Il romanzo di Antonella Mattei ha un unico imperdonabile difetto: è troppo breve! E questa è davvero l’unica pecca, se così si può chiamarla, di una trama che coinvolge il lettore fin dalle prime righe, trasportandolo in un mondo costruito sulla base di emozioni forti. Per mia colpa è la storia di Agnese vissuta attraverso i suoi occhi, le sue sensazioni, le sue paure e le sue rassegnazioni. La vicenda di una giovane donna che, percorrendo le proprie vicissitudini fra un sottile filo il quale unisce il presente al passato e che si dipana nell’orrore umano, vive dentro in un inferno personale che solo chi lo ha vissuto può comprendere appieno.Un orrore che inizia già con la nascita stessa della bimba, una figlia non desiderata e concepita per errore da una prostituta alcoolizzata. Un rapporto fra madre e figlia che nulla ha di umano se non la miseria stessa. Un riscatto sorto laddove ogni speranza pare ormai perduta nei miasmi di una rassegnazione preannunciata. E poi Lea, donna enigmatica, che diventa quel modello comportamentale che Agnese, da sola, non sarebbe mai stata in grado di concepire e riconoscere. Il breve romanzo scatena emozioni di ogni genere, dalla rabbia alla ribellione, dalla pietà all’umana comprensione, ma mai, neppure per un istante, protende nella direzione di un barlume di calore verso gli aguzzini, verso coloro che, per dubbi motivi, assolvono i colpevoli instillando nelle vittime il senso di colpa. Ed ecco che si spiega il titolo: Per mia colpa. Una colpa presunta e fortemente voluta da chi non è in grado di valutare le situazioni per ciò che realmente sono, dando un nome esatto a chi i crimini li commette. Una colpa che induce ad addossare le responsabilità a chi subisce, mettendo in croce chi non può e non deve ribellarsi. Una colpa che solo in alcuni casi può essere imputata al giusto soggetto. Nella maggior parte dei casi l’ignoranza, la rassegnazione e la mancanza di opportunità traducono i sottomessi in vittime materiali, in cui solo la fine può portare alla liberazione totale. E la liberazione equivale spesso alla morte. Il romanzo è un appello alla speranza, alla comprensione, ad aprire gli occhi di fronte a realtà che si snodano anche nel nostro quotidiano. L’essere ciechi non rende meno colpevoli, l’essere testimoni silenti non rende meno infami. La storia di Agnese può appartenere a chiunque, racchiude l’essenza e il seme di un germoglio che può attecchire ovunque e crescere in qualsiasi casa e contesto. Ignorare e voltare volutamente il viso da un’altra parte per non vedere, giudicando solo l’apparenza, ci rende aguzzini a nostra volta. Nessuno è esente. Dunque di chi è la colpa? Di chi subisce? Di chi infligge? O di chi osserva senza fare nulla? In questo caso la risposta pare semplice e scontata, ma nella realtà, nella vita comune di tutti i giorni, le sfumature si confondono e i confini diventano impercettibili. Il romanzo di Antonella Mattei rappresenta un esercizio di bravura notevole e benché sia stato prodotto solo in versione digitale, non presenta quei tipici difetti che si riscontrano nei testi pubblicati solo in ebook. Quindi, se vi piacciono i libri dalle trame imprevedibili, basati soprattutto sulle emozioni reali e umane che possono suscitare, questo è il testo che fa per voi.
