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Recensione: Ophelia e le Officine del Tempo, di Emanuela Valentini
Creato il 03 luglio 2013 da Marta @RosaMDesertoDue giorni fa ho concluso un'altra piacevolissima lettura, affrontando uno di quei generi per me totalmente nuovi: lo steampunk e ne sono rimasta ammaliata. Tutta opera di un'autrice italianissima la cui cura dei dettagli, lo stile coinvolgente e i deliziosi personaggi, riescono sempre a emozionarmi e lasciarmi nel cuore piacevoli emozioni.
Sto parlando di Emanuela Valentini, che già mi aveva folgorata con la sua bellissima favola dark "La Bambina Senza Cuore" e che ora riscopro con "Ophelia e le Officine del Tempo". La Valentini non delude, anzi mi apre un nuovo mondo, spingendomi a voler leggere ancora di più su un tale genere narrativo!
Come sovente, conosciamo meglio tutti i dettagli e poi lascerò la mia recensione.
Ophelia e le officine del tempo, di Emanuela Valentini
Editore: GeMS
Torneo IoScrittore
Pagine: 345
Prezzo ebook: 1,99 euro
Data Pubblicazione: 14 marzo 2013
Consigliato? Sì! Lo consiglio a tutti gli amanti del genere sci-fi/Steampunk, ma anche a chi ha voglia di approcciarsi a romanzi simili. Lo stile della Valentini ti trascina all'interno del mondo da lei creato, facendoti vivere come all'interno di un film. Personaggi deliziosi e perfettamente caratterizzati. Grande cura dei dettagli. Ambientazioni affascinanti e un finale che fa sorgere un sorriso.
Valutazione Delizioso. Davvero Delizioso. Quasi Perfetto!
Trama:
In una Londra distopica e notturna, dove i vicoli stretti e maleodoranti confinano con la maestosa luminosità dei quartieri ricchi e monumentali, qualcuno ha in mano il destino del mondo. All’ultimo piano di un elegante palazzo, il professor Eleazar Borislav Budimir costudisce il bene più prezioso: il tempo. Nell’indifferenza di una società accecata, il professore compra il tempo dei bambini del ghetto per rivenderlo ai riccastri della città. Ma è inutile comprare quello che si può rubare. E poco importa se la sua folle ricerca condurrà i donatori alla morte e gli acquirenti alla pazzia, gli ingranaggi della scienza sono implacabili e non possono essere fermati.
Sullo sfondo di inseguimenti mozzafiato, misteriose macchine volanti e fumosi locali bohémiens, la giovane Ophelia troverà il coraggio per indagare su questo mistero. E mettersi faccia a faccia con il proprio passato.
Recensione:
Come già accennato è la prima volta che leggo un libro appartenente a questo genere letterario. Non lo conosco, quindi non mi addentrerò troppo nei dettagli di tale natura, per non commettere eventuali errori. La mia recensione, come sempre, è più un'opinione personale, pensieri ed emozioni che scaturiscono dalle mie letture e che ho il desiderio di condividere con altri lettori.
Ophelia e le Officine del tempo è un libro davvero delizioso, quasi perfetto in ogni dettaglio. Non ho messo il massimo, solo perché mi è piaciuto leggermente meno de La Bambina Senza Cuore (cliccate sul link per leggere la mia recensione), e per altri motivi che poi spiegherò.
Siamo in una Londra del 1921, una città distopica e grigia, dove permane quella perenne differenza che si respira nei romanzi di Dickens e simili, quella tra ricchi signori pronti a sfruttare e disprezzare i più poveri, perfino i bambini, non curandosi di loro, vedendoli come feccia e nullità.
Una Londra dai toni grigi e fumosi, dove macchine volanti sorvolano il cielo, e i vicoli squallidi e poveri, si scontrano con la bellezza scintillante dei palazzi ricchi. E qui, nascosti nel suo personale laboratorio, una sorta di scienziato e la sua bella assistente cercano di realizzare una macchina, un congegno importantissimo, teso a conquistare quello che in fondo tutti noi bene o male cerchiamo sempre: tempo, tanto tempo in più. Anzi, puntano anche più in alto: conquistare l'immortalità e la gloria.
Questo a discapito dei più poveri, dei fanciulli, vittime sacrificali per l'opera di un pazzo.
Ma tra le strade della città inglese, vaga anche una giovane donna determinata e ambiziosa, dolce e tenace, che ha sofferto molto, ma che lotta per realizzare quelli che sono i suoi sogni: Ophelia.
