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Recensione: Racconti delle Lande Percorse Libro I, di Diego Romeo

Creato il 15 aprile 2013 da Marta @RosaMDeserto
Ed eccoci qui ad affrontare una nuova, entusiasmante, recensione! Ammaliata e accompagnata dalla dolce voce di Enya, sono qui a condividere con voi i miei pensieri su un romanzo di un autore emergente che parla di draghi, cavalieri, elfi, orchi, nani, gnomi e tanti altri personaggi dell'universo fantasy che tanto mi piace! Curiosi di saperne di più? Seguitemi in questo nuovo mondo, costuito da Diego Romeo!
Immagine Racconti delle Lande Percorse Libro I - Come nasce un cavaliere, di Diego Romeo
Editore: Caosfera edizioni
Pagine: 232 pagine
Prezzo: 19 euro
Uscita: 12 dicembre 2012
Consigliato? Sì! Agli amanti del fantasy più puro, che vogliono scoprire un mondo totalmente inventato da un autore emergente e italianissimo! Vi piacciono i Draghi? I Cavalieri? Allora è il libro che fa per voi. Potrete attraversare le Lande Percorse, conoscendo pian piano tutti i meravigliosi personaggi dell'universo fantasy che, grazie a un gioco di flashback, l'autore vi presenterà!


