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Recensione: "PICCOLI IMPREVISTI TRA AMICHE" di Frances Whiting.

Creato il 05 maggio 2015 da Blog

Per sognare a occhi aperti. 
Per capire meglio noi stesse... ...e provare a farlo anche con gli uomini della nostra vita.
Per ridere fino alle lacrime.Per commuoverci profondamente.Perché ci rende belle.Per questo noi donne amiamo leggere.
Genere: New AdultEditore: Mondadori
Collana: OmnibusPagine:350Prezzo: 16.00€ Uscita:  24 Febbraio 2015
Sinossi:
Lulu e Annabelle non potrebbero essere più diverse, eppure, fin dal primo momento in cui Annabelle fa irruzione nella sua vita, Lulu rimane letteralmente stregata da lei, dalla sua famiglia di artisti, dalla loro immensa casa sul fiume. La loro curiosa amicizia si consolida attraverso un linguaggio privato con cui le ragazze si scambiano segreti sulle loro madri "atipiche", sui primi amori e sulle loro avventure da adolescenti nel tranquillo paesino di Juniper Bay.Ma l'euforia della giovinezza raramente dura a lungo... Annabelle volta le spalle alla sua migliore amica, soffiandole il ragazzo che lei aveva sempre amato... L'inevitabile esplosione che distrugge il loro rapporto lascerà in Lulu una ferita profondissima: lungo la strada tortuosa che la condurrà all'età adulta, Lulu si scontrerà più volte con il fantasma del tradimento e si troverà costretta a decidere se rimanere l'eterna brava ragazza, destinata a lasciarsi sfuggire tutte le occasioni migliori, o uscire dall'ombra e compiere qualcosa di straordinario, e forse imperdonabile...
Forse non è proprio un piccolo imprevisto ritrovarsi a letto con il marito della tua migliore amica. Il giorno del loro matrimonio... 
“Un tenero racconto sul valore dell’amicizia, della famiglia e dei primi amori.” LIANE MORIARTY
Dolcissimo romanzo di formazione che ci mostra quanto, a volte, possano essere complessi i rapporti famigliari, le amicizie e i primi amori, ma anche quanto sia facile riuscire a superare le difficoltà semplicemente credendo in se stessi. 
Tutte noi abbiamo avuto una migliore amica... Tutte noi abbiamo delle storie simili da raccontare...
Lulu e Annabelle sono amiche da quando erano poco più che bambine. Hanno condiviso tutto, anche l’amore. Il carattere estroso di Annabelle l’ha portata lontano, quello chiuso di Lulu l’ha bloccata per molto tempo, almeno fino a quando non è sbocciata. Tra Juniper Bay e un’isola sperduta con un cane da compagnia, la storia di Lulu, vera e indiscussa protagonista del romanzo, si sviluppa e trova il suo lieto fine.Lo ammetto. Ho preso questo libro per demolirlo perché mi è sembrato un pout pourri di altri libri. La mia opinione non è cambiata del tutto.Risente dei disastri e delle disperazioni di “Le amiche del venerdì”, dei tradimenti di “Sex and the city” e di non so quali altri libri letti fino a oggi.Nulla di nuovo, nemmeno la struttura data alla storia.Il libro, che inizia in medias res, ossia nel mezzo di una vicenda, si svolge per gran parte in un caos terribile: è un vero flusso di coscienza tra il presente e il passato di Lulu. A volte si capiva che non si stava raccontando del presente solo da piccoli dettagli non grazie a un vero stacco a opera dell’autrice.Confuso tra i sentimenti della protagonista e i salti temporali dell’autrice, il mio io di lettrice ha demolito davvero la storia. Fino a che non è entrato Duncan McAllister, il capo di Lulu alla radio. Un uomo folle, con una sfilza di ex mogli e un ego apparentemente grande quanto tutte le sue donne messe insieme. Duncan è l’anima del libro, il personaggio che fa risollevare da storia da due a tre stelline e mezzo.No, non è un libro da tre stelline e mezzo, a mio avviso, ci sono troppi intoppi, fino alla fine, all’ultima inaspettata tragedia gratuita.Veniamo all’analisi dei personaggi.Abbiamo visto Lulu, Tallulah in realtà, giovane insicura con due amiche fidate che quasi abbandona per Annabelle. Prorompente e accattivante anche a dodici anni.Lulu si porta dentro il peso di un amore sconfitto e di un’amicizia tradita, ha un passato difficile ma non fa altro che piangersi addosso. È un personaggio statico, a voler essere gentili. Non fa nulla per migliorarsi se non è spinta dagli altri e il suo senso di responsabilità, eredità paterna, stanca presto. Vien voglia di urlarle di svegliarsi e di smetterla di essere la vittima.Annabelle è l’esatto opposto di Lulu. Ha la tipica invadenza di chi è solo, nonostante la famiglia. È ossessiva e pesante, quello della migliore amica d’infanzia di Lulu è un personaggio totalizzante, di quelli che si odia la maggior parte del tempo. Soffoca anche chi legge con le sue pretese e i suoi capricci. E la sua patina di perfezione è falsa come una moneta da cinque centesimi.Il mio preferito, oltre al suo bellissimo cane, è Duncan. Duncan che sviscera la dolce Lulu in profondità, che le fa affrontare i suoi demoni, che la aiuta a un livello non percepibile con i normali sensi. Anche Duncan è un personaggio totalizzante ma il suo brio e il suo comportamento non hanno nulla di falso. Ama essere quello che è e ama fraternamente Lulu. Senza Duncan non solo non sarebbe mai avvenuta una vera crescita nella protagonista, ma il libro stesso ne avrebbe risentito parecchio.Non posso credere che non sia citato nella trama e in nessuna delle recensioni lette!L’unico elemento nei vari cliché della storia è che manca l’amico gay. Nulla contro gli amici omosessuali, ma credo che in questo genere di romanzi siano solo l’espediente trovato dagli autori per esprimere la propria opinione, pro o contro la protagonista, senza diventare la migliore amica.Per quanto riguarda lo stile, dobbiamo rendere onore alla Whiting per la scorrevolezza e la semplicità dei termini. Se si fosse aggiunto uno stile astruso al già complicato intreccio, il tempo del romanzo sarebbe stato infinito.Nel complesso il libro è leggibile e, quando si riesce a entrare nella storia, con i suoi intrecci e salti temporali, non si fatica troppo a mettersi nei panni di Lulu. Tuttavia, la  mancanza di continuità rende il libro poco piacevole nel complesso e non merita più di tre stelline su cinque.


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