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Recensione Ralph Spaccatutto: il cattivo non c’è più

Creato il 17 dicembre 2012 da Masedomani @ma_se_domani

Recensione Ralph Spaccatutto: il cattivo non c’è più!

Luogo: Roma, una mattina di novembre tiepida e limpida, un meraviglioso auditorio gremito di bimbi ordinati, pazienti e muniti di occhialini 3D, e un manipolo di adulti, insegnati e quegli irriducibili accreditati cultura/stampa che dopo una lunga attesa sono riusciti a colmare le seggiole degli assenti, tutti curiosi e trepidanti attendono l’inizio della proiezione speciale della giornata.

Evento: Festival internazionale del Film di RomaAlice nella Città, una mattinata di vera festa segnata da una carrellata di animazione in anteprima per le scuole locali. Il sole rende l’evento ancora più speciale e i piccoli ospiti, eccitati e attenti, fremono in attesa di conoscere Ralph Spaccatutto. La cosa è piuttosto curiosa perché Ralph era un compagno delle nostre scorribande adolescenziali, quando marinando la scuola, ci rifugiavamo nelle sale giochi per non farci scoprire da genitori, professori e bidelli.

Recensione Ralph Spaccatutto: il cattivo non c’è più!

Antefatto: Felix Aggiustatutto era un simpatico omino baffuto che grazie a un martello magico riparava la facciata di un palazzo, mentre l’antagonista Ralph con le sue grandi manone era la causa delle crepe nel muro. Il videogame a 8-bit degli ormai lontani anni ’80 è stato uno dei nostri giochi preferiti e temo che oggi farebbe davvero sorridere i ragazzi nati con l’avvento della PlayStation.

La storia: Ralph, dopo trent’anni di duro lavoro, si è stufato di impersonare il cattivo. Quest’omone di quasi tre metri ha infatti il cuore di burro, ha voglia infine di socializzare e di essere apprezzato dalla comunità, quindi un giorno decide di conquistare la sua medaglia per ottenere la stima e il rispetto della società benpensante. Così scappa e va a caccia della gloria. Inizia così una vera avventura all’interno prima di una futuristica realtà ostile, in cui il nostro eroe prende parte a un assalto a suon di bossoli, per poi catapultarsi nel mondo zuccherino e caramellato di Sugar Rush. In questo sdolcinato luogo, tra un bonbon e l’altro, Ralph intrerà l’eclettica Vanellope con la quale stringerà un’alleanza che, ironicamente, segnerà la crescita di entrambi sino alla svolta eroica.

Recensione Ralph Spaccatutto: il cattivo non c’è più!

Il problema: siamo all’interno di un videogioco e se Ralph non è al proprio posto il gioco verrà spento per sempre. Inizia quindi una vera e propria corsa contro il tempo in cui i protagonisti di Felix Aggiustatutto, Call of Duty e di Sugar Rush, appunto, uniscono i loro sforzi per rimettere ordine e far tornare tutti nel proprio ambiente. Nulla alla fine sarà però più lo stesso.

L’opera: il film è divertente, avvincente, coloratissimo ed ha ipnotizzato una platea intera. Per noi figli degli anni ’70 è stato un vero viaggio nella valle dei ricordi, particolarmente simpatico e a tratti nostalgico (questi sono i momenti in cui si avverte il peso di tutte le primavere che abbiamo sulle spalle, sigh!). Uno di quei casi quindi in cui grandi e piccini sono entrambi soddisfatti, un’animazione che riesce a far trattenere il fiato al suo pubblico, una favola con una morale in linea con la tradizione di Disney: una parabola sul libero arbitrio, sull’autostima, sul riscatto personale e sociale.

Recensione Ralph Spaccatutto: il cattivo non c’è più!
Voto: 7. Impossibile non consigliarlo per il riposo natalizio. Molti i ricordi, tanta l’avventura, manciate di risate vi attendono e la piccola chicca iniziale in bianco e nero è impagabile.


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