Ophelia ha perso il padre da bambina, a causa di un misterioso incidente, e la madre non l'ha mai veramente amata. Donna frivola e interessata al lusso, alla moda e alla bellezza, non riesce a sopportare una figlia che si diletta a sorvolare il cielo con il suo minicargo, e che sogna di diventare un'aeronauta, come suo padre. Ophelia non è una ragazzina frivola. Ophelia sogna di volare, perché l'aria è il suo elemento, il cielo lo spazio infinito dove si sente veramente se stessa.
Al suo fianco ci sono due amici meravigliosi: Carol, una ragazza madre povera, e Duncan un suo collega, il suo migliore amico o forse... qualcosa di più!
Quando uno dei suoi due capi - Tyler& Rogers, direttori di una compagnia di trasporti aerei della città - morirà, Ophelia troverà un biglietto che la porterà a scoprire segreti che conducono alle misteriose Officine del Tempo e a fare i conti con il suo passato. Un passato che non è svanito, ma che torna nel presente.
Non mi dilungo sulla trama, perché rischio di fare spoilers e non è questo lo scopo della mia recensione/pensiero.
I punti di forza di questo delizioso romanzo sono sicuramente l'ambientazione, l'originalità e i personaggi!
Sono rimasta sorpresa per la seconda volta per l'abilità e la squisita fantasia di Emanuela Valentini. Sebbene sia vero che è la prima volta che leggo qualcosa del genere steampunk, mi è sembrata una trama davvero piacevole e nuova. Qualcosa di non già sentito.
L'ambientazione è perfetta. Si avvertono quei toni grigi che caratterizzano gran parte del romanzo, mentre nel finale è come se quel mondo si colorasse con colori piacevoli, tenui e freschi, capaci di scaldare il cuore e far affiorare un sorriso e la speranza. Scorrendo con la lettura, sembra di immergersi totalmente nella Londra da lei descritta e di percorrere quelle strade insieme alla protagonista, o di sorvolare il cielo con lei.
Sembra di vedere un film.
I personaggi sono meravigliosi. Descritti perfettamente, in maniera chiara e precisa. Sono vivi, reali, puoi davvero vederli davanti ai tuoi occhi. Ophelia è sicuramente il personaggio più riuscito. Forte e fragile nello stesso tempo. Una donna che ha sofferto, ma che lotta per conquistare ciò che vuole. Un'amica sempre pronta ad aiutare chi ama. Una figlia che ama immensamente suo padre e che non può sopportare di averlo perso. Anche se il suo legame con la madre è inesistente, lei riesce a trovare in Hanna (la moglie del suo capo, Tyler, quest'ultimo figura importante per il romanzo) una sorta di mamma, a sottolineare una frase che ho trovato anni fa, e che ho sempre apprezzato molto:
“Non è né la carne né il sangue, ma il cuore, che ci rende padri e figli” ( J. Schiller)
Non posso parlare di tutti i personaggi, altrimenti svelerei aspetti essenziali della trama, ma posso aggiungere che sia i personaggi positivi, che i cattivi sono caratterizzati davvero bene. I cattivi, in particolare, sembrano realmente essere crudi e spietati, privi di cuore. Sfruttano i ricchi, spingendoli a un'assoluta pazzia, e uccidono i poveri, ridotti a una sorta di cavie umane e poi gettati come cenere.
Non si curano del fatto che le vittime siano bambini, anzi hanno proprio bisogno di loro, perché sono loro ad avere più tempo.
Un tempo che però non genere che follia e male. Dolore. Ferite.
Il tempo che viene sottratto all'altro, non fa altro che rendere folle la persona. Un particolare che mi ha colpita è stata proprio la figura di Tyler, le varie persone che sembrano albergare nel suo corpo e che lo spingono a commettere azioni assurde. E soprattutto, la scena del locale colmo di bohémiens che tanto mi ha ricordato Moulin Rouge, uno dei film che più amo. Personaggi particolari ospitano il Queens&Kings Coffee House, che stupiscono e lasciano anche leggermente perplessi.
Ophelia nel suo spericolato percorso perderà tanto, ma troverà anche l'amore. Un amore appena percettibile, ma trasmette un po' di dolcezza, in un mondo tanto crudele. Personalmente, ho apprezzato molto il loro rapporto. Un'amicizia profonda e sincera che sfocia in un amore che permetterà a entrambi di affrontare le proprie paure, e di amarsi, fino a un finale... insolito e sorprendente!
