Recensione: Quella certa dipendenza dal tasto Invio

Quella certa dipendenza dal tasto Invio
di Lucia Del Pasqua

Prezzo Brossura: € 16,00
Prezzo E-Book: € 7,99
Editore: Baldini e Castoldi
Pagine: 352
Genere:  Romance contemporaneo
Un gatto per il quale Penelope nutre un amore sconfinato, e viceversa, per questo l’ha chiamato Saffo, un Mac dove scrivere noiosissimi e inutili pezzi sulle ultime tendenze, un piccolo bilocale, e la decisione di essere una fashion blogger di professione, e quindi di vivere di hashtag, e di soventi manifestazioni d’ipotetici «influencer» e orribili shatush. Penelope odia la moda ma ci lavora, odia quelli della moda, ma ci esce, non ha un buon rapporto con i social network, ma ci campa, sogna le chiamate al telefono fisso e invece manda messaggini con facce, simboli e parole mozzate, non ha mai avuto storie, ma ha tanti uomini, perché ha sempre pensato che l’Illuminismo fosse più conveniente del Romanticismo. Fino a quando conosce Yiannis, su Facebook. Peccato viva ad Atene. Dopo mesi di chat i due concretizzano il rapporto virtuale materializzandosi a Parigi, dove Penelope avrebbe dovuto iniziare un libro. Da lì è tutto un rimbalzare tra Italia e Grecia, mentre Penelope da libertina e cinica diventa sempre più gelosa e paranoica, e Yiannis di conseguenza distaccato. Era più facile essere «illuminista».

Ormai abusato e di tendenza il lavoro della fashion blogger detta le mode, tra selfie e social network, scarpe e stile tutte si improvvisano tali, tutte vorrebbero esserlo ma poi c'è anche chi, come l'autrice di The Fashion Politan, va contro le mode e scrive un libro, un romanzo ironico ed unico nel suo genere. Un esordio di una blogger che sdrammatizza il mondo della moda e delle fashion blogger, un po' autobiografico, un po' d'invenzione ma irriverente ed intelligente, scritto con stile sarcastico e molto leggerezza. Una lettura fresca e tipicamente estiva, leggera e piena di brio fatta anche di associazioni mentali irresistibili, un po' a caso ma proprio per questo divertenti e moderne. Apprezzabile e punto forte del romanzo è l'intento, riuscitissimo a mio avviso, di rendere un po' meno severo un mondo che a volte dimentica di non prendersi troppo sul serio. Tutti, chi più chi meno, siamo dipendenti dalla tecnologia e dal tasto invio, viviamo nell'era del "per sempre connessi e contenti" ma questo romanzo non colpevolizza e non giudica, racconta solo delle verità odierne ed attuali facendo sì che il lettore si identifichi continuamente nella protagonista e prenda con un sorriso le abitudini giuste o sbagliate che ormai fanno parte della vita quotidiana! Il linguaggio usato dall'autrice è sincero e pieno di brio, diretto oltre ogni aspettativa, divertente ma soprattutto normalmente quotidiano; non è studiato e non è perfetto come ci si aspetterebbe da un romanzo ma proprio per questo ancor più vero e divertente, coinvolgente e reale. La narrazione ricorda una chiacchierata con un'amica un po' logorroica che parla a ruota libera di tutto con grande schiettezza e coinvolge sin da subito. Con sguardo critico ed irriverente su un mondo che dovrebbe rappresentare un ideale di bellezza, l'autrice ci accompagna nella vita di una donna moderna ma che si riscopre alla ricerca di valori reali come l'amore anche se questa irresistibile protagonista scoprirà dall'esperienza che con i sentimenti non ci sono mode o tendenza da seguire ma l'unica via è viverli!
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè verde all'ananas
Formato consigliato: E-Book
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Blog dell'autrice:  Lucia Del Pasqua
“Un realistico e dissacrante racconto d'amore nella società attuale #perilritornodellecabinetelefoniche ”