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RECENSIONE: Quello che resta di Pamela Aidan

Creato il 07 gennaio 2016 da Bookland
 Buona lettura! ^^
RECENSIONE: Quello che resta di Pamela Aidan Titolo: Quello che resta
Autore: Pamela Aidan
Pagine: 443
Prezzo:13 euro
Editore: TEA
Serie: Trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo #3

Trama
Fitzwilliam Darcy, uno dei più amati eroi romantici della letteratura di tutti i tempi, è sempre stato un enigma persino per i lettori più affezionati di Jane Austen. Ora, con il volume conclusivo della trilogia a lui dedicata, Pamela Aidan ci rivela le più minute e nascoste sfumature del tormentato animo del gentiluomo.
Sconvolto dall'inatteso rifiuto di Elizabeth alla sua proposta di matrimonio, narratoci nel secondo episodio della serie, Darcy non trova pace: i sentimenti che lo legano a lei non si sono mai assopiti e un incontro casuale con Elizabeth, in visita nel Derbyshire, gli offre un'inattesa opportunità. Nel frattempo, l'acerrimo e odiato nemico Wickham torna a farsi vivo e a tormentarlo, minacciando anche la serenità della sua amata' Sempre rispettando mirabilmente le atmosfere e lo stile della Austen, l'autrice ci regala un'occasione imperdibile per tuffarsi in quel mondo Regency che hanno imparato a conoscere, e ad amare, nelle pagine di Orgoglio e pregiudizio. 


RECENSIONE: Quello che resta di Pamela Aidan
“Quello che resta” è l’ultimo romanzo della trilogia incentrata su Mr. Darcy, personaggio austeniano piuttosto sfuggente e misterioso che la Aidan ci racconta in modo inedito e interessante. QUI potete trovare la mia recensione del primo libro, QUI quella del secondo.
Dopo gli inaspettati avvenimenti macabri di cui mr. Darcy si è trovato coinvolto per cercare di allontanare il suo pensiero da Elizabeth e trovare una moglie socialmente “adatta” a lui, Fitz torna a casa da Georgiana e tenta di riprendere in mano la sua vita. I nuovi incontri con la signorina Bennett e l’influenza positiva di sua sorella e di un suo vecchio amico di università, lo portano a vedere sotto una diversa luce il suo carattere, la sua altezzosità e l’orgoglio. Comprendendo gli errori fatti nei confronti sia di Elizabeth che del suo amico Bingley, cerca in tutti i modi di risolvere le situazioni.
È inutile negarlo, di tutti e tre i romanzi, questa è la parte che aspettavo maggiormente: Lydia che scappa con Wickam e Darcy che interviene per salvare la reputazione di tutte le ragazze Bennett. I retroscena della ricerca e di ciò che accade a Londra prima del forzato matrimonio, sono, per me, un grande mistero della letteratura. Lizzie, in “Orgoglio e pregiudizio” viene a sapere solo pochi particolari da Lydia e quindi anche noi sappiamo davvero poco. La Aidan, in questo terzo libro, ci regala una versione dei fatti piuttosto avventurosa e interessante, nonché abbastanza plausibile. Non vi dico nulla in proposito, perché vi toglierei il gusto della lettura, sappiate solo che Darcy si comporta da vero gentiluomo e risolve la situazione a testa alta, calcolando tutto. A parte questa lunga parentesi avventurosa, Darcy è un po’ una piaga perché è diviso tra gli obblighi che crede di avere verso la sua famiglia e la società nella scelta della sua sposa, e la costante attrazione per Elizabeth. In alcuni passaggi l’ho trovato davvero troppo smielato e drammatico. Gli altri personaggi, Dy in particolare (il famoso amico di università), mi sono sembrati ben caratterizzati e mi sono piaciuti davvero molto. La terribile zia di Darcy, Catherine de Bourgh, è assolutamente perfetta, mentre sua figlia Anne regala delle piccole sorprese. Insomma ho trovato ottima la rivisitazione della storia, ben caratterizzati i personaggi e il finale perfetto (oltre che tanto atteso!). Assegno quattro stelline al romanzo e consiglio la trilogia a chi, come me, è amante del mondo creato da Jane Austen e vorrebbe leggere qualcosa in più.
Lya

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