Prezzo: 18.00€ | Pagine: 334
Buongiorno Lettori!Oggi voglio condividere con voi le mie considerazioni a caldo su un romanzo che ha conquistato moltissimi lettori in tutto il mondo!
Panic è un romanzo che si contraddistingue per essere una voce fuori dal coro e per rappresentare un disagio giovanile che va ben oltre i confini americani..
E' arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta.
Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino!
Come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate e i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare.
Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio. Sei pronto a giocare?
Storia: 9 | Personaggi: 9 | Stile: 8 | Copertina: 10Panic ha attirato dapprima la mia attenzione grazie alla sua copertina italiana affascinante, diretta e tagliente - una delle più belle cover realizzate negli ultimi anni! - poi, naturalmente convinta, dallo stile semplice, puro ed accattivante di Lauren Oliver che avevo avuto il piacere di conoscere ed apprezzare in passato. Un salto nel buio!, direte voi.. E ve ne do' pienamente atto, ma credo che quel pizzico di frizzante adrenalina mi sia concesso, soprattutto leggendo questo romanzo, non trovate? Panic è un gioco pericoloso.Panic è una competizione segreta tra i diplomati del liceo cittadino fatto di prove sconosciute da affrontare e di limiti personali da superare; un modo spregiudicato che permette ai giovani di una sperduta cittadina americana senza futuro di trovare uno svago repentino nell'assordante monotonia quotidiana. Il romanzo focalizza la sua narrazione rispettivamente su due diversi personaggi - Heather e Dodge - entrambi giocatori, anche se con motivazioni diametralmente opposte. Attraverso le loro intenzioni, le loro contrastanti emozioni e le loro inevitabili paure, la Oliver ci permette di entrare in punta di piedi in una realtà sociale che non si ferma nel romanzo, ma che potremo facilmente osservare - magari con modalità ed attori diversi - aprendo finalmente gli occhi sulla nostra quotidianità. Heather è una ragazza straordinariamente ordinaria; abbandonata per un'altra da quel ragazzo che era convinta di amare e che si ritrova in cima al dirupo - il Salto che rappresenta una sorta di iniziazione al gioco reale e cruento di Panic - più per sfida personale che per reale convinzione, sorprendendo in primis se stessa! Dodge, invece, sa perfettamente perchè si trova lì. Non sono i soldi ad attirare la sua attenzione o a condurre i suoi passi verso la vittoria; no, lui brama solo vendetta! E poi troviamo Nat e Bishop, i migliori amici di Heather. La prima partecipa al gioco per assicurarsi un futuro come modella, molto lontana da quella cittadina che le sta decisamente troppo stretta; mentre Bishop è sempre stato contrario a Panic, sostenendone pericolosità ed assurdità, ma trovandosi, suo malgrado, a sostenere e ad aiutare Heather in ogni modo possibile. Certamente il gioco ha una posizione centrale nella narrazione, ma non è quello che più mi ha colpito leggendo il romanzo. Seppur conferendo alla lettura quel ritmo frenetico che affascina e conduce il lettore a dover divorare ogni capitolo con fervente frenesia, mi sento di porre l'accento nel risvolto psicologico e sociale che questo romanzo è in grado di rilevare e in buona parte denunciare: il senso assoluto di noia, la voglia di emergere ad ogni costo ed un profondo disagio sociale che - soprattutto negli ultimi anni - sembra essere un'invisibile ma potente collante che funge da filo rosso tra le nuove generazioni. Allo stesso modo credo che il punto di forza di Panic stia proprio nel modo in cui la Oliver è riuscita a focalizzarsi nei singoli personaggi, mettendone in risalto virtù e pregi, difetti e vizi insieme alle naturali fragilità che fanno inevitabilmente parte di noi.Procedendo con la lettura assistiamo ad una vera e propria crescita personale di ogni personaggio che, nella sua piccola realtà, tende ad abbondare i vestiti dell'adolescenza tentando di vestire quelli propri dell'età più adulta fatta di recriminazioni e rimpianti, ma anche di nuove sfide e mutate responsabilità. Tratto comune dei quattro personaggi principali - che continuiamo via via a conoscere lungo la folle corsa verso il premio finale - trovo che sia il profondo senso e dovere di protezione che con modalità e motivazioni ben differenti li porterà a crescere forse anche sbagliando costruendo la propria strada verso un destino sicuramente migliore. Anche Nat - che si presenta al lettore come una ragazza superficiale e con troppi grilli per la testa - rivela questa vivida sensazione pur non conducendola verso qualcuno da proteggere, ma bensì verso se stessa. Anche lei vuol riprendere in mano la sua vita, anche lei vuole cambiare quell'immagine che lo specchio le riflette contro ogni giorno perchè lei non si piace più o forse non si è mai piaciuta!Panic è quel genere di romanzo che non lascia via di scampo perchè divorarlo fino all'ultima pagina è l'unica via di soluzione; anche se ho trovato la prima parte un po' lenta rispetto al resto della narrazione, trovo che sia un romanzo completo ed in grado di soddisfare anche il lettore più pignolo ed esigente!
Perchè vi consiglio Panic.Vi consiglio Panic perchè è un romanzo tutt'altro che scontato o banale; quel genere di libro in grado di tenervi col fiato sospeso, sempre con il piede sull'acceleratore.Lo stile di Lauren Oliver si ripropone ancora una volta in tutta la sua autentica e naturale magneticità, attraverso descrizioni precise e reali con emozioni forti quasi tangibili e grazie ad un ritmo crescente in grado di portare il lettore direttamente al centro della scena.. e tu sei pronto a saltare?
Ed ecco servita la seconda recensione di questo nuovo anno: cosa ne pensate, Lettori?Avete letto il romanzo? Quali sono le vostre impressioni a proposito?Lasciatemi le vostre considerazioni - ma anche critiche! - nei commenti.. Cristina