Magazine Cultura
Recensione - Per mia colpa di Antonella Mattei, a cura di Bill That Kill
Creato il 24 gennaio 2014 da Andrea Leonelli @AndreaLeonelli
Il romanzo di Antonella Mattei ha un unico imperdonabile difetto: è troppo breve! E questa è davvero l’unica pecca, se così si può chiamarla, di una trama che coinvolge il lettore fin dalle prime righe, trasportandolo in un mondo costruito sulla base di emozioni forti. Per mia colpa è la storia di Agnese vissuta attraverso i suoi occhi, le sue sensazioni, le sue paure e le sue rassegnazioni. La vicenda di una giovane donna che, percorrendo le proprie vicissitudini fra un sottile filo il quale unisce il presente al passato e che si dipana nell’orrore umano, vive dentro in un inferno personale che solo chi lo ha vissuto può comprendere appieno.Un orrore che inizia già con la nascita stessa della bimba, una figlia non desiderata e concepita per errore da una prostituta alcoolizzata. Un rapporto fra madre e figlia che nulla ha di umano se non la miseria stessa. Un riscatto sorto laddove ogni speranza pare ormai perduta nei miasmi di una rassegnazione preannunciata. E poi Lea, donna enigmatica, che diventa quel modello comportamentale che Agnese, da sola, non sarebbe mai stata in grado di concepire e riconoscere. Il breve romanzo scatena emozioni di ogni genere, dalla rabbia alla ribellione, dalla pietà all’umana comprensione, ma mai, neppure per un istante, protende nella direzione di un barlume di calore verso gli aguzzini, verso coloro che, per dubbi motivi, assolvono i colpevoli instillando nelle vittime il senso di colpa. Ed ecco che si spiega il titolo: Per mia colpa. Una colpa presunta e fortemente voluta da chi non è in grado di valutare le situazioni per ciò che realmente sono, dando un nome esatto a chi i crimini li commette. Una colpa che induce ad addossare le responsabilità a chi subisce, mettendo in croce chi non può e non deve ribellarsi. Una colpa che solo in alcuni casi può essere imputata al giusto soggetto. Nella maggior parte dei casi l’ignoranza, la rassegnazione e la mancanza di opportunità traducono i sottomessi in vittime materiali, in cui solo la fine può portare alla liberazione totale. E la liberazione equivale spesso alla morte. Il romanzo è un appello alla speranza, alla comprensione, ad aprire gli occhi di fronte a realtà che si snodano anche nel nostro quotidiano. L’essere ciechi non rende meno colpevoli, l’essere testimoni silenti non rende meno infami. La storia di Agnese può appartenere a chiunque, racchiude l’essenza e il seme di un germoglio che può attecchire ovunque e crescere in qualsiasi casa e contesto. Ignorare e voltare volutamente il viso da un’altra parte per non vedere, giudicando solo l’apparenza, ci rende aguzzini a nostra volta. Nessuno è esente. Dunque di chi è la colpa? Di chi subisce? Di chi infligge? O di chi osserva senza fare nulla? In questo caso la risposta pare semplice e scontata, ma nella realtà, nella vita comune di tutti i giorni, le sfumature si confondono e i confini diventano impercettibili. Il romanzo di Antonella Mattei rappresenta un esercizio di bravura notevole e benché sia stato prodotto solo in versione digitale, non presenta quei tipici difetti che si riscontrano nei testi pubblicati solo in ebook. Quindi, se vi piacciono i libri dalle trame imprevedibili, basati soprattutto sulle emozioni reali e umane che possono suscitare, questo è il testo che fa per voi.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ted 2 - La Recensione
Al terzo tentativo ce l'ha fatta!Con "Ted" e "Un Milione Di Modi Per Morire Nel West" ci aveva senz'altro provato Seth MacFarlane a portare al cinema quello... Leggere il seguito
Da Giordano Caputo
CINEMA, CULTURA -
Il Governo Renzi Colpisce Ancora: Sofri Consulente Per il Ministero Delle Carceri
Il ministro della giustizia Orlando ha scelto l’ex leader di Lotta Continua tra gli esperti che saranno coinvolti nella riforma del sistema penitenziario. Si... Leggere il seguito
Da Paolopol
CULTURA, CURIOSITÀ, OPINIONI -
Contemporaneità ed emancipazione psico-spirituale: nuove inquisizioni e nuove...
Di LENI REMEDIOSParte TerzaIn Minima Mercatalia, nel capitolo dedicato alla fase odierna del ‘capitalismo speculativo’, Fusaro, nel quadro di un’osservazione... Leggere il seguito
Da Criticaimpura
CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Decolonizzare la mente. La politica della lingua nella letteratura africana, di...
Ci sono domande che sono determinanti nell’universo della scrittura. Quale tipo di linguaggio è necessario utilizzare? Che rapporto esiste tra la condizione... Leggere il seguito
Da Angeloricci
CULTURA, LIBRI -
Recensione: "L'uomo che odiava Sherlock Holmes"
Titolo: L'uomo che odiava Sherlock Holmes Titolo originale: The Sherlockian Autore: Graham Moore Editore: Rizzoli Collana: Rizzoli Max Pagine: 361 Prezzo: 8,80 ... Leggere il seguito
Da Ilary
CULTURA, LIBRI -
Interesting book 184
Buongiorno lettori e buon lunedì a tutti! Nuova settimana nuova puntata di "Interesting book"! I libri dioggi sono ben 3! Sono sfuggitadal mio radar delle... Leggere il seguito
Da Bookland
CULTURA, LIBRI -
Pavimenti laminati: tutto quello che c’è da sapere
La sostituzione di un vecchio pavimento a piastrelle con una superficie in legno rappresenta un'esigenza estetica comune, spesso dettata dalla necessità... Leggere il seguito
Il 27 novembre 2025 da Nicolasit
LIFESTYLE