Valutazione Immagine Bello!
Trama:
Nella Biblioteca di Palazzo, cuore della Capitale dell’Impero del Sommo Drago, molti codici antichi conservano gesta gloriose che hanno portato al massimo splendore la civiltà imperiale. Un’ombra oscura grava però sul presente: il gemello e rivale Impero del Drago del Profondo incombe per una resa dei conti. I due sistemi, dopo secoli di equilibrio, si affrontano con tutte le forze disponibili: solo il vincitore potrà sopravvivere dalla totale distruzione. In uno scenario denso di presagi si intrecciano fili narrativi con vari personaggi, semplici o eroici, dediti al servizio del grande ideale. Generali, Draghi, anonimi servitori, consigli di guerra e piani segreti, in un mondo dall’etica incrollabile ma dominato da pulsioni irrefrenabili portano il protagonista, il Cavaliere del Drago d’Oro Hurik Van Gotten a capire come affrontare il massimo appuntamento della sua vita, segnata da una formazione ricca di incontri insoliti e decisivi. Su di lui veglia il Maestro, Lord Karl von Eira, il Paladino della fede, l’unico di cui l’Augusto Sovrano possa davvero fidarsi. Il campo di battaglia è pronto, gli eserciti schierati, ma l’esito rimane incerto. L’inizio avvincente di una trilogia tra onore cavalleresco e rivisitazione della storia. Con un epilogo sorprendente.
Recensione:
Racconti delle Lande Percorse Libro I- Come nasce un cavaliere, è il primo romanzo di una trilogia fantasy che promette di entusiasmare il lettore. Quando Diego Romeo mi ha proposto di leggerlo, non sapevo bene cosa aspettarmi, eppure la trama mi aveva notevolmente incuriosita. Sono una vera amante del fantasy e non ho potuto dire di no! Ho iniziato a leggerlo da poco tempo e dopo un primo attimo di caos, dovuto soprattutto al fatto di dovermi ambientare a un nuovo stile e a un mondo totalmente nuovo per me, il romanzo ha iniziato a scorrere velocemente, stuzzicando la mia curiosità e non è stato facile smettere e allontanarmi dal giovane protagonista e dalla moltitudine di personaggi che ci vengono presentati.
Lo stile dell'autore è molto ricercato; c'è un uso di vocaboli arcaici e aulici che spesso portano a prestare la dovuta attenzione, e non sempre risultano scorrevoli, ma sicuramente sono efficaci per un'ambientazione fantasy-medievale. E' uno di quei romanzi che va letto con la dovuta calma, per comprendere al meglio quell'infinità di nozioni che sono utili per conoscere appieno il mondo creato dalla mente e dalla fantasia dell'autore e che noi possiamo solo immaginare. Ma in questo, Diego Romeo è bravissimo: con le sue numerose e accuratissime descrizioni, ci fa immergere totalmente nel suo mondo, ed è facile fantasticare e visualizzarlo mentalmente.
Come ogni romanzo fantasy che si rispetti c'è la lotta tra due differenti forze, il bene e il male, ma in questo libro c'è la presentazione a una battaglia epica che potremo vedere solo nei prossimi volumi.
L'autore ci presenta Hurik, il giovane protagonista, che medita vendetta contro Abraxas, il Cavaliere Nero, vero e proprio antagonista che però avrà un maggiore spessore nei seguenti romanzi. Questo senso di profonda vendetta è dovuto alla morte di suo padre, Cavaliere della luce inestinguibile, che perirà proprio dopo aver affrontato con coraggio e determinazione il fortissimo nemico. Hurik si salverà e inizierà il suo percorso per divenire un grande Cavaliere del Drago D'oro, guidato da differenti Maestri che, di volta in volta, tramite un uso sapiente e azzeccato di flashbacks, ci vengono presentati.
Tra gli aspetti particolarmente positivi del romanzo, oltre alle perfette descrizioni, c'è un'ottima caratterizzazione dei personaggi, che pian piano risultano familiari e che fanno sorgere sempre - o quasi - un sorriso sulle labbra. Sì, perché con l'uso dell'ironia e del sarcasmo, è facile ritrovarsi a ridere.
Dopo i primi anni sotto la valida guida del padre formatore Michele, il giovane Hurik, ancora superbo e arrogante, verrà spedito da uno dei cavalieri più potenti dell'Impero del Sommo Drago Celeste, Karl, burbero e dispettoso, ma anche dalle incredibili doti e dalla sensibilità sorprendente. E' un vero amante della gente umile e povera, mentre disprezza quasi il fasto delle grandi corti (pur essendo un grande amico dell'Imperatore, al quale si rivolge anche senza il dovuto rispetto!).
Devo ammettere che è forse il personaggio che più mi è entrato nel cuore, grazie alla sua triste storia, ma anche alla sua determinazione e a quegli istanti di ilarità che fanno davvero sorridere dal profondo dell'anima. Pian piano che il testo scorre, si incontrano sempre più personaggi: come Creg, il mezz'orco che dopo un passato negativo, diventa un valido amico e "maestro" del protagonista; il nano Odin, burbero come tutti quelli della sua razza ma prezioso per forgiare la spada di Hurik; il Drago, simpatico e ilare, che ha suscitato più di una volta un sorriso; ma c'è anche la bellezza elegante degli elfi, i piccoli gnomi, ed esseri quasi mostruosi, che ricordano molto i demoni. Anzi, se non ho mal compreso, sembra esserci anche un riferimento alla bibbia, con Nove duchi infernali, e i riferimenti ai cavalieri dell'apocalisse (ma non vorrei sbagliare!). Anche i personaggi negativi, quindi, vengono presentati al meglio, sia dal punto di vista puramente descrittivo, che da quello caratteriale.
Può anche essere considerato un romanzo di formazione: il protagonista, infatti, ci viene presentato sin dall'infanzia, e man a mano, dopo una serie di prove - spesso estenuanti - da arrogante, e prepotente, diventerà umile e determinato, un vero e proprio Cavaliere del Drago d'Oro, nonché Generale in procinto della battaglia che avverrà - come già detto - nei prossimi capitoli di questa trilogia!
Stilisticamente parlando, inoltre, l'autore ha deciso di adottare diversi font, ai fini di una migliore narrazione e distinzione: calligrafico per indicare gli excerpta dal codice della Cronaca; piano per la narrazione; più elaborato tipograficamente per i brani interiori; gotico per le preghiere.
Ho apprezzato tantissimo i codici cavallereschi. Sono affascinata da sempre della figura del cavaliere e ho trovato molto piacevole leggere delle virtù che un buon cavaliere dovrebbe avere, prima tra tutti quell'umiltà che sembra notevolmente mancare, almeno in un primo tempo, al giovane protagonista. Ma sarà proprio la guida giudiziosa dei suoi maestri, e la sua determinazione, a condurlo a un futuro scintillante.
Durante i preparativi di questa guerra tra l'impero del Drago Celeste e quello del Drago del Profondo, il protagonista - ormai adulto e cavaliere - ricorda con diversi Flashbacks il lungo cammino che l'ha portato a quel momento. Ma, come andrà questa guerra? Cosa succederà? Riuscirà a compiere la sua vendetta? I malvagi periranno sotto la nobile virtù dei Cavalieri?
Per scoprirlo non resta che proseguire con i prossimi volumi!
L'unico aspetto negativo del romanzo è la presenza di diversi refusi che spesso minano la lettura. Si tratta di errori non gravi, ma forse di distrazione, che a una lettura più attenta, si sarebbero potuti evitare.
Per concludere, è una lettura avvincente e appassionante, che dopo un primo attimo di "confusione" (puramente personale, però!), ti trascina tra le sue trame, e ti spinge ad andare avanti, conoscendo, piano piano, le avventure che hanno portato il giovane Hurik ad essere quello che è, e il mondo creato dall'abile penna di un autore emergente, che va sicuramente letto e apprezzato!
Un romanzo che vi consiglio davvero di leggere!
Sperando di non essere stata troppo confusa nella mia recensione, ringrazio l'autore per avermi permesso di leggere questo primo libro!
Immagine Autore:
Diego Romeo
(Napoli, 1976) vive a Roma dove è cresciuto e lavora come impiegato. Nel 2002 ha conseguito la Laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo storico religioso.
Sposato con Sophie e padre di due figli, fin da adolescente ha coltivato la passione per il genere fantasy e per la fantascienza, sviluppando una tecnica efficace nella pittura di miniature.
Dal 1998 collabora in un’attività di volontariato sviluppando una passione per la città in cui vive e per la complessità delle persone che la abitano (stranieri, poveri, anziani, Rom, malati e disabili). Frequenta il Laboratorio d’arte sperimentale “Gli Amici” per persone disabili nel quartiere romano di Garbatella, luogo di incontro e di amicizia profonda.

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