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RECENSIONE : Quando All'Alba Saremo Vicini di Kristin Harmel
Creato il 15 novembre 2015 da Cristina @LeggereShhBuonasera Lettori!
Come avete trascorso questa domenica pomeriggio?
Dopo aver bevuto una fumante tazza di tè caldo, mi sono accomodata davanti al mio pc portatile - con tanto di micia a supervisionare il lavoro - e ho pensato che fosse giunto il momento per condividere con voi la mia personale opinione sulla mia ultima avventura letteraria..
Così, eccomi qua! Ancora con l'eco di un romanzo che mi ha colpita nel profondo, capace di toccare le corde più impolverate di ogni cuore. Vi avevo presentato Quando all'alba saremo vicino in uno degli ultimi appuntamenti con le segnalazioni e attraverso la rubrica dedicata alle mie nuove adozioni. Un romanzo che, come vi avevo anticipato in tale sede, aspettavo da tempo, dopo aver divorato ed amato il romanzo d'esordio di Kristin Harmel.
Con questo libro, la Harmel si conferma una scrittrice capace di avvolgere il lettore in un caldo abbraccio; parlando sì di amore, ma assaporandone ogni più piccola incantata bellezza che lo rende miracolosamente eterno.
Per dare una rapida occhiata al fulcro di questo romanzo, cliccate su INFO LIBRO!
L'apertura di Quando all'alba saremo vicini si presenta ai lettori con la stessa, imprevista ed agghiacciante forza di un pugno in pieno stomaco; un gesto che lascia semplicemente di sasso, senza fiato. La personalità della Harmel viene fuori fin dalle primissime pagine attraverso il suo stile, fluente e scorrevole, che permette al lettore di immedesimarsi immediatamente con i suoi personaggi e di ritrovarsi idealmente al centro di una storia tutta da scoprire.
Iniziamo a conoscere Kate dodici anni prima nella veste di donna, moglie ed amante di un uomo - - che il destino avverso decide di strapparle troppo presto con forza e crudeltà in una mattina di settembre come tante altre. Se non fosse per un segreto, appena sussurrato, che la morte di Patrick porterà dietro di sé, nel silenzio e nel dolore di un addio prematuro..
Nei lunghi anni che seguiranno, Kate cercherà di trovare il suo posto in un mondo che ha perso gran parte del suo significato, attraverso il suo lavoro di musico-terapista e grazie ad una parvenza di felicità ritrovata insieme al promettente Dan, un uomo così diverso da Patrick.
Ma è proprio all'alba della proposta di matrimonio che Kate inizia a fare sogni strani, reali e vividi, di una vita parallela insieme a Patrick - che può toccare, vivere ed amare ancora una volta - ed a una bambina, Hannah, che scoprirà essere sua figlia. Ma come è possibile, si chiede Kate, se il suo ginecologo le ha appena comunicato di non poter avere figli?
Ed è proprio grazie a quei sogni che Kate prende la decisione di abbandonare una realtà apparente per dedicarsi ad un percorso di vita volta esclusivamente a sè stessa, al suo desiderio di essere madre e all'amore che, per quanto incredibile possa sembrare, prova in cuor suo per quella dolce bambina che vive nei suoi sogni e che la chiama mamma. Ed è attraverso quegli incontri inspiegabili che Kate scopre come Hannah soffra di ipoacusia fin dalla nascita, spingendola, poi, nella vita reale, a comprendere meglio quella realtà a lei pressoché sconosciuta - sperando così di poter raggiungere un contatto vero con sua figlia - prima, intraprendendo un corso per apprendere il linguaggio dei segni e poi lavorando direttamente a contatto con bambini affetti dalla stessa sorte.
E qui il romanzo mi ha conquistata, definitivamente! Non conoscevo affatto questa realtà, nè tanto meno credevo che la musica rappresentasse un ottimo mezzo per aiutare questi bambini ad approcciarsi con gli altri e con il mondo che li circonda. La Harmel mi ha aperto gli occhi di fronte a tale tematica sociale; approcciandosi con rispetto e delicatezza, affrontando problemi e diversità in un modo semplice, diretto, comunicativo e indubbiamente emozionante. La stessa emozione che traspare chiaramente dalle parole di Kate, dai suoi gesti e dai forti sentimenti che la vita sta nuovamente facendo entrare nel suo cuore; un cuore che, passo dopo passo, comincia a sgelarsi, ad aprirsi a nuove possibilità e ad amare una vita finalmente serena e felice anche senza il suo Patrick.
Quando all'alba saremo vicini è uno dei romanzi più profondi letti in tutta la mia vita da lettrice; una storia d'amore, ma l'amore più puro e eterno che possa esistere: quella di una madre per il proprio figlio. L'istinto materno è il fulcro del viaggio introspettivo che Kate insegue per gran parte della narrazione. Un viaggio controverso, difficile e contrastato. Un viaggio fatto di aspettative e delusioni. Un viaggio che la condurrà inconsapevolmente proprio verso quel passato a cui per anni si aggrappava con tutta la sua forza, incapace di voltare pagina, incapace di lasciare andare quell'amore perfetto che la vita le aveva strappato troppo presto.
quello che la Harmel ci racconto attraverso il suo tratto peculiare ed originale è sicuramente
Senza ulteriori indugi, voglio consigliarvi questo romanzo sia per la tematica trattata che viene inserita con estrema sensibilità e conclamato rispetto sia per il modo in cui questo romanzo è in grado di far riflettere e far comprendere come ognuno di noi abbia il diritto e la responsabilità di scegliere la felicità sopra ogni avversità, ogni ostacolo che possa intralciare il nostro personale progetto di vita. Pescare la carta imprevisti durante il corso della nostra vita credo sia inevitabile, ma è fondamentale affrontare la vita, prenderla in pieno petto, camminare sempre a testa alta abbracciando ogni momento di gioia, serenità ed amore. Ovunque esso sia. Qualunque forma esso assuma!
Come avrete certamente capito, Quando all'alba saremo vicini è un romanzo che mi ha colpito nel profondo con uno strascico di emozioni che mi ha avvolto come un vortice impetuoso; per questo mi piacere leggere le vostre impressioni in merito.
Lasciatemi le vostre opinioni nei commenti..
Cristina
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