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Recensione: Quasi amici di ContaminArte

Creato il 19 maggio 2012 da Wsf
Recensione: Quasi amici di ContaminArte

Da questo febbraio nelle sale cinematografiche, il film “Quasi amici”tratta un argomento tabu’ come la disabilità con irriverente ironia.
Il protagonista, Philipe ricco possidente, a causa di un incidente col parapendio si trova ad essere immobilizzato su una sedia in modo totale: non sente nulla dalle ultime vertebre cervicali fino alla punta dell’alluce come dice scherzosamente in una scena.
ha bisogno di aiuto e lo trova in un uomo forte, ma non esperto del settore.non è un infermiere, ne un assistente sociale.Driss è un disoccupato senegalese  che con il sussidio di disoccupazione aiuta la famiglia numerosissima della zia materna, che lo ospita in una Parigi che non discrimina la diversità sia razziale che fisica, almeno nel film cosi appare.
Fatalmente capita che al ragazzo venga data la possibilità di lavorare e subito tra i due si instaura un rapporto speciale: il ragazzo è poco propenso alla compassione….non tratta il tetraplegico con commiserazione e questo affascina il suo datore di lavoro! i due scorrazzano per la città di notte parlando di donne e di sesso, cosi come fumano insieme e soffrono assieme…Philipe soffre di disturbi psicosomatici, ovviamente per la sua condizione, ma soprattutto perchè, Driss lo scopre, intrattiene una relazione epistolare con una donna, Eleonore. e non riesce ad andare oltre…le parole..
Driss convince Philipe a mandare una sua foto alla donna in modo da averne una sua in cambio…divertente la scena in cui Philipe detta la sua lettera alla sua segretaria e Driss lo prende in giro per l’ampollosità delle sue frasi!
importante e toccante la spiegazione che Philipe da’ della sua lunga relazione” virtuale”: la ricerca di un’ unione di spirito, le  anime che comunicano e si uniscono nello stesso pensiero:troppo in sintonia per non tentare!
finalmente i due riescono ad incontrarsi, nonostante la prima volta Philipe fugga dal ristorante dove avevano appuntamento: non era riuscito a mandare a Eleonore la sua fotografia piu’ recente: quella di lui sulla sedia a rotelle, ma una vecchia di quando non era disabile.e aveva paura, una paura tremenda di essere rifiutato!
Driss invece aveva provveduto a far recapitare alla donna la foto giusta, quella dell’uomo che lei conosceva, che le scriveva frasi romantiche e poesie…che l’aveva conquistata mostrandole il cuore…una connessione di mente e anima cosi forte..che poteva sfidare con il contatto reale e visivo le barriere mentali di Philipe in primo luogo, e di tutti coloro che credono improbabile che tra una normo e un diversamente abile possa esserci l’amore.
Questo film non è commovente, non è pietoso, non fa proclami racconta una storia vera, una favola che è diventata realtà.
La vita a volte diventa un sogno.

Susanna di ContaminArte: http://movimentocontaminarte.blogspot.it/


Filed under: ContaminArte, Recensioni, scritture Tagged: ContaminArte, recensioni

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