Il finale è un altro punto di forza. Mi ha totalmente sorpresa. Non mi aspettavo nulla del genere, e se fino a qualche capitolo prima avevo il fiato sospeso, e tremavo per ciò che poteva accadere, ho ritrovato un dolce sorriso, e una luce che riscalda il cuore.
L'unica nota stonata forse, sono alcune scelte narrative che permettono con troppa facilità di scoprire determinati dettagli, la vera natura di un personaggio in particolare, essenziale per la trama. In diverse occasioni, ho compreso sin da subito alcuni aspetti che dovevano forse stupire. Credo che una maggiore dose di suspense avrebbe reso tale romanzo davvero perfetto! Tuttavia, è solo un mio parere personalissimo.
Insomma è davvero un bel romanzo storico-fantascientifico, che racconta temi di un'epoca storica non così lontana dalla realtà. Che affronta e forse un po' denuncia certi aspetti sociali. Che regala tante, diverse, emozioni e personaggi unici e meravigliosi che conquistano il tuo cuore (persino un ratto domestico, che non è propriamente un animale che potrei amare - eh no! - è riuscito a farmi una tenerezza indescribile! Brownie!!!).
Non so se sono riuscita a esprimere perfettamente la trama e i miei pensieri, ma spero che il tutto non sia troppo confuso e si comprenda ciò che volevo esprimere. Insomma, se non ho messo il massimo è solo per alcuni piccoli dettagli e anche perché pur adorando Ophelia, ho dato il mio cuore alla tenera, piccola, adorabile Lola!
Sicuramente consigliato a tutti! Leggetelo se non lo avete ancora fatto, perché la scrittura e la fantasia di Emanuela Valentini sono davvero deliziose e coinvolgenti!
Autore:
Emanuela Valentini. Vive e lavora a Roma, ma è Londra la città dove il suo cuore si sente a casa. Le cose che preferisce fare sono leggere, scrivere, preparare dolci per regalarli, fare fotografie. Adora i classici della letteratura ottocentesca per lo stile inimitabile e i temi trattati, ma legge di tutto. Crede nel potere educativo e curativo dei libri, delle parole. Scrivere, per lei, è essenziale come il respiro. Da qualche mese è entrata a fare parte della Redazione di Speechless. Autrice di strane storie, ha un romanzo weird nel cassetto, insieme a un enorme racconto di natura indefinibile di cui preferisce non parlare prima di averci messo pesantemente mano. Il 7 marzo 2013 vedrà la luce della pubblicazione, con il marchio GeMS, l’opera giunta tra i trenta finalisti del Torneo Letterario IoScrittore 2012, titolo provvisorio Ophelia e le Officine del Tempo. Il suo racconto Cronache di un mercante di stelle comparirà nell’antologia di prossima uscita per GDS Editore. La bambina senza cuore è una vecchia fiaba, riscritta e curata, amata tanto da cucirle intorno un abito di lucente splendore.
Vi lascio con un ultimo racconto scritto e donato ai suoi lettori da Emanuela Valentini. Lo potete scaricare cliccando qui o direttamente sul bellissimo sito http://labambinasenzacuore.altervista.org/download/ Racconto: La Creatrice
Io l'ho letto ieri e l'ho trovato davvero carino! Ritroviamo Ophelia, ma anche una moltitudine di personaggi che sembrano cercare un lavoro. E poi, compare la dolcissima Lola! Le due protagoniste create dalla fantasia dell'autrice s'incontrano, parlano tra loro, e guardano gli altri personaggi in cerca di un libro. E poi... vedono una persona per loro davvero speciale!
Un brevissimo racconto davvero piacevole da leggere. Un omaggio alle sue creature e sicuramente anche ai lettori che hanno avuto il piacere di leggere le sue opere!
Tanti complimenti a lei. Un valido esempio per comprendere finalmente quanto sia grande - spesso - il talento di giovani autori italiani!
Bene, qui ho finito per oggi! Sono davvero stanca, quindi non mi resta che andare a letto!
Ps. Le immagini usate in questa pagina le ho trovate sul web, ma non sono riuscita a capire i rispettivi autori. Qualora quest'ultimi ritenessero che sia un problema vederle pubblicate sul mio sito, me lo dicano, e le toglierò subito!
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