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Recensione: Quel cucciolo è mio di Letizia Draghi

Creato il 21 giugno 2015 da Sherzade90 @SogniMarzapane
Recensione: Quel cucciolo è mio di Letizia Draghi
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Trama:Cosa succede se un affascinante maltese, vincitore della Small Dogs Expo, incontra una femmina degna del suo rango, di nobili origini e con un sorriso che seduce al primo bau? Che dopo due mesi nasce una cucciolata di campioni con tanto di pedigree! Se tra Grandine e Neve non c’è bisogno di fidanzamenti ufficiali e accordi milionari, perché combinano il “fattaccio” al primo incontro su prato, tra i loro padroni il feeling non scatta altrettanto in fretta, soprattutto quando Riccardo Tornabuoni, padrone di Grandine, rivendica un cucciolo per diritto di monta. Giorgia, convinta animalista innamorata della sua Neve, si oppone in modo categorico. Mai lascerà che la piccola Brienne finisca nelle zampe – ehm, nelle mani di quell’uomo arrogante e senza scrupoli e diventi un cane da esibizione e collezione! Ma Riccardo è determinato ad avere il suo cucciolo… o forse mira alla padrona? Chi ama gli animali si innamorerà di questo romanzo, che racconta una grande verità: gli umani spesso hanno molto da imparare dai loro cani!
Mood: Ironico – YouFeel è un universo di romanzi digital only da leggere dove vuoi, quando vuoi, scegliendo in base al tuo stato d’animo il mood che fa per te: Romantico, Ironico, Erotico ed Emozionante.
Recensione: Quel cucciolo è mio di Letizia Draghi
Recensione:Quando ho letto il titolo “Quel cucciolo è mio”, ho intuito subito fosse una storia che trattava di cani e in effetti non mi ero sbagliata, anche se c’è molto di più: divertimento, situazioni imbarazzanti, amore per gli animali, amore di coppia, e un po’ di cucina non guasta mai per condire il tutto. Inoltre, visto che le feste si avvicinano, non bisogna scordarsi del Natale.
Un mix vincente che mi ha fatto trascorrere alcune ore con un sorriso accennato sulle labbra, spesso riuscendo a strapparmi anche una risatina, perché il romanzo si presta a una lettura poco impegnativa e capace di far tornare il buonumore, soprattutto se la giornata non vi ha soddisfatto, oppure è cupa e grigia per il maltempo.
Vi domanderete cosa abbiano a che fare i cani con un romanzo d’amore. Il pensiero è lecito. L’amore può trovare vari modi per esplodere e crescere, perché non attraverso dei bei cucciolotti? O, per meglio dire, litigi su cuccioli di razza?
I protagonisti di questa storia sono dei maltesi e si chiamano “Neve” e “Grandine”: vi assicuro che i nomi sono un programma. Gli amanti degli animali apprezzeranno certamente il racconto, che per me ha elementi originali, quindi diversi dai romance contemporanei a cui siamo abituati, dove a fare da padrone non è certo un cane o i suoi cuccioli.
Oltre a ricordarmi “La carica dei 101” con Crudelia De Mon e il suo morboso attaccamento per la cucciolata dei dalmata, la storia evoca atmosfere giocose e natalizie, con il calore umano tipico di chi apprezza un sentimento che nasce in modo buffo e si sviluppa in maniera assurda, ma solo per far ridere il lettore e trasportarlo in una situazione di felicità. Il tema dei cuccioli è incalzante e presente lungo tutta la trama e si intreccia con i bisogni e le storie dei due protagonisti umani: Giorgia e Riccardo. Entrambi hanno un passato e un presente da rotocalco. Giorgia è la compagna di uno chef fissato con le pietanze strane e Riccardo, be’, lui, vi lascio scoprire cosa nasconde dentro di sé. Non fatevi ingannare se all’inizio vi sembrerà un po’ antipatico per via della sua fissazione sui cuccioli…
I buoni sentimenti prevalgono sempre a Natale e questo non cambia in questa storia spassosa. Posso scommettere sul fatto che almeno una risata ve la farete? Sono certa che gli amici a quattro zampe riusciranno ad appassionarvi.
«Sì… scusa, Riccardo, ma quella ragazza è terrorizzata, o sbaglio? Cosa stai combinando?» «Non ti preoccupare, l’ho solo rapita e scaraventata in macchina!» esclama lui facendole l’occhiolino. «Però, siete estrosi!» concluse soffocando una risata.
Mi voglio soffermare un attimo sullo stile dell’autrice per rassicurarvi su ciò che andrete a leggere. Non si tratta di uno stile esageratamente descrittivo, oppure pesante; i dialoghi vi accompagneranno per tutto il testo e così i battibecchi tra i nostri innamorati. La prosa è incalzante e semplice, il linguaggio non ricercato, ma comunque corretto, gioca bene le sue carte per travolgere il lettore con la portata degli eventi che si susseguiranno uno dopo l’altro bombardandovi di dolcezza.
In fondo questo fanno i cuccioli, inteneriscono, e chissà che Letizia Draghi non riuscirà ad ammorbidire il vostro cuore per Natale. Secondo me l’obiettivo del suo racconto è stato centrato, la storia ha in sé un messaggio positivo e di speranza che mi ha fatta anche commuovere. A volte giudichiamo le cose superficialmente, senza accorgerci di ciò che si cela dietro ciò che ci appare a una prima occhiata. Abbiamo il giudizio facile e spesso reagiamo con acidità. Oltre a trasmetterci l’affetto per i nostri amici cani e il rispetto verso gli animali, la scrittrice ci indirizza verso un mondo di comprensione, per un Natale dove non si può mai rimanere soli, ma si festeggia con i cuccioli, un bel Riccardo da scartare e un panettone classico, bloccati in una casa sperduta chissà dove.
Recensione: Quel cucciolo è mio di Letizia DraghiFino a due mesi fa avevo un solo cane, un fidanzato noioso, una bella casa e una carriera. Oggi ho una cucciolata, un’abitazione sperduta tra i monti, sono single e sto per esser buttata fiori dallo studio E tutto questo grazie a Riccardo Tornabuoni.A questo punto mi sento di potervi lasciare con un giudizio positivo su questo romanzo. Non aspettatevi che i racconti Youfeel vi aprano le porte di universi paralleli, ciò che mi colpisce di questa collana è che cerca in qualche modo di far trascorrere alle sue lettrici piccoli istanti indimenticabili, dove o il sorriso, o la passione, o la tenerezza, tante emozioni, possono colpirvi a seconda della vostra sensibilità. Io, comunque, un giretto insieme a Neve e Grandine me lo farei volentieri. Ora sta a voi decidere. Però, vi assicuro, ne vale la pena.
Recensione: Quel cucciolo Letizia Draghi


Malia Delrai

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