business meets a scandal when Toni falls for one of her friends–the same guy who happens to be the most sought-after date. With everything she’s built on the line, Toni has to decide if she wants to save the business and her old life, or let go of being one of the guys for a chance at love.
La mia prima esperienza su Netgallery e devo dire che non avrebbe potuto essere migliore. Cercavo uno Young Adult, una storia normale di persone normali, senza deviazioni fantasy che introducessero elementi tanto meravigliosi quanto surreali. Qualcosa di fuffoso per consolarmi durante la sessione, che mi tenesse compagnia nelle tristi e buie colazioni prima di attaccare con lo studio, che si rivelasse una pausa divertente, intrigante. Che mi augurasse la buonanotte e, possibilmente, mi accompagnasse nei sogni. Lo so, ho delle pretese straordinariamente alte rispetto ai libri che leggo. Il punto è che non ve lo direi, se non fosse che questo romanzi ancora inedito le ha soddisfatte tutte.
As much as my mother would love to see me wear a skirt or paint my nails or talk about my feelings, she would never sever me from my childhood friends and send me to a new school for my senior year because of little incident like that. Mom isn’t evil. Brian, her new husband, is. Brian brought home brochures full of smiling uniformed girls and told mom that an all-girls school would keep me out of trouble, get me away form the bad influences, and turn me into a lady. What Brian doesn’t know was that mooning the principal was my idea. I am the bad influence.
Toni è il prototipo del maschiaccio: indossa abiti maschili, i capelli li tiene sempre e solo legati in una coda di cavallo spettinata, le buone maniere non ha proprio idea dove siano di casa. Il suo mondo è un mondo piccolo, ma straordinariamente sicuro. Sua madre, un patrigno che sopporta a malapena perché troppo invadente e tre amici che sono al suo fianco da tutta la sua vita – Loch, Ollie e Cowboy. Tutto il resto è inesistente, così come il suo bisogno di scoprire cosa ci sia al di là della confortevole cornice che abbraccia la sua esistenza scandita da film horror, cacce notturne a mostri leggendari e intense sessioni di videogame. Peccato il suo patrigno non sia poi così tanto d’accordo e riesca, dopo un’ennesima bravata, a convincere sua madre ad iscriverla ad un’esclusivissima scuola per sole ragazze, dove il venerdì pomeriggio ci si preoccupa di incrociare per bene le caviglie e condividere i propri sentimenti. E quando pensa che niente possa andare peggio, Toni realizza che non solo è incastrata per il suo ultimo anno in un incubo ad occhi aperti, ma che i suoi amici sembrano non sentire la sua mancanza e stanno, piano piano, scivolando via da lei, andando avanti con le loro vite come niente fosse. Emma le capita tra capo e collo un po’ per caso, ed è per caso che assieme a lei decida – letteralmente – di affittare i suoi migliori amici alle sue nuove compagne di scuola, poco avezze all’universo maschile, mettendo in piedi un vero e proprio business.
Loch scoots closer and asks, “What are you so afraid of, Toni?”
I’m afraid my friends are all leaving me behind. I’m afraid they don’t accept me anymore. I’m afraid of becoming the girl hung out to dry. I’m afraid to be different from them. I’m afraid that, without them, I’ll become unrecognizable to myself. Of course, I say none of this.
One of the guys è la storia di una ragazza che sta crescendo e che, con non poco terrore, se ne rende conto e realizza cosa questo implichi. Lasciar andare gli amici di una vita, le solide abitudini di sempre, la cara vecchia routine a cui si è sempre affidata dal giorno in cui suo padre è morto, lasciando nella sua vita un vuoto che ha tentato di colmare aggrappandosi ai suoi tre migliori amici. È una storia di amicizia molto più reale di quanto ci si possa aspettare in un libro di questo genere, dove le liti e le incomprensioni di trascinano per mesi alimentate da distanza e orgoglio. Parla precisamente di quel momento quando l’aver condiviso più di metà vita non basta più e si è troppo grandi per poter essere esentati dall’affrontare le conseguenze. Quell’istante in cui o riesci a superare l’ostacolo o ci sbatti contro, e tutto va in frantumi. Ma è anche una storia d’amore, tenerissima e impacciata, che nasce proprio dalla più solida delle amicizie. Toni e Loch sono così carini, così innamorati e così incapaci di dirselo che per tre quarti del tempo ho sentito quella adorabile stretta allo stomaco che associo solo all’impazienza che precede un buon bacio. La tensione era tale, mentre leggevo, che ad un certo punto ho sperimentato per la prima volta in vita mia un eccezionalmente doloroso crampo sotto ai piedi, tanto li stavo arricciando – non so se rendo! Tutto, in questo libro, è ben studiato e ben sviluppato. Forse l’autrice avrebbe potuto approfondire maggiormente la questione del padre morto, appena accennata, ma nel complesso non c’è nulla che non abbia bisogno di una vera e propria aggiustata. Per essere un romanzo di debutto, è straordinariamente ben fatto, una meravigliosa compagnia per ore veramente felici in compagnia di personaggi lontanissimi dagli stereotipi che popolano l’universo Young Adult odierno. Per non parlare del fatto che è stato straordinariamente piacevole leggere una storia così pulita, senza sesso, droghe o alcol a infarcire i capitoli, i cuoi protagonisti sono ancora così ingenui da credere ai mostri leggendari e progettare di inseguirli per tutta l’estate.
Una lettura piacevole, assolutamente consigliata: non lasciatevelo scappare!