Essere preadolescenti, vedere gli spettri, parlare coi defunti e amare i film sugli zombie sono ottimi presupposti per diventare lo zimbello della scuola, l’emarginato e fare amicizia esclusivamente con altri bambini problematici e/o forme di vita alternative. Norman, il protagonista della nostra storia, appartiene a questa categoria, ma non si cruccia più di tanto. Infatti, ha una vita piena, una passione da coltivare e un sacco di conversazioni davvero uniche. Peccato non siano del medesimo avviso i genitori, sull’orlo della disperazione, soprattutto perché la defunta nonna pare sieda ancora sul divano del salotto e dispensi saggi consigli, peccato vengano seguiti solo dal nipotino.
Una sera però Norman diverrà il più richiesto della città e qualche ora dopo, all’alba del nuovo giorno, sarà addirittura la persona più popolare, un vero eroe. La piccola cittadina dove abita, infatti, ha un segreto sin dal lontano 1800, di cui si prende cura un custode molto particolare, ma l’età avanza e un giorno sentendo arrivare la fine, decide di passare il testimone a qualcuno in grado di fronteggiare gli antichi demoni e… Norman diviene il candidato ideale. Peccato che le informazioni condivise siano poche e criptiche al punto che inizierà una vera e propria corsa contro il tempo per impedire che una minacciosissima entità si palesi agli occhi di tutti.
![paranorman_in-auto Recensione ParaNorman: vedere i fantasmi potrebbe salvarvi!](http://m2.paperblog.com/i/141/1416755/recensione-paranorman-vedere-i-fantasmi-potre-L-jXgOoD.jpeg)
I realizzatori, forti dell’esperienza di “Coraline e la Porta magica”, con coraggio hanno investito due anni di lavoro durante i quali hanno indossato 35.000 paia di guanti in gomma, usato 3.77 tonnellate di polvere per stampante e sparato ben 1800 chili di silicone (e questi sono solo alcuni dei numeri bizzarri e sorprendenti :-) ) per creare un vero set. La stop-motion infatti ha la particolarità di necessitare di personaggi reali, la presenza di un cast e che tutto sia ricreato in 3D. Insomma, un’animazione di serie A, che ci sorprende anche per le sue radici che risalgono agli albori del cinema –ohibò!
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Voto 7 ½ perché i rimandi alle opere di Tim Burton e agli horror anni ’50 ci sono parsi solo omaggi ed hanno reso più comprensibili alcune scelte. Consigliato a tutti. Niente paura… è solo una vorticosa avventura!