Magazine Cultura
Ho iniziato a leggere questo libro a causa della curiosità che mi ha assalito dopo aver letto la sinossi. Il libro era riuscito ad arrivare allo Strega 2014, si è presentato ma non ha è riuscito a passare tra i 12 fortunati che vi ho già riportato qui.Non conoscevo Alice Di Stefano e, pur conoscendo la casa editrice Fazi, non sapevo nulla dell'uomo dal quale ha preso il nome. Elido Fazi fino a poco tempo fa mi avrebbe solo ricordato la casa editrice, a causa del cognome, ma niente di più.Il Publisher del titolo è proprio lui, quel Fazi che firma pubblicazioni di grande livello e di successo e che tutti noi conosciamo da molto tempo.Inizialmente mi ero domandato cosa avesse quest'uomo di tanto interessante tanto da dedicargli un libro di cotanta importanza di numero di pagine, poi, dopo aver trascorso in suo compagnia i primi capitoli, ho trovato la risposta da solo.L'autrice ha deciso di raccontare questa storia di verità/fiction, raccontando proprio dal punto di vista di Alice, moglie del Publisher e cioè dal suo. Tutto raccontato in terza persona, giusto per distaccarsi più facilmente da se stessa e immergersi in quello che smebra apparire un genere fiction non fiction.Un modo di narrare decisamente unico se si considera l'argomento. Leggendo il libro si ha l'idea di essere seduti sul divano di casa Fazi al fianco di Alice mentre, con un album di fotografie in mano, ricostruisce la vita del Publisher dalla nascita fino ad arrivare all'ingresso nella sua vita, proseguendo fino ai giorni nostri passando dai loro primi incontri alla vita di coppia e lavorativa che oggi condividono.All'interno di queso libro ho trovato moltissime parole che mi hanno obbligato a verificarne il significato sul vocabolario del mio ebook, non mi vergogno a dirlo, mostrando quanto la lettura possa essere un'esperienza nuova e formativa. Non voglio spaventare i lettori meno propensi ad utilizzare troppo il vocabolario, infatti, l'autrice ha saputo trovare il connubio migliore tra parole da letterato a parole che appartengono ad un gergo meno ricercato.L'ironia è l'ingrediente vincente che Alice Di Stefano ha saputo aggiungere (quanto basta) per rapire il lettore ed evitargli di avere un'immagine negativa di quell'uomo soggetto del... romanzo? Il libro inizia con un viaggio combattuto, nel quale Elido e Alice prendono e partono per le Maldive. A seguito di questo viaggio Alice lo raggiunge in India, lo segue alla Buchmesse di Francoforte, sempre al suo fianco ma come editor, collaboratrice, amica, insomma, mai come compagna. Scene che vedono una simil-imbranata editor accompagnatrice, unite alla goffaggine e sfacciataggine del Publisher, ma insignificanti visto la sua posizione nell'editoria.
La cosa che mi ha lasciato perplesso e anche pensieroso è stato il modo in cui Alice fotografa ( in modo alquanto comico ) il "Nostro", diciamo che subito non ne esce un'opinione positiva. Non che si possa avvertire un senso di risentimento o di insopportazione verso Elido, ma un che di oggettivo senso critico nei suoi confronti. La sua bravura, di Alice ovviamente, è stata quella di trasmettere il suo amore verso un uomo che non sembrerebbe incarnare il classico Principe Azzurro. Utilizzando le sue parole, e qui riporto para para quel che si trova scritto nel romanzo: "Il Publisher, è vero, è altalenante: è nervoso, euforico, s di giri, compresso, eppure la vita sull'orlo dll'ictus per lui è normale. Lievi equivoci e sbalzi..." e ancora "Il Publisher d'altra parte non brilla in tenerezze...".
Insomma, diciamo che a volte sembra andarci pesante, ma mai una volta il personaggio mi è risultato antipatico, tanto da "tifare contro". Questo penso proprio che sia da accreditare alla bravura nella scrittura dell'autrice.
Ad un certo punto mi è venuto da chiedere: " ma qual'è la parte romanzata e qual'è la verità? ". Penso che a questa domanda potrà rispondere solo chi è veramente vicino al Publisher in questione, anche perchè potrebbe essersi riconosciuto in alcune situazioni. Ebbene sì, Alice Di Stefano non prende di mira (in senso buono del termine) solo il soggetto del titolo ma anche tutta il team di persone che gli ruotano attorno, dai collaboratori della casa editrice agli autori stessi, tanto cari al Publisher.
A mio parere molte delle cose nel libro rispecchiano la realtà, anche perchè la curiosità ha preso il sopravvento e quindi mi sono gettato a controllare nomi e visi e varie possibili connessioni con la casa editrice. Non sono uno stalker ma il libro mi ha preso, mi è piaciuto e quindi ho voluto approfondire.
Ora non voglio far diventare questo post infinitamente lungo e quindi sfiorare la noia ma giusto per fare un piccolo esempio, troverete anche accenni alla disputa tra l'editore e la fortunata Melissa P. che, dopo messa e lasciata con il figlio del Publisher ha incominciato ad avere non idilliaci rapporti con la casa editrice e, ovviamente, con il suo capo. Tutto questo documentabile, basta digitare i nomi su Google e... scoprirete molto.
Quante cose ci sarebbero da raccontare e citare di questo libro. Troppe per un post in un piccolo blog come il mio.
Personalmente ho trovato questo libro interessantissimo e, cosa che faccio poco spesso, penso che lo acquisterò anche in versione cartacea da tenere nella libreria. Avendolo letto in versione ebook, visto il prezzo allettante...
Alice Di Stefano ed Elido Fazi mi sono risultati simpatici, una coppia che si nutre delle proprie diversitàe delle proprie peculiarità, adatta in un momento dove la verità e la passione per qualcosa viene a mancare a causa di uno scoraggiamento generale. Interessante sarebbe conoscere il punto di vista dell'interessato, osservato e studiato per molto tempo, a quanto sembrerebbe, uomo che ha un fiuto per gli affari e per le storie importanti infinito, tanto da esporsi in un ritratto di sè che non sempre risulta positivo ma almeno autentico. Leggetelo!
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