Recensione: "PERICOLOSE TENTAZIONI" di Lora Leigh

Genere: Romanzo
Editore: Mondadori 
Pagine: 257
Traduzione: Giuliano Acunzoli 
Prezzo Ebook: € 3,99
Anno: Settembre 2015
Sinossi
Mikayla Martin vive felicemente in una città che ama, mandando avanti un atelier per spose, piccolo ma di successo. La sua vita, però, si trasforma in un incubo quando si ritrova ad assistere a un omicidio e riconosce l'assassino. La cosa peggiore è che nessuno, nemmeno la polizia, le crede. Nick Steele, nome in codice Renegade, deve dimostrare che lei sta mentendo, ma finisce per essere inesorabilmente attratto da questa donna bellissima e coraggiosa. E quando Mikayla diviene lei stessa un bersaglio, Nick deve scegliere tra portare a termine la missione, o proteggere la donna che ama.



Quinto appuntamento con la serie Elite Ops, ‘Pericolose Tentazioni’ non è stato proprio una tentazione. Lora Leigh è maestra dei romanzi erotici ma ho letto una certa stanchezza, una mancanza di stimoli che in una lettrice come me si è trasformato in una lettura poco appassionata, che mi ha portata a giocare a Candy Crush e simili piuttosto che indurmi a terminare il romanzo.
Mikayla e Nick sono la coppia protagonista. Lei è una bambolina: lunghi capelli color miele, occhi color ametista, curve al punto giusto, sempre elegante, il tutto concentrato in un formato mignon. Lui è l’alfa, il beta e il gamma degli uomini tutto insieme: altissimo, fisico possente, lunghi capelli biondi e lisci, occhi color ghiaccio, e in possesso della formula ‘guarda come ti mando in subbuglio gli ormoni di tutte le donne che mi guardano’.
Questa volta ho letto una storia d’investigazione forzata. L’idea era buona: lei è l’unica testimone di un omicidio che accusa il primo cittadino, ben voluto da tutti, e quindi diventa vittima “reale” dei tentativi di omicidio e vittima “sociale” dell’alienazione della cittadina dove vive. Fino a quando arriva a Nick, che è assoldato dal presunto colpevole, Maddix, e poi si ritrova a fare la guardia del corpo di lei. Ciò che non ho gradito è stata l’insistenza con cui, circa in ogni capitolo centrale della storia, Nick ripete che se fosse stato preso in giro da Maddix, gliel’avrebbe fatta pagare… vai con l’atteggiamento da duro, tipo bulletto di quartiere!
Ammetto che la stanchezza di leggere un prodotto stereotipato è anche la mia: il romanzo ha troppo in comune con i precedenti. Mi sembra di leggere una fotocopia con qualche correzione e alterazione di uno schema sempre simile. Di solito la descrizione del maschione di turno è accattivante ma Nick non ha per niente scalfito i miei ormoni, nemmeno nei suoi momenti intimi o quando reclama la donna come sua. L’effetto troglodita è stato enfatizzato a dismisura.
Da un punto di vista sentimentale mi sta bene come Mikayla si innamora di Nick ma, viceversa, Nick si fa decisamente troppi problemi. E già lo sappiamo che se fa parte della famosa squadra segreta significa che ha una vita passata di cui nessuno è a conoscenza, che gli ha lasciato delle ferite dell’anima insanabili, ma qui stiamo esagerando.
Sinceramente non lo consiglierei. Da leggere solo se non si è il tipo di lettrice che lascia le serie incomplete.